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Se il Napoli tratta con l’Inter vuol dire che quei 31 milioni non li caccia nessuno

A due partite dalla fine della stagione ufficiale del Napoli, è già partito il tormentone Lavezzi. A leggere i siti e i quotidiani, sembra certo che l’argentino andrà via. Come del resto viene scritto ogni anno. A me, però, l’incontro di ieri a Milano tra De Laurentiis e Moratti ha fatto sorgere più di un dubbio. E mi ha regalato una certezza.
Parto dalla certezza. Se il Napoli tratta con l’Inter vuol dire due cose: che nessun club ha bussato alla porta della società con in mano un assegno di 31 milioni per il Pocho; e che, nonostante la clausola rescissoria, Lavezzi ha deciso ugualmente di andar via. A meno che, opzione sempre valida, non si sia trattato solo di fumo negli occhi.
Restando all’Inter, però, l’operazione mi sembra di basso cabotaggio. Legata all’acquisto di calciatori che di certo non scaldano le folle. Da Obi, che solo nel finale ha riscattato una stagione tutt’altro che memorabile, a Ranocchia, che da futuro Nesta sembra invece aver imboccato la carriera di Fresi: resta ancora una speranza del calcio italiano ma oggi è tutt’altro che una certezza.
Ed eccoci ai dubbi: siamo al punto che Lavezzi va svenduto pur di essere accontentato? O il Napoli è consapevole – come io credo – che quei 31 milioni rappresentano un’ipervalutazione del calciatore ed è quindi sceso a più miti consigli? Un’ultima osservazione: le trattative possono andare a buon fine, ma possono anche saltare. La sensazione, se davvero stanno così le cose, è che se non si trovasse un accordo vantaggioso per tutti i contraenti Lavezzi potrebbe anche restare.
Massimiliano Gallo

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