Imbattibile Arsenal: soffre con l’Everton ma pareggia

Il Napoli ha visto in tv l’Everton pareggiare (1-1) contro l’Arsenal all’Emirates Stadium? Terrà a mente la lezione della squadra di Liverpool in previsione del match di Champions di mercoledì sera contro i gunners di Londra? Ma l’azzurro del Napoli, in questo momento, è la copia sbiadita del profondo blu dell’Everton. E il Napoli non […]

Il Napoli ha visto in tv l’Everton pareggiare (1-1) contro l’Arsenal all’Emirates Stadium? Terrà a mente la lezione della squadra di Liverpool in previsione del match di Champions di mercoledì sera contro i gunners di Londra? Ma l’azzurro del Napoli, in questo momento, è la copia sbiadita del profondo blu dell’Everton. E il Napoli non ha la personalità, la grinta, la velocità della formazione che ha bloccato l’Arsenal nel suo stadio.
Intanto, l’Everton è la squadra della Premier con una sola sconfitta in 15 partite. Ed è una delle formazioni più brillanti e compatte del campionato inglese, al quinto posto e a sette lunghezze dall’Arsenal sempre più capolista solitario.
La gara dell’Everton è stata fantastica. Ha messo alle corde l’Arsenal, ne ha annullato gli uomini migliori, l’ha aggredito, soffocato, pressato grazie ad una straordinaria prestazione e a un gioco ardente e corale, tecnica e corsa ben miscelate.
Ma l’Arsenal è una tigre indomabile. Anche contro un avversario che l’ha fatto soffrire per tutta la partita ha piazzato tre palle-gol sventate dal portiere dell’Everton, ha subito il pareggio, nel finale, quattro minuti dopo essere andato in vantaggio e, nel recupero, solo la traversa ha respinto il micidiale tiro di Giroud per la palla della vittoria.
Sarà dura, durissima per il Napoli mercoledì sera. Sarà stanco l’Arsenal dopo il grande dispendio di energie contro l’Everton che l’ha impegnato per tutto il campo? Potrebbe essere l’unico vantaggio per gli azzurri. Ma il Napoli non è lo straordinario Everton visto all’Emirates Stadium, straordinario e irriducibile e che, tuttavia, non è andato oltre il pari. E l’Arsenal ha qualità tecniche di primissimo piano, con una difesa che regge ad ogni assalto.
Il primo tempo dell’Everton è entusiasmante. Per venti minuti soffoca l’Arsenal nella sua metà campo, lo comprime davanti alla sua area attaccando con gli esterni e tentando l’imbucata per vie centrali.
A centrocampo quelli dell’Everton sono più reattivi, più rapidi, più compatti. Giocando d’anticipo conquistano palla e vanno all’attacco. Pomeriggio duro per i centrali della difesa londinese, Mertescker e Koscielny, che però resistono alla grande.
Il primo affondo dell’Arsenal scatta al 26’ uscendo finalmente fuori dall’assedio dell’Everton e riversandosi in avanti con sei uomini.
L’Arsenal è stato grande nel subire senza prendere gol. In realtà, le uniche conclusioni dell’Everton sono fuori bersaglio (22’ Mirallas, 25’ Coleman). I gunners emergono nel finale. Due fiammate con Giroud alla conclusione (43’ e 45’) e salvataggi miracolosi del portiere americano Howard. Nessuna parata di rilievo di Szczesny.
Grandissimo Everton, bloccati Ozil e Ramsey, ritmo indiavolato, ma alla fine le uniche palle-gol (due) sono dell’Arsenal.
E, allora, ecco l’Arsenal che farà paura al San Paolo. La migliore difesa della Premier gli consente di subire senza cedere aspettando il momento opportuno per colpire.
Nella ripresa, l’Arsenal è meno contratto, ma l’Everton non molla la presa, è sempre aggressivo, difende coi denti e attacca. Dopo più di un’ora di gioco, Wenger dà respiro ai centrocampisti (68’). Dentro Walcott per Ramsey, Rosicki per Cazorla e Flamini per Wilshere. L’Arsenal pensa anche all’impegno di mercoledì sera a Napoli.
Ancora una palla-gol per l’Arsenal, ma Howard si supera per la terza volta e sventa la conclusione di Ramsey (56’ torsione e palla scagliata al volo). Anche l’Everton fa le sue sostituzioni. Osman per Pinaar (71’) e Deulofeu per Mirallas (76’).
Si gioca sempre a ritmi elevati e l’Everton non finisce di correre. E’ una gara fantastica che l’Arsenal sblocca all’80’ con la rete da pochi passi di Ozil sul cross di Walcott (80’). Ma non è finita perché Gerard Deulofeu, 19 anni, spagnolo, in prestito dal Barcellona, con un tiro da fermo batte Szczesny (84’). L’Arsenal ci rimane secco, ma sfiora la vittoria nel recupero con la traversa piena colta da Giroud (93’).
Mimmo Carratelli
ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Jenkinson, Mertesacker, Gibbs; Ramsey (68’ Walcott), Arteta; Wilshere (68’ Flamini), Ozil, Cazorla (68’ Rosicky); Giroud.

CHAMPIONS LEAGUE.
Mercoledì 11: Napoli-Arsenal, Marsiglia-Borussia.
Classifica: Arsenal 12 (8-3), Borussia 9 (9-5), Napoli 9 (8-9), Marsiglia 0 (4-12).
Classifica avulsa: Borussia 6 (4, 2-0-2, 6-5); Arsenal 6 (3,2-0-1, 4-2); Napoli 3 (3, 1-0-2, 3-6). Il Napoli per qualificarsi deve battere l’Arsenal 3-0 per superarlo nella differenza reti, dato per scontato che il Borussia vinca a Marsiglia.

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