A Napoli un gol ogni tre partite

Gabbiadini va al Southampton. L’affare si chiude nell’ultimo giorno di calciomercato. Diciassette milioni di euro più tre di bonus. E il 10% sulla futura vendita del 26enne attaccante di Calcinate.

È durata due anni la relazione tra il Napoli e Manolo Gabbiadini. Due anni tondi tondi e tre stagioni. Una completa e due mezze. In tutto, 79 partite e 25 gol: quasi uno ogni tre partite. Non male. Un matrimonio che iniziò con altri auspici. Capodichino gremito di tifosi per l’attaccante acquistato dalla Sampdoria al mercato di gennaio. nei cinque mesi del 2015, sotto la guida di Benitez, segnò undici gol tra campionato e coppe. In totale, in serie A ne segnò 15 (compresi i sette realizzati con la Sampdoria). Poi l’avvento di Sarri, il modulo a un centravanti, e l’esplosione di Gonzalo Higuain, lo hanno relegato in panchina. Tra l’altro riserva di un ruolo non suo: centravanti classico. Il primo anno ha retto anche bene. Quando è stato schierato, ha risposto. Nove i gol a fine stagione: cinque in campionato e quattro in Europa League. Ma una stagione da rincalzo.

Equivoco tattico

Perciò Gabbiadini in estate ha chiesto di andarsene. Lui non voleva rimanere. Sarri avrebbe preferito un altro attaccante. De Laurentiis ne era innamorato. Arrivò al punto di rifiutare un’offerta importante del Wolfsburg (più di trenta milioni). Ha sempre creduto in Manolo. Ma ha finito con l’arrendersi all’evidenza. In questo Napoli, Gabbiadini non sta bene. Non è una squadra disegnata per lui. E lo ha dimostrato fallendo le prove da centravanti dopo l’infortunio di Milik. È riuscito comunque a dimostrare il suo valore, segnando gol importanti contro il Besiktas (poi si rivelò inutile), il rigore del pareggio al 90esimo a Firenze. Cinque gol in totale.

Un professionista esemplare. Mai una polemica né una parola fuori posto. Benvoluto dal pubblico del San Paolo. Gabbiadini andrà in Premier League, al Southampton undicesimo in classifica.