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Sacchi sulla Gazzetta (in prima pagina): «Scudetto? Io voto per Sarri»

L’ex ct sulla rosea, per parlare della corsa a tre che anima il campionato: «Il gioco di Sarri è internazionale, Allegri ha dato la svolta alla Juventus».

Sacchi sulla Gazzetta (in prima pagina): «Scudetto? Io voto per Sarri»

Confronto a tre

L’ultimo parere di Sacchi sul Napoli è stato in controtendenza. Cioè, solito gran gioco ma anche mancanza di mentalità da grande squadra. Ne scrivemmo qui, sul Napolista. Oggi, la marcia indietro. La Gazzetta dello Sport ospita un’analisi sulle tre squadre di vertice in Serie A, su una “corsa scudetto” che si caratterizza per le sostanziali differenze (strategiche, tecniche, tattiche) tra Juventus, Roma e Napoli. Sacchi scrive, ovviamente di campo. E sceglie il Napoli.

Leggiamo: «Il Napoli è stato fino a oggi la squadra più bella. Maurizio ha dato una strategia di stampo internazionale interpretata da giovani calciatori di buon talento, ma con limitata esperienza e forza. Nessuno di loro era un top-player, ma il gioco li aiuterà. Pertanto il gioco è il vero leader». Si apre così la porzione di testo riservata al Napoli, che viene definito subito dopo come «una vera squadra». Il resto dell’analisi è molto legato a concetti di campo, a un’identità forte e riconoscibile. Possesso, sincronismi, velocità. Principi, concetti fissi in campo. È questo il punto: «Le idee di gioco sono così chiare da permettere alla squadra di segnare più gol di tutte, nonostante la vendita di Higuain e l’infortunio di Milik. Un capolavoro».

Juve e Roma

Sulle altre due contendenti. La Juventus e il cambiamento tattico di Allegri, «la vera svolta» che in qualche modo si affianca alla forza storicamente riconosciuta della società: «Contro Lazio e Milan, Allegri potrebbe aver indovinato il cambiamento giusto. Il calcio internazionale insegna che vince maggiormente chi pratica un calcio più positivo e coraggioso, vedi Real Madrid, Barcellona, Bayern. Max ha compreso che non doveva accontentarsi e da allenatore capace e intelligente non solo ha cambiato sistema di gioco, ma ha mixato in modo mirabile tutto lo straordinario potenziale in proprio possesso. Il primo tempo con il Milan ha raggiunto dei livelli mondiali per forza, velocità e abilità. Uno spettacolo travolgente di potenza e di talento. I bianconeri hanno tutto per vincere anche in Europa».

La Roma: «I giallorossi non posseggono il carattere degli juventini e inoltre ci sono molti solisti che faticano a muoversi congiuntamente. Il livello tecnico è elevato, tuttavia è difficile fare previsioni con una squadra che non sempre si muove in modo ordinato e fatica a dare continuità al proprio gioco».

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