Il Napoli vince a Chievo col passo della squadra padrona

A punteggio pieno e con Higuain a tutto tondo. Il Napoli di Benitez rompe il tabù sul campo del Chievo (tre sconfitte consecutive con Mazzarri) e straripa (4-2). Gioca i primi venti minuti da squadra sontuosa con un palleggio elegante. Va in vantaggio con Hamsik e, improvvisamente, cala. Il palleggio scompare, il Chievo prende coraggio. […]

A punteggio pieno e con Higuain a tutto tondo. Il Napoli di Benitez rompe il tabù sul campo del Chievo (tre sconfitte consecutive con Mazzarri) e straripa (4-2). Gioca i primi venti minuti da squadra sontuosa con un palleggio elegante. Va in vantaggio con Hamsik e, improvvisamente, cala. Il palleggio scompare, il Chievo prende coraggio. La squadra veronese pareggia, va di nuovo sotto, infilata da Callejon, pareggia la seconda volta. Nella ripresa, con Higuain che prende quota ancora di più, il Chievo mischia le carte, passa dal 4-4-2 al 4-3-3 e poi al 4-2-4, ma ormai il Napoli, col passo della squadra superiore, ha spiccato il volo. Hamsik sigla la seconda doppietta consecutiva (sei in tutto in campionato) e il Pipita mette la firma conclusiva per il 4-2.
Quando il Chievo ha preso il sopravvento a metà del primo tempo, si è un po’ squagliato il centrocampo azzurro con Hamsik non brillantissimo (ma super-cannoniere), con Behrami meno assatanato del solito, con Inler a volte impalpabile, con Zuniga impreciso e Maggio in tono minore. Reggevano la squadra, nel momento di abbiocco, uno splendido Higuain a tutto campo, Insigne con i suoi spunti a sinistra, Callejon ovunque, Albiol. Il Chievo, quando ha preso il sopravvento, si è forse illuso di colpire un Napoli stanco. Due errori difensivi hanno agevolato le segnature veronesi, Britos sorpreso da Paloschi sulla prima rete dello sgusciante attaccante del Chievo, Maggio morbido nell’ultimo contrasto sul raddoppio di Paloschi.
Vittoria strameritata, nonostante l’appannamento centrale del Napoli, e punteggio severo per un Chievo bene organizzato con la doppia linea difensiva, i quattro della difesa e i quattro del centrocampo, che sembrava chiudere ogni spazio al Napoli.
La sorpresa è Insigne in campo al posto di Pandev. Il Napoli gioca subito da padrone. Insigne prima serve Higuain (5’ respinta di Puggioni), poi assiste Hamsik che scarica dalla lunetta un pallone che colpisce il palo interno e si insacca (13’). Sembra un Napoli che debba giocare in carrozza. Ma il Chievo si sveglia. Conquista il dominio a centrocampo, avanza con gli esterni della difesa, insidia la porta azzurra con Paloschi che va al pareggio sul cross volante di Hatemaj (24’) rubando il tempo ad Albiol e infinocchiando Britos nell’area piccola.
Tutto da rifare e Napoli in difficoltà contro il Chievo che prende animo, attacca, si impadronisce del match, ma cade per la seconda volta. Higuain lotta e vince un contrasto a sinistra, dopo un errore di Sardo, brucia Dramè e crossa basso nell’area piccola dove Callejon anticipa Papp e raddoppia per il Napoli (28’). Il Chievo non molla la presa. Arriva prima sulla palla, è più reattivo e attacca in massa. Colpisce un palo con Paloschi (29’), va alta la palla-gol di Théréau (35’) e, alla fine, Paloschi segna ancora in una azione confusa dopo un corner, senza la giusta pressione di Maggio e infilando Reina da vicino (40’).
Ma il Napoli non si è esaurito. Nella ripresa, con calma, con pazienza, riprende in pugno il match. La furia del Chievo non c’è più, si è esaurita con la seconda rimonta. Ora c’è un Higuain che spazia ovunque, contrasta, vince, distribuisce il gioco. In pratica fa anche la parte di Hamsik che un po’ scompare. Ma proprio Marek, dalla partita in chiaroscuro, estrae la gemma del secondo gol personale su un pasticcio della difesa del Chievo allarmata dal cross di Insigne e dalla conclusione di Inler ribattuta da Puggioni e conclusa in gol da Hamsik (64’).
Sannino cambia a ripetizione, ma ormai il Napoli rioccupa bene tutto il campo. E arriva il primo gol di Higuain. Se lo costruisce lo stesso argentino scambiando con Insigne e piombando nell’area piccola di Puggioni che gli ribatte il primo tocco, ma è a terra quando Gonzalo riprende il pallone e lo adagia in rete (70’).
Nella ripresa Dzemaili ha sostituito Behrami (65’), Pandev al posto di Hamsik (72’). Pochi minuti finali per Armero quando usciva Higuain (84’). Il Napoli è stato scintillante a tratti. Pesano i due errori difensivi, ma la condizione fisica della squadra è migliorata. Higuain si iscrive fra i lottatori azzurri, così Callejon che si è ripetuto in gol. Si può sognare? Perché no. E’ un Napoli che produce molto gioco, che vuole “fare” la partita e che sembra convinto (da Benitez) d’essere una formazione col passo della squadra padrona.
Mimmo Carratelli

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos, Zuniga; Behrami (65’ Dzemaili), Inler; Callejon, Hamsik (72’ Pandev), Insigne; Higuain (84’ Armero).
CHIEVO (4-4-2): Puggioni; Sardo, Papp, Cesar, Dramè; Hetemaj, Luca Rigoni, Radovanovic (81’ Improta), Sestu (70’ Acosty); Théréau (72’ Pellissier), Paloschi.
ARBITRO: Doveri (Roma).
RETI: 13’ Hamsik, 24’ Paloschi, 28’ Callejon, 40’ Paloschi, 64’ Hamsik, 70’ Higuain.

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