L’Italia pareggia senza mai tirare in porta

Tre parate di Buffon, più un palo, contro zero tiri in porta dell’Italia, consentono alla nazionale di Prandelli di salvarsi a Praga (0-0) nel match di qualificazione per il Mondiale 2014 in Brasile. Nel suo girone, l’Italia mantiene il comando e restano intatte le chance di approdare al Mondiale. A 18 minuti dalla fine, l’Italia […]

Tre parate di Buffon, più un palo, contro zero tiri in porta dell’Italia, consentono alla nazionale di Prandelli di salvarsi a Praga (0-0) nel match di qualificazione per il Mondiale 2014 in Brasile. Nel suo girone, l’Italia mantiene il comando e restano intatte le chance di approdare al Mondiale. A 18 minuti dalla fine, l’Italia è rimasta in dieci per la doppia ammonizione a Balotelli con conseguente cartellino rosso (decisione fiscale dell’arbitro).
L’Italia ha fallito la prova. Doveva fare possesso palla e portarsi stabilmente nella metà campo ceca, questo era il “programma “ di Prandelli, invece, aggredita nella prima mezz’ora, non ha mai trovato il filo del gioco e la partita l’ha fatta la Repubblica ceca.
Disastroso lo share dell’incontro per gli azzurri. Nove conclusioni dei ceki nello specchio della porta contro zero, otto fuori contro tre dell’Italia.
La Repubblica ceca ha proposto un centrocampo unitissimo e aggressivo (4-5-1) con il laziale Kozak unica punta. I centrocampisti ceki hanno subito tolto l’iniziativa agli azzurri, giocando prevalentemente a sinistra con Limbersky, Darida e Jiracek.
L’Italia con una circolazione di palla lenta e prevedibile non ha mai costruito gioco. Confuse le posizioni in campo dei centrocampisti italiani con Montolivo arretrato anziché trequartista alle spalle di Balotelli ed El Shaarawy per l’ultimo passaggio. Non brillante, poi, la condizione fisica. I ceki sono stati più veloci e reattivi. Qualche incertezza in difesa, non sfruttata dagli azzurri, però molta veemenza e rapidità nelle azioni d’attacco.
Col centrocampo azzurro sovrastato, Balotelli ed El Shaarawy non hanno mai avuto una palla giocabile. Balotelli si è innervosito (Sivok gli ha concesso poco) finendo espulso nella ripresa per i falli consecutivi su Kadlec e Gebre. E’ apparsa però precipitosa la sanzione dell’arbitro norvegese.
L’Italia ha giocato per linee centrali senza trovare mai sbocchi. Sulla destra avanzava Abate sbagliando però tutti i cross (fuori misura). Sulla sinistra aveva campo Chiellini, ma i suoi cross dalla trequarti non sortivano effetti. Ci si sarebbe aspettato l’inserimento di Cerci a destra nella ripresa per provare a sfondare su quel lato, invece Prandelli impiegava Giovinco per El Shaarawy e il piccoletto della Juve, dopo qualche tentativo sul centrosinistra, si spegneva contro la prestanza fisica dei difensori ceki.
Umiliante il dato di nessun tiro in porta degli azzurri (fuori le tre conclusioni non pericolose, una di Balotelli e due di Montolivo). La Repubblica ceca è stata a un passo dalla vittoria. Decisive le parate di Buffon su Jiracek (12’) che si era liberato di Barzagli, su Kozak (61’) tutto solo davanti al portiere azzurro, che salvava la rete di piede, e ancora su Kozak (67’).
Molti erano i palloni nell’area italiani, rari quelli degli azzurri nell’area ceka. Il finale, con la squadra in dieci per l’espulsione di Balotelli, è stato di sofferenza. Sulla punizione di Plasil, palo pieno di Jiracek a pochi passi dalla porta azzurra (84’) e, nel recupero, finiva di poco a lato la conclusione di Kolar (92’).
Il pareggio fa classifica, ma la prestazione della nazionale di Prandelli è stata deludente. Gambe pesanti, ritmo basso, confusione di ruoli in campo, qualche pasticcio della difesa, attacco inesistente. Il 4-3-1-2 non ha funzionato e, per tenere al riparo il pareggio, Prandelli non ha osato il 4-3-3. Tradizione negativa confermata. Un solo successo italiano a Praga su undici tentativi. Perse le ultime quattro partite. Il pareggio fa brodo per la qualificazione mondiale.
Domenica sera l’Italia parte per il Brasile. L’appuntamento prestigioso della Confederations Cup pretende un’Italia diversa.
Mimmo Carratelli
ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini; De Rossi, Pirlo (77’ Aquilani), Marchisio; Montolivo; Balotelli (72’ espulso), El Shaarawy (46’ Giovinco).
REPUBBLICA CECA (4-5-1): Cech; Gebre, Sivok, Michal Kadlec, Limbersky (19’ Suchy); Plasil, Rosicky, Hubschman, Darida (75’ Vaclav Kadlec), Jiracek (86’ Kolar); Kozak.
ARBITRO: Moen (Norvegia).

QUALIFICAZIONI MONDIALE 2014.
GRUPPO B.
Repubblica ceca- Italia 0-0
Armenia-Malta 0-1.
CLASSIFICA: Italia 14 punti (gol 12-4); Bulgaria 10 (11-4); Repubblica ceca 9 (6-4); Danimarca 6 (6-5); Armenia 3 (2-8); Malta 3 (2-14).
Si qualificano al Mondiale 2014 in Brasile i vincitori di ogni gruppo. Le migliori otto seconde disputeranno gli spareggi.
PROSSIMO TURNO (6 settembre): Italia-Bulgaria, Repubblica ceca-Armenia, Malta-Danimarca.

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