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Il Napoli sbanca San Siro: quattro gol al Milan e licenza di sognare. Strepitoso Insigne. Ma l’artefice è Sarri

Il Napoli sbanca San Siro: quattro gol al Milan e licenza di sognare. Strepitoso Insigne. Ma l’artefice è Sarri

È ufficialmente nato il Napoli di Sarri e da stasera è ufficialmente candidato allo scudetto. Il Napoli non vince a Milano, il Napoli dà lezione di calcio a Milano. Sarri schianta Mihajlovic. Quattro a zero, un risultato storico. Nelle ultime sei partite il Napoli ha segnato 18 gol e ne ha subito soltanto uno. Da quando il tecnico ha scelto il 4-3-3, il Napoli non ha sbagliato più nulla. Il tabellino riporta i gol di Allan, la doppietta di Insigne e autogol di Ely. Ma, soprattutto, il Napoli esce tra gli applausi del Meazza.

Ancora una volta, come a Varsavia, il Napoli ha giganteggiato nel secondo tempo, ostentando una forma fisica eccellente. A memoria, il Napoli non ha mai vinto con quattro gol di scarto in casa dei rossoneri. E il punteggio rispecchia in pieno la partita. Un incontro interamente dominato dagli azzurri che non vanno mai in difficoltà e finiscono in porta quando vogliono. Il Napoli si presenta ufficialmente al campionato e lo fa in maniera inequivocabile. Gli azzurri giocano il calcio più bello d’Italia e Aurelio De Laurentiis può ostentare la bontà della sua scelta: Maurizio Sarri. 

È la sua vittoria, sua di Sarri, perché stasera il Napoli non solo ha dominato nascondendo la palla agli avversari finendo col ridicolizzarli. Ma anche perché, quando il Milan – nel primo tempo – ha provato a reagire, si è infranto contro una fase difensiva eccellente che ha avuto in Allan e Koulibaly i suoi grandi interpreti. Ma tutti hanno giocato una grande partita. Indimenticabile. Finisce con San Siro che intona ’o surdato nnammurato e i tifosi del Milan che se ne vanno con un quarto d’ora di anticipo. 

Si comincia, invece, col Napoli che conferma la formazione tipo e ovviamente il modulo. Mihajlovic deve rinunciare a Balotelli e a Romagnoli, e preferisce Antonelli a Calabria e schiera Kucka a centrocampo al fianco di Montolivo e Bertolacci.

Il Milan comincia persino bene. Va al tiro con Montolivo e sbaglia di misura un paio di ripartenze. Il Napoli è molto ordinato. Allan agisce da frangiflutti, sia su Montolivo che su Bonaventura. Jorginho agisce nella zona di campo di Bertolacci (un fantasma) mentre Hamsik e Kucka danno vita a un duello tutto slovacco che non risparmia colpi proibiti (da parte del rossonero). 

Alla prima occasione buona, da grande squadra, il Napoli punisce i rossoneri. È il 13’. Zapata sbaglia un appoggio in uscita e regala la palla ad Hamsik. Per gli uomini di Sarri è quasi uno schema al buio. Marek serve in avanti Insigne, Higuain si accentra portando con sé la difesa mentre Allan si inserisce, come contro la Lazio. Lorenzo lo serve alla perfezione, il brasiliano entra in area e buca Diego Lopez sul primo palo. Il Napoli sta vincendo a San Siro. A riguardarla, si può dire che di fatto la partita finisce qui.

Il Napoli chiude benissimo ogni varco, mostra una fase difensiva praticamente perfetta. Un lavoro cui partecipano tutti. Emblematico Higuain che alla fine del primo tempo va a chiudere su Montolivo al limite dell’area e fa partire un contropiede pericoloso che Callejon spreca con un appoggio sbagliato.

Allan corre per tre, Koulibaly è onnipresente. Reina non è costretto a compiere nemmeno una parata. La prima e unica la compie nel secondo tempo (al 60’) su colpo di testa di Ely. E dire che il Milan, nel primo tempo, gioca probabilmente la miglior partita della loro stagione. Ma il Napoli è impossibile da superare. Nel finale del primo tempo Higuain prova a replicare il gol di Bettega di tacco proprio in questo stadio e proprio in quella porta.

È nella ripresa che il Napoli schianta gli avversari. E lo fa sempre da sinistra, lungo l’asse Higuain-Insigne, come contro la Juventus. Stavolta è un triangolo più classico: Insigne-Higuain-Insigne, palla in profondità in area e Lorenzo di destro la calcia sul secondo palo. Due a zero al 48esimo.

È uno strapotere del Napoli. Cui viene persino negato un fallo di Zapata su Higuain lanciato in porta. Sarebbe stato cartellino rosso. Ma non c’è più partita. Il Napoli domina, a volte in maniera irridente. I rossoneri faticano a tornare in possesso della palla. Mihajlovic prova la carta della disperazione: Cerci al posto di Bertolacci. Ma è tutto inutile. 

È il Napoli a sprecare con Callejon. E al 68’ chiude la partita. Punizione da fuori area, ovviamente sulla sinistra. Sono circa 22 metri. Sulla palla va Insigne e traiettoria che supera la barriera e piega le mani di un non perfetto Diego Lopez. Tre a zero. Lorenzo esce tra gli applausi e lascia il posto a Mertens. Due minuti dopo, Ely – nel disperato tentativo di anticipare Higuain nell’area piccola, devia in porta il cross basso di Ghoulam. E sono quattro.

È finita. Il Napoli ha sbancato San Siro. De Laurentiis in tribuna si lecca i baffi. Sarri sorride come un bambino. Ha dato un’anima a questa squadra che oggi davvero si diverte e diverte. E fa sognare. Ora ci sarà la sosta. Si riprenderà con la sfida alla capolista: Napoli-Fiorentina. 
Massimiliano Gallo

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