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Rafael senza voto, Albiol e Callejon in ripresa. Se giochiamo a porte chiuse, vinciamo lo scudetto

Rafael senza voto, Albiol e Callejon in ripresa. Se giochiamo a porte chiuse, vinciamo lo scudetto

Le pagelle di Napoli-Sparta Praga, a cura di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

RAFAEL s.v. –  Sul gol era coperto e la palla comunque ha infilato l’angolino basso dopo avere scheggiato il palo. Nessun intervento di rilievo. Dovrebbe migliorare i lanci ed essere più rapido nell’innescare il contropiede con palloni lunghi e precisi.

L’ombra di Reina aleggia ancora su di lui (e non se la leverà mai di dosso) – s.v.

HENRIQUE 6 – Si è trovato a fronteggiare spesso Nhamoinesu, il terzino sinistro dello Sparta, che veniva spesso avanti. Ma lo ha messo in croce ribaltando il fronte. Il difensore dello Zimbawe non era altrettanto efficace nella fase passiva. Attento anche nella marcatura di Krejci, il gioiellino dello Sparta (22 anni). Il brasiliano si è spinto spesso avanti dominando sulla sua fascia, ma non si sono viste le combinazioni con Callejon. Sugli esterni il Napoli ha smarrito i vecchi automatismi.

Titolare a vita. Trombiamo Maggio – 7

ALBIOL 6 – In miglioramento, più attento e voglioso. Un bel salvataggio in area e un’azione perentoria al 39’ quando infilava in verticale la metà campo fra tre avversari.

Sì, ma 6 è troppo – 5,5

KOULIBALY 6 – Ha difeso con la solita sicurezza, spesso da ultimo uomo nella metà campo azzurra. Si è spinto anche avanti. Bicik lo anticipava sul cross di Callejon, poi di testa concludeva a lato sull’uscita maldestra del portiere ceko. Poteva far gol.

L’unico difensore degno di questo nome. Ed è un nuovo acquisto – 6

BRITOS 5,5 – Nel gioco alto ha vinto sempre. Ha atteso al varco il terzino Kaderabec che spingeva molto e in qualche modo ne ha ridotto la pericolosità pur concedendogli qualche cross. Ha tentato il tiro dalla distanza (5’) concludendo fuori.

Ha fatto la sua sporca partita! – 5,5

GARGANO 6 – Lavoro attento e paziente a centrocampo. Non le solite corse affannate a fare pressing, ma eccellente tenuta della posizione. Più di Inler si è trovato a costruire gioco, ma non è nelle sue corde. E’ andato al tiro da fuori area due volte impegnando severamente Bicik (58’ e 92’).

E niente, i tifosi lo aspettano con il bicchiere pieno di pipì alla Gomorra. Glielo dicono a ogni partita: “Biv, aggia verè si m’ pozz fidà ‘e te”. Quando segnerà potremo dire che si sarà preso finalmente il perdono (Garganita tutta la vita!) – 6,5

INLER 5,5 – Quantità più che qualità. Non è mai rapido. Nelle conclusioni, perde il tempo e si fa chiudere al limite dell’area dello Sparta. Infila a lato un tiro a giro con Bicik immobile.

Partita nettamente al di sopra della sua media, Mimmo. Almeno mezzo punto in più! – 6

CALLEJON 5,5 – In discreta ripresa, ma non è ancora il folletto e il goleador dell’anno scorso. Sulla battuta violenta in area, Nhamoinesu gli para il tiro ed è rigore. Non è fortunato alla mezz’ora quando, calciando in corsa, centra la traversa (32’). Trova poi Bicik pronto alla respinta (77’). Esce nel finale.

Continua ad irritarmi. Insomma, il Napoli ha detto no all’offerta dell’Atletico? Fattene una ragione e ricorda che sei un professionista, cazzo. Comunque, ti stai svegliando, lo so – 6

DAVID LOPEZ s.v. – Avvicenda Callejon (83’), gioca qualche pallone, il Napoli in comodo vantaggio sta controllando il match e non deve fare nulla di eccezionale.

Ha giocato solo 8 minuti. Il primo che scriverà (perché lo scriveranno, lo so) che è un cuoppo, mangiamocelo. D’altra parte, ieri anche De Guzman ha giocato malissimo, vero? (Accirit’v) – s.v.

HAMSIK 6 – Traversa al 22’, una serie di buone giocate soprattutto nel primo tempo, poi perde forza e sbaglia più di un appoggio. Non è svelto in area e viene murato al momento del tiro poco fuori l’area piccola. Due lanci al bacio, su uno dei quali mette Michu davanti al portiere.

A sprazzi, come sempre. La paura forse non lo abbandonerà mai. Come gettare alle ortiche un talento in assenza totale di carattere – 6

ZUNIGA s.v. – Entra per Hamsik all’81’, il Napoli ha due lunghezze di vantaggio e lui si diverte a danzare, ballerino che confonde i passi prima a se stesso e poi agli avversari.

“Io ballo da solo” – s.v.

MERTENS 7 – Doppietta prodigiosa, di rapina il primo gol, di gran classe il secondo quando mette fuori causa Kaderabec e Matejovski con finta e controfinta in successione rapida. Sono 7 i suoi gol in Europa League considerando quelli segnati quand’era al Psv Eindhoven. Cerca sempre lo spunto individuale, alla fine l’ha vinta lui.

Non ci sono parole per questa meraviglia qui – 11

HIGUAIN 6,5 – Stavolta sul rigore è perfetto (per il pareggio). Punta sempre il palo alla destra del portiere, angola di più il tiro rispetto al penalty parato da Bardi e si riscatta dopo la delusione contro il Chievo. Prodigioso lo spunto con cui da ala destra si libera di Brabec, punta l’area e serve un pallone davanti alla porta che Mertens tocca in gol. Un rigore e l’assist del raddoppio azzurro. Era dato per ferito al piede sinistro e nell’orgoglio, è tornato a colpire. Già due gol in stagione dopo la rete al Bilbao.

Un fuoriclasse (che assist, maronna!). Se solo dimenticasse la Champions sarebbe di nuovo felice – 7

MICHU 5 – Entra per Higuain al 69’. Ha due buone occasioni in area, ma continua ad essere poco rapido. Sul lancio al bacio di Hamsik, si porta avanti la palla di testa al limite dell’area ceka, ma poi Brabec gli soffia il pallone in corsa con un tocco di mestiere.

Si muove bene, ma perché quando arriva sotto porta non segna? Sembra impaurito. Oddio, visto il tenore delle discussioni sulla squadra degli ultimi tempi, lo posso pure capire. Si caca sotto di sbagliare e che quelli della curva gli mandino un doberman addosso per fargli vivere un anno maledetto.

BENITEZ 6 – Schiera Higuain, che era dato in forse, e l’argentino lo ripaga con un rigore perfetto e l’assist del secondo gol. Ritocca la difesa sugli esterni (Henrique e Britos) senza correre grossi rischi e, al centro, c’è un Albiol più “vivo”. Koulibaly non tradisce, grande sicurezza e gioco semplice, anche due spunti in attacco. Jorginho ai box, ripresenta Gargano che gioca con più ordine e va anche al tiro pericolosamente due volte. Forse “trattiene” i due mediani per evitare il contropiede avversario. Così né Gargano né Inler brillano, ma fanno un lavoro attento e continuo. Non ha ancora Callejon in forma, Mertens invece pur eccedendo nella soluzioni individuali gli regala la vittoria. Fa tre sostituzioni (Higuain, Hamsik, Callejon) in vista della partita di domenica a Udine. Debutta David Lopez per una diecina di minuti senza farsi notare. Michu è ancora lento in area. Zuniga si diverte da solo. Vittoria tonificante. Una replica in campionato non sarebbe male in attesa che la squadra torni brillante. Per ora il Napoli sembra ancora “a letto”. Poco mordente, poca incisività. Ma ha saputo rimontare.

L’ho scritto settimane fa e lo ripeto adesso: se giochiamo a porte chiuse vinciamo lo scudetto. Quanto a ieri, onore massimo a chi è andato allo stadio: potreste tornarci sempre, buttare fuori quelli che vengono solo a gufare e non cambiare nemmeno posto, per favore? Siete stati splendidi e splendido è stato il coro per Higuain (ho sentito bene?). Non so da quale curva sia partito ma vi ho amati alla follia. Si sentiva solo voi, voi che non andate allo stadio solo quando il Napoli vince, voi che sostenete la squadra, voi che non fate ricatti, che siete sempre là. Capitolo striscioni. Un amico mi ha spiegato che quello dedicato a Edo potesse essere riferito a un vecchio film di Verdone degli anni ’90, prodotto dalla Filmauro, e allora mi sono chiesta se Edo l’avrebbe capito. Poi mi hanno detto che invece forse si riferiva a una battuta di Made in Sud. E allora, ugualmente, mi sono chiesta se Edo l’avrebbe capito. Comunque guagliò, a noi già ci abbruciano le cervella, se fate striscioni più facili tipo “ADL merda”, “ADL vattene”, “Pappone coglione” siamo più contenti. Almeno non ci dobbiamo applicare a capire le vostre ragioni, che già c’abbiamo gli articoli del professor Trombetti da mettere in fila da una settimana all’altra. Ma poi io lo dico per voi: potreste passare più tempo in mezzo alla strada a respirare che dentro a uno scantinato appresso alle rime da trovare. E comunque: vuless’m fa a chi si fuma più canne, tra voi e Edo?

Un’ultima annotazione sulla telecronaca. A Mediaset, a ogni azione nostra e a ogni gol (nostro) ci hanno fatto un pistolotto sui dissapori tra presidente e allenatore, sulla contestazione dello stadio (che intanto tifava alla grandissima), mentre ci dipingevano ogni azione dello Sparta come se fosse il Barcellona. A Canale 21 sembrava che il Napoli avesse perso. Auriemma, poi, ogni cinque minuti manda De Laurentiis da qualche parte: una volta deve stare in America, una volta a Roma, una volta a casa sua ma non allo stadio, salvo essere smentito come il peggior Carmine Tascone della storia. Che vogliamo fare? Per carità, noi ci divertiamo pure, ma voi vi state prendendo una malattia. Però continuate, vi prego, è divertentissimo annotare tutto. A buon rendere (alla fine del campionato).

Ah, la squadra ha reagito, e questa è l’unica cosa che conta, oggi. Oltre al fatto che gli abbiamo dato 3 palle. Poi, se c’è qualcuno tra voi che vuole ancora strizzarsi i maroni nonostante la vittoria, fatelo pure 😉 Forza Napoli. SEMPRE.
MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

 

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