Una giornata storta, con la rete numero 41 in maglia azzurra: raggiunti Vitali, Buscaglia e Claudio Pellegrini. Per Marek Hamsik, il sesto gol stagionale è stato davvero un incubo, condito da un errore pacchiano sulla terza rete dell’Udinese e aver sbagliato un altro rigore. Insomma, non è proprio un bel periodo per il talento slovacco. Non riesce a trovare prestazioni convincenti: tra mille voci di mercato e magari la sua voglia di vincere qualcosa. Perché lui è ambizioso, come il Napoli. Ma questo squadra al momento non riesce a garantirgli un posto in Champions, la vetrina che tutti i calciatori sognano, e lottare per traguardi più ambizioni. E’ legato al Napoli fino al 2015, ma spesso ha detto: «E’ difficile dire di no a squadre come il Manchester, il Chelsea». Insomma alle grandi di Europa. Il suo sorriso non è più quello di una volta. Forse perché non gli riescono più le giocate di un tempo. L’unica nota positiva sono ancora una volta le reti. Ne ha segnati già sei, non male per uno che non tradisce mai dal punto di vista offensivo (con il Napoli in campionato ne ha realizzati già 36 in quattro stagioni). Ma non incanta più e il tifoso si fa mille domande sulla necessità di ternerlo in squadra o magari di investire i soldi ricavati da una sua eventuale cessione. Quest’anno però appare svagato, pensieroso e commette molti errori di ingenuità. Chissà cosa gli starà passando per la testa. Di certo non sta giocando con una certa continuità, alternando ottime giocate ad altre inspiegabili. Il gol contro l’Udinese è di pura rabbia: un tiro dalla distanza scagliato per manifestare tutto il suo disappunto per l’errore appena commesso sulla linea di porta. Quando inspiegabilmente si è scansato sul tiro di Di Natale dal calcio d’angolo. Un errore così, da un giocatore di questo calibro proprio non te l’aspetti. E poi quando si è preparato dal dischetto, sul 3-1 per i friulani, tutti hanno pensato ad un altra doppietta, proprio come contro il Bologna. L’ha calciato anche bene, angolato, ma era scritto evidentemente che dovesse andare così. Sembrano ormai lontani i tempi quando era un cecchino infallibile dal dischetto nelle squadre giovanili. Ora su nove tirati, ne ha segnati solo quattro. Una media di certo non entusiasmante. Marek ha chiesto scusa a tutti sul suo sito personale: «Mi dispiace per l’errore che ho commesso. Poi sono riuscito a trovare subito il gol. Ma quando avremmo potuto anche pareggiare la partita ho fallito il calcio di rigore. Mancavano ancora 25 minuti, ma non siamo riusciti a mettere in parità la partita» . Hamsik appare lo specchio di questo Napoli. Quando deve dare quell’accelerata in più, quando ha la possibilità di diventare grande torna a essere bambino. Con quelle ingenuità, tipiche della giovane età. Da lui di certo non te lo aspetti, ma in questa stagione ne stanno capitando un po’ troppe a un calciatore che non riesce più a incidere, a essere un leader in questo Napoli, a crescere dopo quattro stagioni.
di Donato Martucci (dal Corriere del Mezzogiorno)