Brutta partita ma vittoria preziosa

In questo campionato di ascelle e frattaglie (chi la fa l’aspetti), il Napoli senza Cavani, Pandev e Campagnaro fa il colpaccio a Cagliari (1-0) con un gol di Hamsik (73’). Abbracci finali dopo una gran lotta allo spasimo. Partita brutta, vittoria eccellente (quarto successo esterno) che lancia gli azzurri a due punti dalla Juventus. Al […]

In questo campionato di ascelle e frattaglie (chi la fa l’aspetti), il Napoli senza Cavani, Pandev e Campagnaro fa il colpaccio a Cagliari (1-0) con un gol di Hamsik (73’). Abbracci finali dopo una gran lotta allo spasimo. Partita brutta, vittoria eccellente (quarto successo esterno) che lancia gli azzurri a due punti dalla Juventus.

Al Cagliari mancavano Cossu e Pinilla, più il difensore Astori squalificato. Più del Napoli ha pagato le assenze, mancando completamente in fase offensiva. Il Napoli ha rimediato alle sue assenze con una partita vigorosa, slegata ma vigorosa, attento in difesa sui calci piazzati e sul gioco aereo, col centrocampo tutto svizzero (Behrami, Inler, Dzemaili) impegnato più a distruggere che a costruire. Gli attaccanti (Insigne, Hamsik) restavano spesso soli. Quando gli arrivava la palla, i centrocampisti non accompagnavano l’attacco.

Il Napoli è mancato ancora sulle fasce, Maggio fuori condizione, Zuniga disastroso nel primo tempo e in lieve ripresa (da difensore) nel secondo. La squadra di Mazzarri ha costruito una partita di combattimento chiudendo sempre le iniziative del Cagliari, più abile nel giocare palla, ma evanescente nell’area azzurra. I difensori del Napoli hanno concesso poco. A centrocampo, gli svizzeri hanno risposto colpo su colpo smorzando le iniziative di Nainggolan e Conti. Le continue discese del terzino brasiliano Avelar, sulla corsia di Maggio, hanno costretto l’esterno azzurro in costante ripiegamento, sorretto dai raddoppi dei difensori (Gamberini, Cannavaro) nel frenare il cagliaritano più pericoloso.

Di gioco se n’è visto poco e il Cagliari, meno brillante del temuto, ha agevolato la partita difensiva del Napoli. Il problema era fare arrivare la palla a Insigne (raddoppiato nelle marcature) e sperare nelle sue invenzioni. Ne scodellava subito una, con un’azione tutta individuale a sinistra rubando palla a Nainggolan e resistendo alla pressione di Ariaudo fino a mollare un gran tiro da fuori area. La palla colpiva il palo sinistro di Agazzi e correva lungo la linea di porta senza entrare (22’). Ma era proprio faticoso combinare l’azione offensiva. Con le ali tarpate, il Napoli cercava di raggiungere Insigne e Hamsik con lanci lunghi, spesso fuori misura o ben controllati dai centrali del Cagliari.

Col passare dei minuti si aveva netta la sensazione che solo una prodezza individuale o un errore clamoroso avrebbe potuto sbloccare il risultato. I cagliaritani reclamavano un rigore per un contrasto in area fra Gamberini e Conti (28’). L’arbitro era vicino e faceva continuare. Conti sopraggiungeva da dietro al difensore azzurro. Non è sembrato rigore. Poi Thiago Ribeiro, lasciato tutto solo sulla sinistra della difesa napoletana, su imbeccata di Nainggolan, si vedeva deviato in angolo la conclusione (30’). Un minuto dopo, Insigne concludeva fuori non vedendo Hamsik e Dzemaili meglio appostati. Il Cagliari attaccava di più. Sul corner, Conti da terra alzava il pallone in mischia sfiorando l’incrocio esterno della porta azzurra (37’). Zuniga calciava al volo malissimo e abbondantemente fuori bersaglio sull’assist di Insigne (38’). Erano sprazzi occasionali da una parte e dall’altra. Un rinvio sbagliato di De Sanctis, scivolando, consentiva al brasiliano Avelar di tentare la prodezza da 40 metri a porta vuota. Pallone fuori (45’).

Poiché Hamsik e lo stesso Insigne si prodigavano anche a centrocampo, l’attacco azzurro risultava spuntato. Ma nella sua metà campo il Napoli teneva testa al Cagliari. Inler dava poco spazio a Thiago Ribeiro, Behrami recuperava su Nainggolan, Dzemaili concedeva poco a Ekdal, Gamberini e Britos contro Sau e Nenè, che si scambiavano spesso di lato, se la cavavano sempre nei contrasti. In fase difensiva, il Napoli aveva in pugno il match.

Il Cagliari era più ardente nella ripresa e Cannavaro, sfiorando l’autogol, salvava in angolo su Nenè (48’ cross di Conti). Prendeva quota Zuniga, Hamsik rientrava per cercare la palla da lanciare a Insigne, Dzemaili cercava di portarsi in avanti. Ma era un gioco improvvisato. Meglio stare stretti e compatti e tenere in pugno il pareggio. Mazzarri faceva le prime sostituzioni: Mesto per lo spento Maggio (65’), Vargas per Dzemaili (68’) sia per avere un altro attaccante di ruolo sia per “proteggere” lo svizzero ammonito. Vargas si segnalava per una “spizzata” di testa sul corner di Hamsik sventata da Agazzi (69’). Poi Insigne, allo stremo delle forze, dava palla da sinistra a Zuniga che penetrava in area, resisteva alla pressione di Ekdal, forse riusciva a toccare la palla o forse la toccava lo svedese del Cagliari, in ogni caso era lesto Hamsik a raccoglierla segnando con un bel tiro a giro (73’). Ora si trattava di non mollare il colpaccio.

Il Cagliari per rimontare impiegava il colosso colombiano Ibarbo per Ekdal (80’) e il giocoliere uruguayano Ceppelini per Thiago Ribeiro (83’). Mazzarri sostituiva un Insigne provatissimo con Dossena (83’). Difesa a quattro e anche a cinque con gli arretramenti stabili di Mesto e Zuniga cui veniva affidato il controllo di Ibarbo, un duello tutto colombiano. Sotto la pressione cagliaritana, Cannavaro spazzava l’area azzurra con decisione, Britos brillava nel gioco aereo, Gamberini era sempre presente. Una conclusione di Conti su angolo finiva a fil di palo (85’). Brivdo. Quattro minuti di recupero tutti da soffrire. Il Napoli sfiorava il raddoppio con una bella combinazione fra Hamsik e Vargas, ma Agazzi chiudeva lo specchio della porta al piccolo cileno al momento del tiro (91’).

Mimmo Carratelli
NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Gamberini, Cannavaro, Britos; Maggio (65’ Mesto), Inler, Behrami, Dzemaili (68’ Vargas), Zuniga; Hamsik; Insigne (68’ Dossena).

CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Ariaudo, Avelar; Ekdal (80’ Ibarbo), Conti, Nainggolan; Thiago Ribeiro (83’ Ceppellini); Nenè (87’ Dessena), Sau.

ARBITRO: Giannoccaro (Lecce).

RETI: 73’ Hamsik.

SERIE A – 14^ GIORNATA.

Palermo-Catania 3-1, Atalanta-Genoa 0-1, Chievo-Siena 0-0, Pescara-Roma 0-1, Sampdoria-Bologna 1-0, Torino-Fiorentina 2-2, Milan-Juventus 1-0, Cagliari-Napoli 0-1, Parma-Inter (ore 21). Martedì 27: Lazio-Udinese.

CLASSIFICA: Juventus 32; Napoli 30; Inter e Fiorentina 28; Lazio e Roma 23; Catania 19; Atalanta e Milan 18; Parma 17; Udinese, Cagliari, Sampdoria 16; Torino 15; Palermo 14; Chievo e Genoa 12; Bologna, Pescara, Siena 11.

Parma, Inter, Lazio, Udinese una partita in meno.

PROSSIMO TURNO. Venerdì 30 novembre: Catania-Milan. Sabato 1 dicembre: Juventus-Torino. Domenica 2: Napoli-Pescara (12,30), Bologna-Atalanta, Genoa-Chievo, Inter-Palermo, Lazio-Parma, Siena-Roma, Udinese-Cagliari, Fiorentina-Sampdoria.

EUROPA LEAGUE. Gruppo B, ultima giornata.

Giovedì 6 dicembre (ore 19): Napoli-Psv Eindhoven, Dnipro-Aik Solna.

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