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Chelsea, per i giornali si va verso i cinquemila biglietti venduti

Qui di seguito, due articoli apparsi sulla stampa napoletana a proposito della vendita dei biglietti di Napoli-Chelsea. Il primo è stato pubblicato sul Mattino; il secondo su Repubblica.

Napoli-Chelsea, cinquemila biglietti venduti ieri, cioè il primo giorno, quello riservato agli abbonati che hanno potuto esercitare il loro diritto di prelazione allo stadio San Paolo e nelle ricevitorie. Stessa procedura (vendita per i soli abbonati) anche oggi e lunedì. Da martedì comincerà la vendita ai non abbonati, cioè partirà la vendita libera (si comincerà martedì e mercoledì con la tribuna Nisida e Posillipo).

I prezzi per la sfida contro il Chelsea, rispetto alle partite precedenti di Champions contro Bayern e Manchester City, sono stati aumentati per tutti i settori e raddoppiati per i distinti (da 55 a 100 euro) e la tribuna Nisida (da 65 a 120). Una tribuna d’onore costerà 250 euro (rispetto a 180 euro). Ritoccate solo di due euro le curve che passeranno da 28 a 30 euro. Caro biglietti che ha scatenato la rabbia dei tifosi. Varie proteste sui siti, partita anche una petizione nel forum riservato ai tifosi sul sito ufficiale del Napoli che mira al raggiungimento di 5mila firme da consegnare al Codacons. Proteste vibranti, realizzata anche una pagina su Facebook con invito a disertare allo stadio per gli ottavi di Champions al San Paolo traNapoli e Chelsea.

Nessun commento dal club azzurro sulla presa di posizione dei tanti tifosi del Napoli per il caro biglietti. Va però sottolineato che i prezzi fissati dalNapoli per la sfida contro il Chelsea sono in linea con quelli stabiliti dal Milan per la partita di Champions contro l’Arsenal che si disputerà la prossima settimana al «Meazza» (il biglietto del settore arancio, cioè i distinti, va dai 50 ai 120 euro, nel settore rosso si passa dagli 85 ai 360 euro). (articolo tratto dal Mattino)

La ressa ai botteghini non c’è, i problemi per acquistare i biglietti neanche. La prevendita con il Chelsea, riservata agli abbonati, comincia senza intoppi, l’unico è dettato dal maltempo che rende il lavoro degli steward poco piacevole. Qualcuno arriva intorno alle 6.30 del mattino, ma le scene ammirate in passato — per ora — sono un lontano ricordo. Se ne riparlerà la prossima settimana. Pochi minuti d’attesa a piazzale d’Annunzio e il gioco è fatto, ma la maggior parte degli appassionati, complici il freddo e la pioggia, sceglie le ricevitorie autorizzate. I malumori per gli aumenti non sono del tutto sopiti, anzi è il leit motiv di chi si lamenta per il costo dei Distinti (100 euro). I numeri però raccontano che in molti hanno già digerito la decisione perché la sfida del 21 febbraio è la più importante degli ultimi anni e nessuno vuole mancare. Si va verso i 5 mila tagliandi acquistati: un terzo degli abbonati ha già confermato il posto in prima fila per il grande evento con il Chelsea, valido per gli ottavi di finale di Champions. La prelazione continuerà per altri due giorni, poi da martedì si comincerà a fare sul serio ed è previsto il boom soprattutto sabato 11 quando saranno disponibili le due curve, il settore più economico dello stadio (30 euro) e zoccolo duro della passione a prescindere dall’avversario. La polemica sui prezzi continua ad impazzare sul web anche se l’idea della petizione, lanciata su Facebook, ha raccolto finora pochi sostenitori. Gli “irriducibili” sono pronti a disertare lo stadio, molti — invece — hanno preso atto che il Napoli si è adeguato allo standard della Champions. Il problema semmai è la condizione in cui versa il San Paolo: l’impianto di Fuorigrotta è ormai vecchio e non permette — come accade a San Siro — che un ampio settore come quello dei Distinti possa prevedere distinzioni tra posti centrali e laterali, consentendo così anche di modulare le offerte. (articolo tratto da Repubblica)

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