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La pagelle / È risorto Maggio, si è riavuto Fernandez. Mertens è sempre vivo

Le pagelle di Verona-Napoli 0-3, a cura di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia RAFAEL 6,5 – Una respinta a pugni in mischia, una buona opposizione a Toni ed è tutto. Partita tranquilla. Comunque sempre attento e reattivo. Quando aspetta l’attaccante in area, con la palla al piede, per prenderlo per il sedere è da urlo. Con De Sanctis avrei perso ogni volta tre anni di vita, con lui mi diverto – 7 MAGGIO 8 – Lazzaro è risorto. Grandissima partita in difesa, incisivo in attacco col cross per il gol di Insigne. Almeno sei interventi difensivi di rilievo. Blocca Gomez, va in raddoppio su Toni (sovrastandolo nello stacco di testa!), dal suo lato non si passa. Abbiamo dovuto aspettare l’inverno, ma Maggio alla fine è tornato. Una partita bellissima e tutta in difesa. Bentornato, 11 – 10 FERNANDEZ 7,5 – Annulla Toni. Non ne soffre la fisicità e lo doma con la tecnica. Comincia con un preoccupante scivolone nell’area azzurra, ma poi è tra i dominatori del match. Lanci calibrati, sul primo (per Higuain) avvia l’azione del gol azzurro d’apertura. Quello scivolone gli è costato un paio di geroglifici in aramaico. Da cuoppo a giocatorepallon in 90 minuti di gioco – 7 ALBIOL 7,5 – Appena il Napoli si libera dell’assalto iniziale veronese, domina alla grande. Si sposta a sinistra per chiudere su Romulo dando via libera in attacco ad Armero. Mura col corpo un gran tiro di Gomez. Elegante su ogni pallone. Mi è piaciuto meno del solito. Ha regalato una rimessa laterale, ha spazzato via quando avrebbe potuto controllare. Ma hai ragione tu, era durante lo straziante assalto del Verona – 6,5 ARMERO 7 – In soggezione all’inizio sulla sua fascia dove avanza Cacciatore, imperversa Romulo e si muove Iturbe. Ma quando Albiol chiude sulla sua corsia, prende animo e si lancia in attacco. La partita si ribalta così. Il colombiano fa meno il difensore e più il cursore di sinistra. Partita molto positiva e un paio di cross azzeccati che Callejon e Higuain non sfruttano. Se non si trattasse della riserva Armero sarei spietata: che devi aspettare, che ti faccia coraggio Albiol, per accocchiare qualcosa? Ma potrebbe pure non prendere fiducia mai, perciò: bravo – 7 INLER 6 – Si fa saltare da Jorginho, perde Romulo, commette un paio di errori a centrocampo, conclude una volta fuori. In un match in chiaroscuro, non molla. Potrebbe dare di più. Esce nel finale. Un disastro, diciamocelo. Ma amm’ vint nonostante lui – 4,5 RADOSEVIC s.v – Entra per Inler all’82’. Tocca bene un solo pallone. Si carica per la fiducia di Benitez che lo inserisce per la quarta volta. Nulla che meriti di essere ricordato – sv DZEMAILI 7 – Lavora duro a centrocampo contro Hallfredsson, cavallone islandese. Difende bene. Al secondo tiro in porta fa centro raccogliendo la respinta del portiere impegnato da Insigne. Quattro reti in totale, tre nelle ultime cinque partite. È una mezz’ala sinistra, ma si adatta all’emergenza di centrocampo (Behrami infortunato). Tiene bene la posizione. Ammonito nel finale per gioco falloso. Merita un premio per non aver accoppato Hallfredsson: a un certo punto tutti i tifosi azzurri credo gli abbiano chiesto di farlo (l’arbitro, intanto, non fischiava mai) – 7 CALLEJON 7 – Poco appariscente, ma è un lottatore inesauribile. Il Rafael veronese gli nega il gol con una splendida parata a una sola mano (43’). Lavora sodo sulla fascia. Grande apertura nell’azione della terza rete. Finisce da centravanti dopo l’uscita di Higuain. Il lavoro di fino, quando non appariscente, è ancora più affascinante – 7 PANDEV 4 – Deludente, non tanto per la morbida opposizione a Jorginho (che un po’ si annulla da solo deludendo le aspettative napoletane di vederlo in azzurro), ma per due palle-gol che fallisce clamorosamente. Pallaccia alle stelle sull’azione volante Higuain-Dzemaili (55’) e conclusione senza forza irrompendo da centravanti sull’invito al gol di Callejon (60’). Esce al 67’. Per un po’ non l’ho neanche visto. Poi, purtroppo, sì – 4 INSIGNE 7 – Finalmente in gol. Entra per Pandev e vuole subito la scena, però giocando per la squadra, senza egoismi. Sigla il 2-0 col suo primo centro in campionato (una liberazione) e facilita la terza rete: Rafael gli respinge il tiro e Dzemail non fallisce il tap-in. Da ora in poi vedremo un altro Insigne liberatosi dall’ossessione del gol che in campionato non arrivava. S’è sbloccat’ ‘o nennill! E la cresima impartita al Verona è stato un debutto scugnizzo assai – 7 MERTENS 8 – Resistenza fisica notevole nei contrasti, velocità da centometrista, conquista palla, la distribuisce, fiuta e cerca il gol. La rete del belga (assist di Higuain) che apre la partita è un colpo da biliardo. Controllo della palla e, nonostante il “velo” di Cacciatore, pesca l’angolino lontano con un diagonale a giro a palla bassa. Terzo centro consecutivo, cinque in totale. Manca un’altra “doppietta” quando la conclusione finisce a fil di palo (64’). Stordisce il difensore Cacciatore ammonito alla fine per un ennesimo fallo sul belga. Ma quanto è bello, Dries? Alla prima botta gli entra il tiro a giro che Lorenzino sta cercando di fare dall’inizio del campionato e che gli è valso le migliori smadonnate. E poi ha ‘sto fatto che annusa la palla e “manda in buca” che è splendido. Possente. ‘Omm – 9 HIGUAIN 8 – Strepitoso per movimento, impegno, coperture nella fase passiva, rapidità nel muovere l’attacco. Rafael gli nega il gol sulla girata al volo (25’), poi l’assist per la rete di Mertens (ottavo assist del Pipita). In un’altra conclusione, il pallone esce di poco (37’). Magistrale nell’aprire il fronte offensivo calibrando lanci al bacio per i compagni. Benitez gli risparmia gli ultimi dieci minuti. Spettacolo Gonzalone. Riempie tutto (e tutti) – 8 BRITOS s.v – Entra all’80’ per Higuain, ma non è una mossa tattica, il Napoli è avanti di tre gol.  Vabbè, sempre una mossa è – sv BENITEZ 7 – Ha il più formidabile attacco del campionato e sa dosare le energie degli attaccanti. Comincia con Pandev, poi “muove” Insigne che lo ripaga immediatamente col secondo gol azzurro e col tiro che facilita la rete di Dzemaili. Presenta una squadra molto tonica che solo nei primi venti minuti aspetta il Verona. I movimenti della difesa annullano col passare del tempo l’insidioso 4-3-3 dei veronesi. Albiol esce a chiuder sul lato di Armero, Armero si libera della soggezione di Iuturbe e, a destra, Maggio con una straordinaria partita protegge e chiude sempre sul suo lato. Fernandez, poi, mette fuori gara Toni. Schiera una squadra per vincere e ci riesce. Dà ancora spazio a Radosevic (82’ per Inler pensando alla diffida dello svizzero) e dà respiro a Higuain, grandissima partita, richiamandolo a dieci minuti dalla fine e impiegando Britos. C’era Hamsik in panchina, ma non era il caso di rischiarlo. Sorride, è soddisfatto, definisce “improponibile” l’errore sull’ultimo passaggio. Dice che i primi innesti del mercato saranno Mesto, Hamsik e Zuniga. Amo il suo taccuino, la mano nervosa con cui impugna la penna per sfregiarlo con gli appunti che fanno parte del “progetto”. Con la “scoppetta”, poi, guadagna il voto finale. Sin prisa però sin pausa. Tre palloni hanno sfondato il balcone di Romeo e Giulietta. In Rafa we trust – 8 MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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