ilNapolista

È un Napoli liquido: la maglia non si vede, Giuntoli non si sa se ha firmato, Sarri non parla, il sito non è aggiornato

È un Napoli liquido: la maglia non si vede, Giuntoli non si sa se ha firmato, Sarri non parla, il sito non è aggiornato

Adesso siamo pronti. Possiamo candidarci alle elezioni. Immaginate che bellezza. Il Pcn. Il partito del calcio a Napoli. Yes, we can. Podemos. Siamo strutturati in modo perfetto per calarci nella realtà politica, per scendere in campo e prendere il potere. In linea con le teorie assai in voga da qualche anno, siamo diventati abbastanza liquidi da poter competere. Siccome ci piace fare le cose per bene, siamo andati oltre la stessa società liquida. Siamo una società aeriforme. Esistiamo, ma nell’aria. Il Napoli è un’essenza, un profumo. Si avverte ma non si tocca. Si sa che avremo una maglia nuova, ma nessuno l’ha vista ancora, contrariamente a quelle di Juve e Roma. Se ne potrebbero magari vendere in ritiro, dove arrivano tifosi turisti disposti a vendere, ma la maglia del Napoli è gassosa. Del resto è gassoso pure il direttore sportivo, l’uomo che sta costruendo la squadra. Sappiamo che esiste, che si chiama Giuntoli, ne abbiamo sentito parlare, ogni tanto sui giornali ne vediamo una foto. Ma ha firmato? Non si sa. Chi dice sì, chi dice no. Il sito del Napoli ci aiuta nella sua laconicità e nella sua aderenza al principio della società liquida, quasi alla Bauman. La casella del direttore sportivo è vuota. L’hanno lasciata in bianco. D’altra parte anche l’allenatore Sarri, come uno molto più su di lui di cui si apprendeva al catechismo, c’è ma non si vede. È in ogni luogo. Tranne che sul sito del Napoli. È vuota anche la casella dell’allenatore. Sarà per una specie di pudore, forse timidezza oppure è solo in ferie il webmaster visto che come vice allenatore figura sempre Fabio Pecchia.

Ma con Sarri non è solo una questione di forma. Si aggiunge un dettaglio che dettaglio non è. Sarri non ha mai parlato. La sua voce da napoletano non si è ancora sentita. Non si sa quale sia la sua idea di Napoli. Lo stesso Napoli addirittura non lo ha presentato, decisione abbastanza originale. Lo farà? Non lo farà? E chi lo sa. Siamo liquidi. 

È liquido il patrimonio immobiliare del club. Non abbiamo una sede di proprietà. Neppure una stanza. Non abbiamo un campo d’allenamento, nemmeno un campetto, siamo in affitto, e ora scopriamo di non avere nemmeno più l’erba allo stadio. Liquidissimi, al punto che non ci sono neppure i tifosi. Anche volendo rinnovare il proprio posto al San Paolo, non è possibile. Non c’è campagna abbonamenti, non si conoscono i prezzi, ma sul sito ci sono quelli di pupazzetti e tazzine colorate. È liquido il nostro centravanti, in Cile per la Coppa America con la sua nazionale: non parla del Napoli dalla sera del rigore sbagliato. Ha parlato di Napoli più Cavani che Higuain. Siamo così liquidi che il nostro giocatore più acclamato in questi giorni non sappiamo chi sia. Edu Vargas. È del Napoli da tre anni e non sappiamo se è un fuoriclasse, un potenziale campione, un giocatore normalissimo o un brocco. Poi ci lamentiamo del Torino. Vogliamo portargli via Darmian piazzandogli un poco di giocatori che ci avanzano, mentre quelli vogliono soldi in contanti. Cash. Liquidi.
Mario Caruso

ilnapolista © riproduzione riservata