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Cannavaro chiede Mazzarri e due top player

Quanti e quali sono i meriti di Mazzarri in questi successi del Napoli?
«Tantissimi. Ci ha dato un gioco, la mentalità vincente, la grinta, il carattere, la forza di credere nei nostri mezzi. Ha avuto la prima vera settimana tipo a disposizione e ha preparato benissimo la partita contro la Juventus, curando ogni minimo particolare anche nello studio dell’avversario. Dopo la rifinitura a Roma ci ha detto: ragazzi vi ho spiegato tutto, se riuscite a fare queste cose in campo vinciamo. L’abbiamo fatto e abbiamo vinto con pieno merito contro un avversario fortissimo che ci teneva da morire a centrare l’accoppiata».

Mazzarri, quindi, un allenatore da tenersi stretto?
«Assolutamente, un allenatore da tenersi strettissimo. Lo vedo già pronto per un ruolo alla Ferguson, un lavoro a 360 gradi, non tralascia nessun particolare. Se c’è allenamento alle tre del pomeriggio, lui alle undici è già sul campo per preparare il tipo di lavoro, curare nei dettagli la seduta. Mazzarri è sempre concentrato sul suo lavoro, mi fa molto piacere che mi abbia fatto i complimenti come suo punto di riferimento nello spogliatoio. Spero possa essere accontentato nelle sue richieste per poter allestire un Napoli ancora più forte nell’immediato futuro».

Il progetto De Laurentiis, conti a posto e grandi risultati: come immagina un futuro ancora più azzurro?
«Il progetto del presidente De Laurentiis è vincente, il Napoli è riuscito a stabilizzarsi in alto in questi ultimi anni e ha avuto la capacità di tenere i conti a posto, i bilanci in regola nel rispetto del fair play finanziario. Questo accresce i valori dei successi. Prima che calciatori De Laurentiis ha comprato uomini veri. La forza del Napoli sta proprio in questo gruppo forte. L’inserimento di uno o di due campioni, di due top player, lo renderebbe ancora più forte. In un gruppo ci vogliono i giovani, gli elementi dalle grandi motivazioni e anche quei campioni che ti diano il loro apporto in termini di esperienza che non deve essere per forza legata all’età».

Potrebbe arrivare un grande campione anche in difesa: preoccupato?
«Assolutamente no, andrebbe benissimo, sarei il primo ad essere contento per l’arrivo di un grande difensore. Veramente sarei il primo ad accoglierlo alla grande al suo arrivo a Napoli nel nostro gruppo. Che ben venga. Per un progetto di crescita è giusto così, in una stagione come quella del Napoli si giocano tantissime partite e c’è spazio per tutti, tutti hanno la possibilità di dare il loro contributo alla squadra».

Si parla di un ritorno di Insigne, cosa ne pensa?
«Lorenzo lo vidi giocare con gli Allievi del Napoli e fui tra i primi ad accorgermi delle sue qualità tecniche. Lo definii come il nuovo Ortega per le caratteristiche che aveva e ne ha fatta di strada. Sicuramente potrà far parte del nostro gruppo l’anno prossimo però non dovrà avvertire la pressione e bisogna lasciarlo tranquillo. Da napoletano so cosa vuole dire sentire la pressione, vieni visto in maniera particolare e non è semplice gestirsi e esprimersi al meglio. Insigne andrà lasciato tranquillo di crescere con calma e anche di commettere eventuali errori».

La festa in campo, gli applausi a Lavezzi all’Olimpico, la commozione e le lacrime del Pocho: come finirà?
«Dispiacerebbe a tutti se Lavezzi dovesse partire, i napoletani sono innamoratissimi del Pocho. Comunque vada dobbiamo dirgli grazie per tutto quello fatto con la maglia del Napoli».

Roberto Ventre
Il Mattino

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