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Sconcerti: «È Sarri che deve accontentare Napoli, non il contrario. Già lui è una scommessa, vanno presi giocatori di qualità e rendimento»

Sconcerti: «È Sarri che deve accontentare Napoli, non il contrario. Già lui è una scommessa, vanno presi giocatori di qualità e rendimento»

Come spesso accade, occorre Mario Sconcerti per portare un po’ di ragionevolezza nel dibattito calcistico italiano. Oggi l’editorialista del Corriere della Sera firma un colonnino dal titolo inequivocabile: “Baselli a otto milioni spiega perché si compri all’estero”.

Parte da Bacca “un acquisto forte, finalmente capace di aggiungere qualcosa al vecchio Milan” e mostra un pizzico di scetticismo per Bertolacci. Fino a soffermarsi su Baselli. “Mi sembra il classico caso in cui è molto bravo il manager. Tutti sembrano voler acquistare Baselli, che però ha già compiuto 23 anni nel marzo scorso e non è mai riuscito a essere titolare nell’Atalanta, né con Colantuono né con Reja”. Sconcerti ci riporta alla realtà. “Ogni volta che ha sostituito Cigarini, si è tornati a Cigarini. Baselli ha ottima tecnica, è una mezzala pura, non un centrale, è certamente un buon giocatore, ma ha anche alcune fragilità di fondo. Nonostante sia un po’ attempato come promessa, il suo costo è di circa 8 milioni”.

Sottolinea come i giocatori italiani vengono fatti pagare quasi come rarità. “Nell’Europeo Under 21 il Portogallo ha battuto 5-0 la Germania, quella che un anno fa si diceva avesse dimostrato a tutti come si rinnovano i movimenti interni. Il problema italiano è proprio questo, siamo nel mezzo. Non alleviamo abbastanza e non compriamo più i migliori da fuori. Non siamo una cosa né l’altra. Per questo Baselli poi costa 8 milioni, è una diversità del poco”.

Probabilmente colpito anche lui dai nomi accostati al Napoli e dalle relative cifre d’acquisto, Sconcerti dedica le ultime righe al Napoli di Sarri. “Sarri è un ottimo investimento per il Napoli, ma deve essere soprattutto Sarri ad accontentare il Napoli, non viceversa. Vanno presi giocatori di qualità e rendimento sicuro in una grande piazza emotiva. La scommessa è già Sarri. Aggiungerne altre significa andare oltre i limiti del rischio”. Parole che andrebbe scolpite nel cielo come gli insulti di Fantozzi al megadirettore galattico. E che certificano ancora una volta al rafaelita anonimo che il confronto con quel che viene scritto e pensato lontano da Napoli è fondamentale. È ossigeno.  

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