Il Napoli saluta Mazzarri con una sconfitta

Nel giorno del distacco di Mazzarri, dopo quattro anni di successi, il “suo” Napoli non riesce a regalargli l’ultima vittoria, battuto all’Olimpico dalla Roma (1-2). Il Napoli è stato in partita nel primo tempo, si è squagliato nella ripresa messo giù dai due gol della Roma in dieci minuti. Cavani ha arricchito il suo carnet […]

Nel giorno del distacco di Mazzarri, dopo quattro anni di successi, il “suo” Napoli non riesce a regalargli l’ultima vittoria, battuto all’Olimpico dalla Roma (1-2). Il Napoli è stato in partita nel primo tempo, si è squagliato nella ripresa messo giù dai due gol della Roma in dieci minuti. Cavani ha arricchito il suo carnet di goleador con l’ultimo centro, capocannoniere del torneo con 29 reti, secondo capocannoniere azzurro dopo Maradona.
L’addio di Mazzarri era ormai scontato alla scadenza del contratto che lo legava al Napoli. La partita non ne ha risentito. La Roma, senza Totti squalificato, senza De Rossi, senza Osvaldo, ha fatto la prova generale per la finale di Coppa Italia contro la Lazio che potrebbe regalarle ancora una qualificazione europea. Il Napoli ha perso subito Pandev (6’ distorsione della caviglia destra), sostituito da El Kaddouri. Si è abbassato Hamsik sulla linea di centrocampo con El Kaddouri trequartista. Il Napoli è apparso subito più vivo, la Roma giocava al rallentatore. Ma aveva un centrocampo molto mobile contro il quale Behrami spianava la solita grinta, ma si perdeva un po’ Dzemaili. Era Hamsik a condurre il gioco, prendendo palla e aprendo sugli esterni. La difesa azzurra sembrava a disagio perché i tre terzini non avevano avversari diretti da marcare. Destro arretrava per partire da lontano, Marquinho correva a sinistra (difficoltà per Rolando), Lamela cominciava l’azione dalla trequarti (Zuniga doveva faticare per contenerlo), Pjanic si inseriva sul fronte offensivo (Behrami faceva scudo).
Dopo due belle aperture di Hamsik, sulla prima delle quali Cavani concludeva fuori (16’), la Roma si faceva pericolosa. Rolando doveva salvare sul contropiede di Tachtsidis (30’), Behrami fermava Pjanic al limite dell’area (32’), Britos liberava in area su Lamela (36’). Il Napoli, però, era ancora in partita. Lobont metteva i pugni su una gran conclusione di Hamsik (40’). Era stato bravo Rosati su una punizione di Pjanic (15’). Finale di tempo arrembante per la Roma. Nei tre minuti di recupero il Napoli si salvava con fortuna. Prima Rosati sventava la conclusione di Marquinho, sulla respinta del portiere azzurro Destro colpiva il palo, riprendeva la palla con Rosati fuori causa, ma Cannavaro salvava sulla linea.
Ripresa con una Roma più veloce e determinata. Assente il Napoli. Mancava nelle ripartenze la saggezza di Pandev, Hamsik doveva sgobbare molto a metà campo, Zuniga doveva preoccuparsi di Lamela, si vedeva poco Dzemaili. Il Napoli non c’era più come squadra. Chi prendeva palla la portava avanti sino a perderla.
La Roma colpiva subito dopo l’intervallo. Sull’uscita a vuoto di testa di Britos su Lamela, la palla restava al limite dell’area azzurra e Marquinho (non c’era Rolando a contrastarlo) insaccava con un tiro violento (47’). Mazzarri cercava di dare la sveglia alla squadra inserendo Armero per Britos (52’). Difesa a quattro con l’arretramento di Zuniga, Armero mezz’ala sinistra. Il cambio “moriva” sul raddoppio della Roma. Sull’assist di Lamela, Destro aggirava Rolando in area, tiro non forte che Rosati riusciva a toccare con una mano, la palla rotolava in rete (58’). La Roma sul 2-0 dettava legge contro un Napoli che sembrava non avesse una gran voglia di recuperare. Marquinho martellava il lato destro della difesa napoletana (62’ salvataggio di Rosati) e Lamela prendeva il sopravvento su Zuniga. Con due mediani davanti alla difesa (Bradley e Tachtsidis), la Roma faceva un ottimo filtro frenando le ripartenze azzurre.
L’ultima mossa di Mazzarri era l’inserimento di Calaiò per Cannavaro (72’). Cavani si spostava sulla sinistra. Castàn salvava su Calaiò (74’). Il Napoli non dava l’impressione di poter passare. Con l’uscita di Cannavaro, Behrami diventava centrale di difesa disimpegnandosi molto bene, grande versatilità dell’azzurro.
L’unico squillo in attacco del Napoli era un colpo di testa fuori di Hamsik (77’ cross di Calaiò). Cavani prima batteva contro la barriera una punizione dal limite (82’), poi andava in gol. Respinta di Lobont sulla punizione di Dzemaili, carambola del pallone su Calaiò, Cavani lesto a toccare in rete (84’). Il finale era della Roma. Nei quattro minuti di recupero, salvataggio di Zuniga in area e salvataggi di Rosati due volte su Lamela e sull’ultima conclusione di Florenzi.
De Laurentiis saluta Mazzari e volta pagina. In attesa di sapere il destino di Cavani, il Napoli dovrà pensare a un nuovo allenatore e la scelta non sembra semplice.
Mimmo Carratelli

NAPOLI (3-4-1-2): Rosati; Rolando, Cannavaro (72’ Calaiò), Britos (52’ Armero); Maggio, Behrami, Dzemaili, Zuniga; Hamsik; Pandev (6’ El Kaddouri), Cavani.
ROMA (4-2-3-1): Lobont; Torosidis (66’ Piris), Burdisso, Castàn, Dodò (80’ Perrotta); Bradley, Tachtisidis; Lamela, Pjanic (75’ Florenzi), Marquinho; Destro.
ARBITRO: Banti (Livorno).
RETI: 47’ Marquinho, 58’ Dstro, 84’ Cavani.

SERIE A – ULTIMA GIORNATA.
Sampdoria-Juventus 3-2, Atalanta-Chievo 2-2, Bologna-Genoa 0-0, Torino-Catania 2-2, Roma-Napoli 2-1, Cagliari-Lazio 1-0, Pescara-Fiorentina 1-5, Palermo-Parma 1-3, Siena-Milan 1-2, Inter-Udinese 2-5.

CLASSIFICA: Juventus 87; Napoli 78; Milan 72; Fiorentina 70; Udinese 66; Roma 62; Lazio 61; Catania 56; Inter 54; Parma 49; Cagliari 47; Chievo 45; Bologna 44; Sampdoria 42; Atalanta 40; Torino 39; Genoa 38; Palermo 32; Siena 30; Pescara 22.
Juventus campione d’Italia.
Juventus, Napoli, Milan in Champions.
Fiorentina e Udinese in Europa League.
Pescara, Siena e Palermo retrocessi.

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