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I tagli di Reus nel calcio totale di Klopp: le mille facce del Borussia

La cosa più complicata da stabilire è quanti Borussia esistono. Anche conservando una sua fisionomia tattica ben precisa, la squadra di Klopp sa giocare partite molte differenti l’una dall’altra secondo l’avversario che si trova di fronte. Bundesliga o Champions, l’interpretazione è spesso diversa. Ne è prova il dato che riguarda la coppia di centrali difensivi Subotic-Hummels. Nella scorsa Champions sono stati i più sbrigativi di tutti nella propria area, con una media di 24 palloni spazzati via a partita. In Bundesliga, quest’anno, ne buttano una media di 8 o 9. Se c’è da impostare, giocano. Ancora di più da quando manca a centrocampo Gundogan. Per Klopp non esiste una fonte unica di gioco. Nessun calciatore del Borussia ha passato più di 50 palloni a partita in media nella scorsa Champions. Per intendersi: la media di Xavi a Barcellona è stata di 124. Il gioco lo fanno tutti. Se fossimo nel ’74 e i Daniel Sentacruz Ensamble stessero cantando Soleado, lo chiameremmo calcio totale. Del resto, il Borussia non è una di quelle squadre che fa del possesso palla una religione: 44,5% un anno fa, percentuale che sale poco sopra il 55% in campionato.
E’ la squadra che nella scorsa Champions ha vinto più tackle di tutti dopo il Malaga di Pellegrini: 24 a partita. Decisamente inferiore è stato il numero di palloni intercettati. Cosa significa? Che la palla, quelli del Borussia, vanno a strapparla dai piedi degli avversari, non aspettano il passaggio sbagliato. L’uomo che eccelle in questo tipo di lavoro, il polacco Piszczek, però stasera non c’è. Questo non implica l’uso della forza, dovrò dirvi che l’ultimo Borussia europeo fu tra le 9 squadre meno fallose del torneo e che il più falloso di tutti sta in attacco, ed è Lewandowski.
Napoli e Borussia arrivano a questa partita con due filosofie opposte. Benitez ha disposto un massiccio turnover in campionato con l’Atalanta, Klopp invece ha fatto giocare tutti i titolari con l’Amburgo. Subotic e Mkhitaryan ne hanno risentito, sono un po’ acciaccati, ma giocheranno. Come se Klopp avesse voluto provare la partita di Napoli. Come la ha giocata? La giocata più frequente è stata l’appoggio di Grosskreutz su Aubameyang, fra esterni a destra, in verticale. Quando invece l’appoggio è stato centrale per Sahin, allora il Borussia ha cambiato lato, con Sahin pronto a innescare Schmelzer dall’altro lato del campo attraverso un lancio a media-lunga gittata. Secondo me è proprio Schmelzer il punto debole della squadra. Può andare in affanno se pressato, sbaglia molti appoggi, contrariamente a quanto accade a destra con Grosskreutz. Perso il suo uomo assist europeo (Goetze, 5 assist), dietro le punte Klopp ha affidato quel compito a Mkhitaryan, più propenso peraltro anche al tiro da fuori. Mentre Reus duetta stretto con Lewandowski a ridosso della trequarti, ma cerca Aubameyang in profondità con tagli dal centro verso destra.
Da verificare pure il compito tattico che Klopp assegnerà a Weidenfeller, portiere vecchia maniera, gioca poco con i piedi, lo fa contro voglia. Singolare il suo atteggiamento nelle ultime due partite. Due strategie opposte. In trasferta, sul campo dell’Eintracht Francoforte (partita vinta 2-1) è andato ben otto volte al rinvio lungo per cercare Lewandowski spalle alla porta. Nella scorsa partita, decisamente più facile con l’Amburgo, pur senza rinunciare al lancio lungo (ma 4 sbagliati), ha fatto ripartire il gioco 8 volte su 10 alla sua sinistra, appoggiando su Hummels o su Schmelzer.
Il Ciuccio

(nell’immagine i passaggi di Weidenfeller contro l’Amburgo; in rosso quelli sbagliati)

fonte: dati Opta via www.whoscored.com
illustrazione tratta da www.tuttosport.com

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