Il Napoli è tanto forte sul terreno di gioco, quanto ingenuo e autolesionista dal punto di vista mediatico. Anche dopo Genoa-Napoli
A volte c’è da restare basiti. Il Napoli pareggia a Genova 0-0, è secondo in classifica, si porta a undici punti ed è l’unica squadra imbattuta in serie A. La partita ha diverse chiavi di lettura. Una è certamente quella arbitrale, con due rigori negati al Napoli. L’altra sono le parate di Pepe Reina che tiene in piedi la squadra, soprattutto nel finale.
Una volta davanti ai microfoni, Sarri si lamenta sì per i rigori negati ma pone l’attenzione sulla società. Chiede che il Napoli intervenga con qualche dirigente perché lui non vuole apparire come l’allenatore lamentoso. È una posizione che può avere una sua validità ma mediaticamente è un disastro. Sarri ha di fatto gettato la palla nel campo del Napoli. La notizia non sono più i rigori negati al Napoli, bensì la mancanza della società. Ha dedicato anche un passaggio a Giuntoli: «Non so se è autorizzato a parlare». Mediaticamente, un autogol senza precedenti. Chi più del Napolista – che si è inventato Italo Alloggi – sa che manca una figura dirigenziale che faccia anche da parafulmine? Ma non può essere certo l’allenatore a chiederla davanti alle telecamere. È inconcepibile.
Non si capisce se dietro questa esternazione ci sia un malessere o solamente – a voler essere ingenui – un candore dell’allenatore. Altrimenti dobbiamo pensare che ci sia uno scontro non irrilevante tra allenatore e società. E che quindi tutti questi silenzi mediatici abbiano una chiara motivazione. Forse qualcosa ci spiega Hamsik che negli spogliatoi rilascia dichiarazioni insolite per lui: «Il rigore lo ha visto tutto lo stadio, successe anche a Pescara, speriamo che non ci sia qualcosa dietro». Vuol dire quindi che la squadra si sente poco tutelata. Le parole di Hamsik, diverse da quelle di Sarri, spiegherebbero lo sfogo dell’allenatore.
Stiamo cercando una motivazione alle parole di Sarri, parole che proiettano inopinatamente il Napoli al centro di una polemica che ci saremmo evitati volentieri. Ci facciamo male da soli. Ora non si parlerà degli arbitri ma di una freddezza Sarri-De Laurentiis. Portiamo la polemica in casa nostra invece di rivolgerla all’esterno. Un tafazzismo che francamente fatichiamo a comprendere. Ancora una volta, il Napoli si rivela del tutto impreparato dal punto di vista mediatico. E non è giustificabile per una società che è ai vertici del calcio italiano da ormai sette anni.
