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Cannavaro: Se…. se ne cade Piazza Plebiscito

Paolo Cannavaro si concede una battuta in dialetto per far capire quanto il Napoli creda nello scudetto: “Se succede – dice in napoletano – se ne cade Piazza del Plebiscito”. Una risposta a Thiago Silva, che aveva detto di sognare Piazza del Duomo festante. Il capitano azzurro, però, non pronuncia mai quella fatidica parola, che ormai in città è diventata un tabù: “Piuttosto, io preferisco guardarmi ancora dietro. Certo, vincere qui sarebbe meglio che alzare la Coppa del Mondo”, afferma facendo riferimento a suo fratello Fabio.
felicita’ — In un momento certamente non felice per la città, ancora sommersa da cumuli di spazzatura, il Napoli rappresenta un’oasi felice: “Sono orgoglioso di quello che stiamo facendo – continua Cannavaro -. Noi possiamo camminare a testa alta perché stiamo regalando ai napoletani attimi di felicità in un contesto certamente triste”. Altrove, invece, il Napoli è temuto per la sua capacità di scompaginare quella che era la griglia di partenza di inizio stagione: “Quando una squadra come la nostra arriva così in alto, suscita invidie e gelosie”. Walter Mazzarri allena il Napoli dal 2009. Afp
made in mazzarri — Il merito di questa sorprendente stagione degli azzurri, secondo Cannavaro, va dato a Walter Mazzarri: “Lui è un numero uno. Il paragone con Mourinho? Credo che Mazzarri non sia la copia di nessuno”. A Bologna per il tecnico azzurro ci sarà la classica gara dell’ex: “Sarà una partita difficile – continua Paolo -, perché loro con una vittoria sarebbero salvi. Cavani ci mancherà di sicuro, ma spero non troppo. Di certo, saremo spinti da un pubblico incredibile. Mi hanno detto che il Dall’Ara sarà pieno di napoletani. Loro sono la nostra arma in più. Abbiamo fame ed entusiasmo e questi aspetti alla lunga potrebbero fare la differenza”. Se così fosse, il 22 maggio Piazza del Plebiscito rischierebbe davvero di “cadere”.

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