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Serio, roccioso, europeo
Ciao Yebda, ci mancherai

Era arrivato tra lo scetticismo generale. Sì, i più avveduti di calcio se lo ricordavano in quel Benfica-Napoli e giocò una gran partita, annientò il nostro Gargano. Però è vero che all’inizio della scorsa stagione Yebda veniva spesso accomunato al principito Sosa che ha lasciato nel Napoli una traccia indelebile come quelle penne a inchiostro simpatico.
Ricordo una delle prime partite, in cui dai distinti sventolava una bandiera dell’Algeria. È un diesel, Yebda. Lo ha dimostrato. Doveva inserirsi negli schemi del Napoli, probabilmente col fisico che si ritrova ha bisogno di un po’ di tempo per carburare. Entrare in campo a partita già cominciata di certo non lo agevolava. Eppure, piano piano l’algerino il suo spazio se l’è conquistato. L’unico a centrocampo ad avere un fisico degno di questo nome, uno che se te lo ritrovi davanti in campo non è che fai proprio i salti di gioia. Insomma un giocatore “europeo”.
Al top della nostra esaltazione, girone di ritorno, ha rubato il posto a Gargano. Senza farlo rimpiangere. Anzi, rendendosi protagonista di quelle – se non sbaglio – cinque vittorie consecutive. Ora il Napoli ha deciso di non riscattarlo. Da un lato è una buona notizia, perché vuol dire che la società ha in animo di prendere pezzi forti. Almeno due acquisti di valore. Dall’altro, però, resta il rammarico di aver perso un giocatore di valore (non eccelso, ma di valore), che aveva un suo peso in campo e a quanto pare anche disciplinato. Il che non guasta. Spero solo – ma questa è una cattiveria – che non sia un regolamento di conti all’interno dello spogliatoio. Ma stavolta penso che non sia così. Ti ricordo con affetto, Hassan. Alla prossima.
Massimiliano Gallo

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