Il Napoli vince a Genova col turn over. Doppietta di Pandev

E adesso che il Napoli ha battuto il Genoa (2-0) a Marassi con un turn-over che ha tenuto Hamsik in panchina e Higuain in campo solo nell’ultima mezz’ora che cosa vogliamo dire? Che ha ragione Benitez oppure che il Genoa non è stato granché (però sempre all’attacco nel secondo tempo) e perché stavolta c’erano solo […]

E adesso che il Napoli ha battuto il Genoa (2-0) a Marassi con un turn-over che ha tenuto Hamsik in panchina e Higuain in campo solo nell’ultima mezz’ora che cosa vogliamo dire? Che ha ragione Benitez oppure che il Genoa non è stato granché (però sempre all’attacco nel secondo tempo) e perché stavolta c’erano solo due titolari azzurri trattenuti in panchina? Il Napoli vince con una doppietta di Pandev (13’ conclusione di sinistro, 25’ conclusione di destro). A suggerire i due gol gli assist di Lorenzo Insigne.
Con la Champions che preme (martedì a Londra contro l’Arsenal) Benitez schiera in campionato la sesta formazione diversa. Ricompone la difesa con Albiol, Britos e Zuniga confermando Mesto a destra. Rientra Behrami a fianco di Inler. Dietro Duvan Zapata (debutto in campionato) c’è una linea inedita con Callejon, Pandev e Insigne. Il Genoa rinuncia a Lodi e schiera Kucka per rendere più robusta la linea mediana.
Il Napoli del primo tempo detta legge costringendo il Genoa a difendere a cinque. Zapata è un bel panterone, lento e non ancora pronto. Nonostante abbia un fisico notevole, non ce la fa a vincere i contrasti. Però fa un movimento utile in area, portandosi via un difensore, sul secondo gol di Pandev. E’ tutto il contributo del giovane colombiano (21 anni) al successo azzurro.
Inler (mai marcato) dirige l’orchestra nel primo tempo e il Genoa si contrae perché il Napoli attacca sulle fasce con Callejon e Insigne, tiene il pallino del gioco, è sicuro a centrocampo con Behrami, c’è Pandev che s’acquatta per la giocata utile. Britos concede qualche errore, ma per tutto il primo tempo il Genoa arriva una sola volta a rete (23’ colpo di testa debole di Antonini, facile per Reina). Il portiere azzurro partecipa attivamente al gioco come primo lanciatore dell’attacco, mirati e precisi i suoi rinvii. La pressione del Napoli spacca il Genoa che lascia i due attaccanti (Gilardino e Calaiò) abbandonati a loro stessi.
Sembra una partita in discesa, ma nel secondo tempo, col Genoa che rimescola le carte tattiche, sino a schierare quattro attaccanti (Calaiò, Gilardino, Santana e Stojan), e il Napoli che si abbassa e non fa più pressing alto per bloccare all’origine l’iniziativa genoana, gli azzurri finiscono col subire. Nel primo tempo, Liverani aveva già rinunciato a Gamberini per schierare Stojan sulla fascia sinistra dell’attacco (37’). Poi impiegava Santana per Antonini a inizio di ripresa, quindi Feftatzidis per Matuzalem (59’). Proprio Stojan sulla corsia mancina, Feftatzidis (un piccoletto greco, 1,65, tutto scatti e movimento tra le linee), Santana in sovrapposizione a Stojan e Vrsaljko in corsa sulla destra costringevano il Napoli a difendere. Calaiò si spostava (a disagio) sulla destra, Gilardino premeva al centro. Tutto all’attacco il Genoa conquistando palla a metà campo. Calava il rendimento di Inler. Cannavaro (46’ subentrato ad Albiol, problemi muscolari) e Britos giocavano troppo larghi, imperdonabile in una difesa a quattro, Callejon e Insigne retrocedevano contro il Genoa che sulle fasce raddoppiava, anche Zuniga si teneva prudente. Benchè premesse, il Genoa non creava però pericoli sino al tiro di Feftatzidis al 78’ (respinta a pugni di Reina) e al colpo di testa fuori di Calaiò (82’), palla-gol sciupata.
Benitez faceva entrare Higuain per Duvan Zapata (58’), poi Dzemaili per Pandev (80’). Ma il Napoli continuava a subire senza però pericoli veri per Reina. Piuttosto brutto il Napoli del secondo tempo, incapace di fare girare palla, troppo schiacciato nella sua metà campo e con pochi guizzi (tre sole splendide azioni a un tocco in contropiede con palla persa in conclusione). Vrsaljko e Calaiò continuavano a premere a destra, Santana e Stojan a sinistra, Gilardino al centro, ma, pur perdendo spesso palla sui rinvii, la difesa azzurra mascherava bene le sue difficoltà.
Il Genoa ha schierato cinque ex (Gamberini, Portanova, Matuzalem, Calaiò e poi Santana) e incarta la quarta sconfitta (seconda in casa dopo il devastante 2-5 con la Fiorentina). Il Napoli ha vinto da grande squadra nel primo tempo, ha tenuto nella ripresa da squadra normale. Incassa la quinta vittoria (terza fuori casa) e si rimette a correre in testa. Higuain ha fatto poco, forse la sua condizione fisica non è proprio al meglio. Speriamo bene per Londra.
Mimmo Carratelli

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Mesto, Albiol (46’ Cannavaro), Britos, Zuniga; Behrami, Inler; Callejon, Pandev (80’ Dzemaili), Insigne; Duvan Zapata (58’ Higuain).
GENOA (3-5-2): Perin; Gamberini (37’ Stojan), Portanova, De Maio; Vrsaljko, Biondini, Matuzalem (59’ Feftatzidis), Kucka, Antonini (46’ Santana); Gilardino, Calciò.
ARBITRO: Damato (Barletta)
RETI: 13’ e 25’ Pandev.

SERIE A – 6^ GIORNATA.
Sabato 28: Genoa-Napoli 0-2, Milan-Sampdoria. Domenica 29: Torino-Juventus, Atalanta-Udinese, Cagliari-Inter, Catania-Chievo, Sassuolo-Lazio, Verona-Livorno, Roma-Bologna. Lunedì 30: Fiorentina-Parma.

CLASSIFICA: Napoli 16; Roma 15; Inter e Juventus 13; Fiorentina 10; Lazio 9; Livorno e Torino 8; Udinese e Verona 7; Cagliari 6; Milan e Parma 5; Genoa e Chievo 4; Bologna e Atalanta 3; Sampdoria 2; Catania e Sassuolo 1.
Genoa e Napoli una partita in più.

PROSSIMO TURNO. Sabato 5: Chievo-Atalanta, Inter-Roma. Domenica 6: Parma-Sassuolo, Bologna-Verona, Catania-Genoa, Napoli-Livorno, Sampdoria-Torino, Udinese-Cagliari, Juventus-Milan, Lazio-Fiorentina.

CHAMPIONS LEAGUE.
Martedì 1 ottobre: Arsenal-Napoli, Borussia-Marsiglia.

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