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Allegri: «Eravamo diventato troppo conservatori». Per Sky è stata la partita perfetta

L’allenatore della Juventus elogia Mandzukic («Un esempio per i giovani») e incassa da studio paragoni col Milan di Ancelotti che vinse la Champions nel 2003 e l’Inter del Triplete per il nuovo modulo.

Allegri dopo Sassuolo-Juventus

«Eravamo diventati troppo conservatori. Era giusto cambiare». Così Massimiliano Allegri a proposito del nuovo modulo (4-2-3-1 con Pjanic a centrocampo) in uno studio Sky Sport in sollucchero per la vittoria della Juventus 2-0 in casa del Sassuolo. “La partita perfetta” l’hanno definita Ilaria D’Amico, Marocchi e Costacurta. Non proprio uno studio ostile per l’allenatore bianconero. Allegri ha fatto i complimenti a Mandzukic: «È un giocatore anche molto tecnico, non conosco croati che non sappiano giocare a pallone. È un esempio per i più giovani». Il riferimento è al nuovo modulo che ha responsabilizzato tutti i giocatori. Elogi da studio per Cuadrado.

Allegri ha sottolineato che in questo modo la squadra subisce pochi tiri in porta. Paolo Condò ha paragonato questa nuova Juventus al Milan di Ancelotti che cambiò dopo la disfatta a La Coruna e divenne a trazione più anteriore e finì col vincere la Champions nel 2002-2003. E ha ricordato anche la formazione offensiva dell’Inter del triplete che a Londra giocò con Pandev e Eto’O. Allegri ovviamente non ha smentito, ha incassato i complimenti, ha detto che non per forza lascerà la Juventus dopo tre anni. E non considera concluso il campionato. «Non molleranno né la Roma né il Napoli». Ma era visibilmente e comprensibilmente soddisfatto. «Aspettiamo l’Inter che sta dimostrando di essere una squadra forte, è rientrata nella corsa per la Champions».

 

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