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E il piccolo Ciro disse:
«Cavani ha solo una Golf»

Io ti ho visto domenica sera. E a un certo punto mi hai ricordato Roberto Duran, mano de pedra. Chissà, forse tu non sai nemmeno chi è. E non eri nemmeno nato quel 25 novembre del 1980. Di sicuro non c’eri in una casa al piano terra di Bagnoli dove tante persone dormivano tra divano e materassi sulpavimento perché due giorni prima la terra si era fatta sentire anche dalle nostre parti. Si sa, la vita continua, col suo carico di ansie e di dolori. E quel martedì sera io, con tanti familiari, guardai quello che era atteso come il match del secolo (sono tutti presentati così): la rivincita tra il panamense e Ray Sugar Leonard, grandissimi della boxe. Pesi welter, credo. Io tifavo Duran, il Connors del pugilato.
E lì, a un certo punto, ottava ripresa, Duran si girò, voltò le spalle e leggenda vuole che abbia pronunciato la frase “No mas”. Poco importa che nel corso degli anni Carlos abbia più volte smentito questa circostanza. Non si sporca mai una grande storia con la verità e quella sera, con i volti perennemente all’insù a guardare i lampadari, finì con Duran che non volle più combattere. Si ritirò. E vinse Leonard.
Mi hai ricordato lui, domenica sera. Quando sull’azione del terzo gol, a una palla persa hai reagito male, come non ti avevo mai visto fare. Hai girato le spalle al pallone. Alla Balotelli, avrei detto per qualsiasi altro giocatore. Ma a te non lo direi mai. Chissà, ti sarai sentito indegno di giocare domenica a Parma. Indegno perché non eri tu, perché non stavi onorando la tua maglia e il tuo lavoro. E ne eri consapevole. Del resto, chi più di te può sapere che la vita non è sempre andare in gol al primo tocco, che a volte qualcosa non gira per il verso giusto e non riesci nemmeno a capire perché.
Ti ho guardato in silenzio. E ho ripensato al piccolo Ciro. Che poco tempo fa ha avuto la fortuna di trascorrere una giornata a Castelvolturno, con i suoi eroi. E che quando è tornato a casa, e il giorno dopo a scuola ai compagni, ha ricordato tutte le macchine dei calciatori. Ferrari che si sprecavano e via dicendo. E poi, col tono un po’ triste, ha aggiunto: «E Cavani ha solo una Golf».
Massimiliano Gallo

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