L’Italia strappa un pareggio (2-2) immeritato in Danimarca

A Copenaghen, nei minuti di recupero (91’), l’Italia salva l’imbattibilità nel girone di qualificazione mondiale (già conquistata con due gare di anticipo) scippando alla Danimarca il pareggio (2-2) che esclude virtualmente i danesi da Brasile 2014. La Danimarca avrebbe meritato il successo contro la nazionale di Prandelli che è andata in confusione dopo una prima […]

A Copenaghen, nei minuti di recupero (91’), l’Italia salva l’imbattibilità nel girone di qualificazione mondiale (già conquistata con due gare di anticipo) scippando alla Danimarca il pareggio (2-2) che esclude virtualmente i danesi da Brasile 2014.
La Danimarca avrebbe meritato il successo contro la nazionale di Prandelli che è andata in confusione dopo una prima buona mezz’ora. Due gol di Bendtner di testa, sovrastando Balzaretti e infilando Buffon, suo compagno alla Juve nella stagione scorsa, un palo di Eriksen, una traversa di Bjelland, una gran parata di Buffon su Zimling. Il portiere danese non ha dovuto fare mai un intervento decisivo.
Senza gli indisponibili Balotelli, Giuseppe Rossi, De Rossi e Pirlo, e con qualche altra rinuncia per non scontentare i club, Prandelli ha varato una squadra con due esterni inediti, De Silvestri e Balzaretti, con Ranocchia centrale insieme a Chiellini. Poi, centrocampo mai visto con Thiago Motta richiamato in servizio, Montolivo e Marchisio. A sostegno dell’unica punta, Osvaldo, c’erano Diamanti a destra e Candreva a sinistra.
Giocando in quaranta metri, molto compatta, e puntando al contropiede, l’Italia perveniva al successo con Osvaldo che dribblava Agger su un lungo lancio di Thiago Motta (28’). La Danimarca era lenta, imprecisa e sotto tensione per i tre punti necessari per arrivare agli spareggi fra le migliori seconde europee. Ma gli azzurri mollavano concentrazione e compattezza e la Danimarca poteva tornare a sperare raggiungendo il pari alla fine del primo tempo. Sul primo cross utile (Krohn-Dehli), Bendtner sovrastava Balzaretti battendo Buffon.
Era il penultimo turno delle qualificazioni. I danesi dovevano assolutamente vincere. L’Italia, già qualificata, giocava per il prestigio, per salvare l’imbattibilità nel girone e per guadagnare punti utili per essere testa di serie in Brasile.
Nella ripresa, i danesi si lanciavano generosamente all’attacco per l’indispensabile vittoria collezionando un corner dietro l’altro (11-0 alla fine), mentre si sprecavano i salvataggi azzurri davanti a Buffon. Pressata disordinatamente, l’Italia non riusciva mai a ripartire. Per tutta la partita non s’è vista una sola trama d’attacco italiana ben congegnata.
La Danimarca era sfortunata nel suo forcing. Su punizione dal limite, Eriksen colpiva il palo alla sinistra di Buffon, col portiere azzurro immobile (55’). Bjelland, dopo l’ennesimo corner, scaraventava sulla traversa il tiro scoccato nell’area italiana (67’). In precedenza, Buffon (137 presenze, record assoluto in nazionale) aveva dovuto deviare in angolo la conclusione di Zimling (66’). Sembrava proprio che la Danimarca avesse in pugno la partita.
E, infatti, sul secondo cross per Bendtner, passava in vantaggio. Krohn-Dehli, ancora lui, tra i migliori, sulla sinistra sfuggiva a Ranocchia e anticipava Thiago Motta per il traversone: ancora Balzaretti sopraffatto da Bendtner che insaccava nuovamente di testa issandosi altissimo (79’).
Prandelli giocava con tre punte per salvare il match (77’ Cerci per Diamanti, 80’ Gilardino per Montolivo). Fortunosamente, nel recupero, l’Italia scippava il pari con Aquilani (subentrato a Marchisio) che deviava in gol il tiro sbagliato di Osvaldo (91’).
E’ stata una Italia mediocre che non ha mai espresso un gioco apprezzabile. De Silvestri e Balzaretti sono stati tenuti dietro dalla pressione di Krohn-Dehli a sinistra, di Kvist e Jacobsen a destra. Thiago Motta (l’unico a salvarsi nella serata negativa) giocava davanti alla difesa, un Pirlo arretrato. Montolivo trequartista senza mai uno sprazzo. Marchisio costretto a proteggere la fascia sinistra in soccorso a Balzaretti. Difesa arruffona con Ranocchia tra i peggiori. Attacco inesistente. Una brutta prova degli azzurri contro una Danimarca spinta solo dalla buona volontà.
Le qualificazioni si concluderanno martedì. L’Italia giocherà a Napoli contro l’Armenia in corsa per il secondo posto.
Mimmo Carratelli

ITALIA (4-3-2-1): Buffon; De Silvestri, Ranocchia, Chiellini, Balzaretti; Montolivo (80’ Gilardino), Thiago Motta, Marchisio (68’ Aquilani); Candreva, Diamanti (77’ Cerci); Osvaldo.
DANIMARCA (4-2-3-1): Andersen; Jacobsen, Bjelland, Agger, Boilesen; Kvist, Zimling (80’ Andreasen); Braithwaite (46’ Larsen), Eriksen, Krohn-Dehli; Bendtner (84’ Makienok).
ARBITRO: Lannoy (Francia)
RETI: 28’ Osvaldo, 45’ e 79’ Bendtner, 91’ Aquilani.

QUALIFICAZIONI MONDIALI.
Gruppo B.
Danimarca-Italia 2-2, Armenia-Bulgaria 2-1, Malta-Repubblica ceca 1-4.
CLASSIFICA: Italia 21 (17-7); Bulgaria 13 (14-8); Danimarca 13 (11-12); Repubblica ceca 12 (12-9); Armenia 12 (10-11); Malta 3 (5-22).
Italia già qualificato per Brasile 2014.
Spareggio fra le migliori otto seconde classificate dei nove gironi europei.
ULTIMO TURNO (martedì 15): Italia-Armenia (a Napoli); Bulgaria-Repubblica ceca; Danimarca-Malta.

Correlate

Il saluto di Carratelli alla famiglia napolista

di - Caro Max e napolisti tutti. Per prima cosa vi ringrazio dell’affetto con cui avete sempre seguito la mia collaborazione a questo magnifico sito e dei messaggi per la mia “fuga” a “Il Mattino” dove ho lavorato dal 1987 al 1995 come capo della redazione sportiva. Ci torno col solo dispiacere di non poter più collaborare […]

Mimmo Carratelli

Carratelli lascia il Napolista e torna a casa (Il Mattino). A lui un infinito grazie e un grandissimo in bocca al lupo

di - Caro Max, Il Mattino mi ha catturato a sorpresa puntando sulla mia vanità. Purtroppo, la mia collaborazione esclusivamente o quasi sportiva, non mi consente di proseguire col Napolista: vi ho lavorato con affetto. Il direttore Barbano non consente altre collaborazioni, quindi non potrò fare più partite del Napoli e pagelle e altro. Me ne dispiace […]

A Nizza il Napoli di Sarri si è intravisto nella prima mezz’ora

di - In un precampionato di molte sconfitte delle squadre italiane contro i club stranieri più avanti nella preparazione, all’Allianz Riviera nello scenario della Costa Azzurra il Napoli di Sarri, dopo le scampagnate di gol contro le formazioni trentine e il Cittadella (18 reti, sei di Lorenzo Insigne, cinque di Mertens), cede al Nizza (2-3), squadra francese […]

Con Sarri terza rifondazione del Napoli. Inter regina del calciomercato

di - Pim-pum-pam dell’Inter, regina del calciomercato con i botti indonesiani di Eric Tohir. Quattro arrivi e due in dirittura d’arrivo (Perisic e Jovetic). Juventus guardinga, il motore perde tre pistoni (Pirlo, Tevez, Vidal), caccia a un “numero dieci” per scatenare in gol Mandzukic, Morata e Dybala. Il Milan sogna Ibrahimovic per iscriversi al club dello scudetto. […]

Caressa Napoli

Ciao Fabiooooo, Fabio Caressaaaaa: l’urlo di Sky, tv bianconera che trasmette a colori, sul Napoli favorito per lo scudetto

di - Siamo al delirio. Sky sta facendo di tutto per farsi perdonare la perdita della Champions. Propone martellando ogni giorno il ventaglio delle sue proposte, la serie B per tutti tanto per dimenticare la Champions (!), i campionati europei (c’erano già) e bla-bla-bla con una fregatura mondiale per gli abbonati che hanno sottoscritto l’abbonamento con la […]

Caro compagno Zdanov, hai preso una fissa. Ma con Sarri non avremo più il museo delle cere di Panzo Villa

di - Puntuale come le zanzare in estate, ecco il nuovo, ennesimo e decimo dispaccio moscovita del compagno Andrej Alexandrovic Zdanov, il piffero tragico, il sergente a sonagli della Lubjanca, la lingua di Menelicche e Madre Tiresia di Calcutta con le subdole premonizioni sul nuovo corso del Napoli. Mentre il mondo dell’informazione di regime è cambiato, dalle […]

La bolscevizzazione del Napolista, Carratelli si ribella a Zdanov

di - Nella deplorevole indifferenza dell’ONU (Organizzazione Napoli Unito) avanza la bolscevizzazione di questo sito diretto dal vetero-comunista Marx Gallo con l’invasione cingolata del compagno Andrej Aleksandrovic Zdanov, bolscevico ucraino a 19 anni e punito per questo a 52 con una morte misteriosa a Mosca. Questo bolscevico morto rivive tra noi con la pressione immarcescibile del Kgb […]