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La Cina perde con la Siria: la protesta dei tifosi per le strade

Popolo furioso per i mancati miglioramenti della nazionale di calcio: oltre alle dimissioni del presidente federale, vogliono in panchina il ct della selezione femminile di pallavolo.

La Cina perde con la Siria: la protesta dei tifosi per le strade

La Cina calcistica è letteralmente esplosa di rabbia e proteste dopo l’incredibile sconfitta patita ieri sera dalla Nazionale nel match interno con la Siria (0-1, gol di Al Mawas al 54esimo), valido per le qualificazioni al Mondiale 2018. La protesta ha avuto come bersaglio principale il presidente federale Cai Zhenhua, uomo d’azione della rivoluzione promessa dal presidente Xi Jinping, che ha promesso di trasformare la Cina in una superpotenza del calcio mondiale. Il progetto prevede la costruzione di accademie, di scuole calcio in tutto il Paese. Ma i risultati sono negativi.

Il Guardian, citando il sito Tencent Sport, ha raccontato di come gruppi di tifosi scontenti si siano riuniti fuori dallo stadio dopo la partita per esigere che il presidente Cai Zhenhua rassegni le proprie dimissioni dall’incarico. Critiche anche pesanti nei confronti di tutto il sistema, con alcuni giornalisti che hanno definito la nazionale cinese come «uno spreco di denaro versato dai contribuenti». Altre reazioni, come quella pubblicata su Weibo, mettono in luce la difficilissima situazione sociopolitica della Siria e confrontano gli stipendi dei calciatori e manager siriani con quelli cinesi: «La scorsa notte la rappresentativa della Siria, un paese che soffre da molti anni per numerosi conflitti e il cui commissario tecnico guadagna appena 2.000 yuan (240 sterline) ogni mese, ha sconfitto la Cina. Una nazionale in cui i giocatori guadagnano milioni di yuan».

La situazione di classifica non è ancora irreparabile (mancano 7 partite al termine del girone e i punti di distanza dal terzo posto che vale i playoff sono 5), ma la tensione resta altissima: il Guardian riporta alcune sensazioni dei tifosi, che avrebbero addirittura chiesto che il ct della nazionale di calcio, Gao Hongbo, possa essere sostituito da Lang Ping, tecnico della nazionale femminile di pallavolo oro olimpico negli ultimi giochi di Rio. Una mossa della disperazione, evidentemente. Che però segnala il malessere di un paese che sperava di poter migliorare la sua storia calcistica e invece non riesce a progredire.

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