L’Italia umiliata da Haiti a Rio de Janeiro

Amichevole d’allenamento per l’Italia a Rio de Janeiro contro Haiti in vista della Confederations Cup (debutto azzurro domenica contro il Messico) e pareggio umiliante contro gli antillani (2-2) che recuperano due gol negli ultimi sette minuti. Gli azzurri hanno trotterellato, Haiti ha giocato “sul serio”, con grande entusiasmo. Tra le file azzurre s’è visto poco. […]

Amichevole d’allenamento per l’Italia a Rio de Janeiro contro Haiti in vista della Confederations Cup (debutto azzurro domenica contro il Messico) e pareggio umiliante contro gli antillani (2-2) che recuperano due gol negli ultimi sette minuti. Gli azzurri hanno trotterellato, Haiti ha giocato “sul serio”, con grande entusiasmo.
Tra le file azzurre s’è visto poco. Bene Giaccherini nel primo tempo giocato da tutte le seconde linee. Con gli inserimenti di cinque titolari nella ripresa, il gioco non è migliorato. Finale d’entusiasmo di Haiti col rigore di Saurel (84’ fallo di Astori su Maurice) e il pari di Desmaret nel recupero (91’).
Formazione azzurra assolutamente inedita all’inizio, un solo titolare in campo (Bonucci). Gioca chi sta sempre in panchina. La squadra inventata da Prandelli deve provare anche l’audacia del 4-3-3, una tentazione per la Confederations Cup, ma con altri interpreti. Il tridente offensivo è composto da Cerci, Gilardino e Candreva. I tre del centrocampo sono Giaccherini (il più attivo), Aquilani e Diamanti. C’è Candreva che gioca a sinistra, mentre è abituato a destra. C’è Diamanti “confuso” sulla linea mediana. L’Italia ha difficoltà obiettive e stenta a giocare un buon calcio. Oltretutto il campo spelacchiato del Vasco Da Gama rende problematiche le giocate.
Sul cross di Candreva, Giaccherini approfitta del buco centrale della difesa antillana e insacca dopo 19 secondi, il gol più veloce della nazionale italiana (il precedente record era di Bagni: venti secondi). Haiti gioca con orgoglio e più gusto, fisicamente ben messa. Saint-Preux con furiose iniziative personali imbarazza spesso la difesa italiana. C’è Maggio sulla destra con Bonucci, Astori e De Sciglio. In porta gioca Sirigu: decisiva la parata sulla conclusione di Saint-Preux (23’). Con un tocco nell’area piccola, Gilardino colpisce il palo sul cross di De Sciglio (42’).
Nella ripresa, i cambi di Prandelli con un nuovo tridente d’attacco (Candreva riportato a destra, Balotelli, El Shaarawy). Si cambia anche a centrocampo con De Rossi, Montolivo e Marchisio. Ma è Haiti che ha più voglia di giocare e far male. Sfiora il pari con Lafrance (55’ colpo di testa a lato su corner).
L’Italia raddoppia con Balotelli che sfonda a destra e serve El Shaarawy che batte sul portiere. Sulla respinta di Montrevil, Marchisio tocca in gol a porta vuota (72’). Sul 2-0 l’Italia prova a giocare meglio dopo avere subito la velocità degli haitiani nei primi venti minuti della seconda frazione (64’ Marchetti annulla una conclusione di Maurice). Ma è una squadra senza né capo né coda. E Haiti recupera nel finale per un risultato storico. Nubi sulla nazionale azzurra per la Confederations Cup.
Mimmo Carratelli

ITALIA (4-3-3): Sirigu (46’ Marchetti); Maggio, Bonucci, Astori, De Sciglio; Giaccherini (54’ De Rossi), Aquilani (71’ Marchisio), Diamanti (54’ Montolivo); Cerci (60’ El Shaarawy), Gilardino (54’ Balotelli), Candreva.
HAITI (4-4-2): Montrevil; Alcenat, Lafrance (55’ Desmaret), Aveska, Guerrier; Alexandre, Louis (62’ Peterson), Charles (75’ Saurel), Monuma; Maurice, Sain-Preux (69’ Peguero).
ARBITRO: De Lima (Brasile).
RETI: 1’ Giaccherini, 72’ Marchisio, 84’ Saurel rigore, 91’ Desmaret.

CONFEDERATIONS CUP.
Domenica, 16 giugno: Italia-Messico
Mercoledì, 19 giugno. Italia-Giappone
Sabato, 22 giugno: Italia-Brasile.

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