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Come nacque l’amicizia tra Cyterszpiler e Maradona: l’Argentinos Juniors e John Travolta

Jimmy Burns racconta il loro rapporto e come Jorge divenne il primo procuratore d’Argentina. Suo fratello morì giocando nell’Argentinos Juniors

Come nacque l’amicizia tra Cyterszpiler e Maradona: l’Argentinos Juniors e John Travolta

A soli 58 anni, Jorge Cyterszpiler è morto. Si è ucciso gettandosi da un albergo di Buenos Aires. Fu il primo manager di Maradona, l’uomo che seguì passo passo la trattativa tra il Barcellona e il Napoli.

L’inizio di un’amicizia

Nel libro di Jimmy Burns “The hand of God”, sulla vita di Diego Armando Maradona, è raccontato il primo incontro tra il fuoriclasse argentino e Jorge Cyterszpiler colui che poi diventerà il suo primo manager. Come si legge nel quarto capitolo, “nella cerchia di amici d’infanzia di Maradona, pochi hanno avuto un ruolo così importante nella carriera calcistica come Jorge Cyterszpiler”.

Per Diego, Jorge uscì di casa dopo sei mesi di lutto

I due si conobbero solo successivamente all’ingresso del Pibe nella squadra delle Cebollitas. Evento che cambiò la vita del piccolo Jorge Cyterszpiler. Il giovane della prima generazione di rifugiati ebrei polacchi, sofferente di poliomielite, non giocava a calcio, ma amava seguirlo. Passione che nacque dai tempi in cui andava a vedere giocare il fratello maggiore Juan Eduardo. Jorge aveva l’abitudine di appoggiarsi a un palo e assistere alle partite del fratello. Poi, però, a soli 22 anni il fratello Eduardo morì in seguito ad un duro colpo ai testicoli che gli procurò un’emorragia.

Cyterszpiller

Cyterszpiller, Maradona e il papà di Diego

Un evento tragico che traumatizzò Jorge. Non uscì dalla stanza per mesi. Sei mesi per l’esattezza. Poi un giorno arrivò un amico. Gli disse che nelle Cebollitas era appena arrivato un ragazzo che faceva magie con il pallone. La notizia colpì la curiosità del giovane Jorge che in quella occasione riprese i contatti col mondo esterno. Arrivato al campo, fu amore a prima vista. Diego lo stregò. La velocità del dribbling, il controllo di palla e i tocchi sotto porta, fecero rinascere l’amore per questo sport nel giovane Jorge che, dopo la morte del fratello, era sparito. Era tornato alla vita grazie al ragazzo di Villa Fiorito.

La passione per il cinema

Da lì iniziarono a legare, con Maradona che fu più volte ospite della famiglia Cyterszpiler. I due, col tempo, divennero inseparabili. Entrambi avevano la passione del cinema e si ritagliavano spesso momenti da dedicare proprio alla visione di film, per lo più americani ed europei. Luoghi dove i sogni sembravano realizzarsi. La febbre del Sabato sera e La stangata rappresentarono la svolta per i due, accrescendo la convinzione di potercela fare.

Così scrive Burns che prosegue la narrazione. E racconta che mentre Maradona lasciò gli studi per concentrarsi sul calcio, l’amico investì il suo tempo sui libri. Jorge vinse un ambìto posto all’Università di Economia di Buenos Aires. Anche se differenti, i due destini si intrecciarono in un progetto che segnò la storia del calcio.

Cyteszpiller
Dal 1976, in casa Maradona le cose cambiarono un po’, soprattutto grazie a Diego. Iniziarono a girare più soldi nelle casse. La famiglia iniziò a vedere Jorge come un amico che sapeva gestire il denaro. Da lì a poco, Diego chiese in maniera informale al fedele amico di curare le sue finanze. In Argentina non esisteva il concetto di manager, e il rapporto tra i due destò scalpore.  Spinto dalla grande fiducia reciproca che si era creata, Cyterszpiler accettò.

Jorge riuscì a ricoprire il lavoro che tutta l’Argentina avrebbe voluto fare: rappresentare Diego Armando Maradona. Il suo trucco fu nello “scegliere per Diego, quello che sceglierei per me”.

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