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Al primo minuto Piccinini ci ricorda che con lo zero a zero il Napoli è fuori

Al primo minuto Piccinini ci ricorda che con lo zero a zero il Napoli è fuori

Il mio A.Bilbao – Napoli

– Già le premesse non sono confortanti: il presunto ambiente infuocato del San Mames, un gol da realizzare a tutti i costi e Serena e Piccinini alla telecronaca. Non va.

– Che poi, l’inferno del San Mames, paragonato alla nostra difesa, è un convento di frati cappuccini per incontri spirituali.

– Se lì dietro Kulì è l’unico a salvarsi, allora significa che si sta girando un film horror.

– Profondo Rosso. Sprofondo biancorosso. Dario Argento starebbe pensando al sequel. Solo che l’assassina non avrà la possibilità di usare scimitarre o di murare le proprie vittime. I difensori si suicideranno prima che alla pazza venga la furia omicida.

– La voglia di scrivere è nulla. Come la prestazione di Maggio o di Calle. Mentre Piccinini, dopo un minuto di gioco, ci ricorda che lo 0-0 ci spedirebbe a casa.

– Rafa si è ravveduto e ha piazzato a sinistra Ghoulam al posto di Brivitos. Era ora.

Col passare dei minuti però, ci rendiamo conto che la differenza non si nota.

– Gli spagnoli, con nomi sardi irripetibili, fanno subito sentire la loro pressione.

– Il primo tiro verso la porta è però di Calle: distrutto il ragno del Guggenheim.

Aldo Serena, memore dei suoi trascorsi altamente tecnici, ci spiega la corretta posizione del corpo in questi casi.

– Invece Piccinini ci ricorda quanto siano temibili i baschi sui calci da fermo: Ghoulam da un corner perde l’uomo che per poco non ci punisce. Non va.

– Rafa si è ravveduto e ha piazzato Mertens a sinistra al posto di Insigne. Era ora.

Col passare dei minuti però, ci rendiamo conto che il problema dell’andata non è stato Lorenzo.

– Giochiamo di rimessa, senza pungere.

– Intanto Piccinini ha iniziato col “mucchio selvaggio”, ricordandoci, nel caso non lo sapessimo, che lo 0-0 non ci qualificherebbe e che dai calci d’angolo i baschi sanno far male.

– Rafael compie un prodigio su tiro ravvicinato dell’attaccante. 

Sarà il suo miglior intervento. A gioco fermo.

– Tiro da lontano di un centrocampista spagnolo. Alto.

Piccinini: brivido!

Anche lui lo invoca? È in panchina. 

– Rafa si è ravveduto e ha piazzato di nuovo Gargano in mezzo al campo. Non osiamo pensare alle condizioni di Inler…

– Higuain prova un numero e calcia di poco a lato. Maggio, dopo una buona combinazione, ci propone il miglior pezzo del suo repertorio: lo stop sbagliato in area di rigore. Non va.

– Rafael compie due cavolate. Sulla seconda, l’attaccante biancorosso la spara alta da due metri. Ho ricordato Serena o Julio Salinas.

– Intanto Piccinini ci ricorda che con lo 0-0 passerebbe il Bilbao e che alla Catedral è in corso l’ennesimo mucchio selvaggio. Blasfemo.

– Dario Argento avrebbe chiesto consulenza a Tinto Brass e a Piccinini.

– Il primo tempo si chiude con Higuain che sfancula l’arbitro e si becca l’ammonizione e un centrocampo che non gira. 

– Al danno la beffa. In piena nevrosi da moria di centrocampisti, con Gargano e Jotto ridotti a compiti di contenimento, con Mascherano a godersi il rinnovo a Barcellona, con Fellaini a godersi l’infortunio a Manchester, con Gonalons a godersi le meritate scoppole a Lione, con Inler a godersi una comoda panchina e con Piccinini che ci ricorda che lo 0-0 non basta, ecco che Canale 5 ci propone Montolivo che mangia la Simmenthal. Ho avuto un conato.

– Il secondo tempo si riapre con un evento straordinario: Hamsik approfitta di un rinvio corto dello Brivitos basco e di giustezza la piazza sul palo più lontano. 0-1 e fanculo a Piccinini.

– Ho pensato di rasserenarmi dopo questo gol inaspettato, invece una ciclone di ansia mi ha investito.

– Ghoulam si fa male, entra Brivitos e Piccinini ci ricorda che con l’1-1 si andrebbe ai supplementari.

– Al 58′, dopo un paio di mucchi selvaggi, entra Gomez (unico nome che riesco a pronunciare) Piccinini ci ricorda che costui l’anno scorso ha siglato 8 reti, di cui 6 entrando dalla panchina.

– Il Bilbao reagisce ma impensierisce Rafael solo con un tiro da lontano. Non va.

– Poco dopo, Maggio, per evitare problemi, mette la palla in calcio d’angolo.

Serena, memore delle sui fantastici trascorsi difensivi: Maggio è un maestro in queste situazioni in area di rigore.

Piccinini: i baschi sono sempre pericolosi dai corner.

– Maggio marca Brivitos invece dell’attaccante, il quale, solo, a un metro da Rafael realizza. Anche Julio Salinas o Serena l’avrebbero segnato.

– Dario Argento ha continuato a prendere appunti. 

– La sofferenza sul divano di casa Minao aumenta e finalmente il pronostico di Piccinini si è concretizzato. 1-1. Si andrebbe ai supplementari.

– Poco assistito, Gonzalone predica nel Sahara e dopo un’azione personale spara tra le braccia del portiere. Non va.

– Il gol ringalluzzisce i baschi e confonde i nostri.

– Gargano, si convince che l’arbitro abbia fischiato una punizione contro e ferma il gioco prendendo la palla con le mani. Situazione che definirei la fotografia della partita.

Se l’arbitro fosse stato fiscale e lo avesse ammonito, Dario Argento si sarebbe dato al genere comico.

– al 69’una palla che avrebbe dovuto raggiungere il confine francese viene lisciata da Albiol, mentre Rafael, in perfetto stile De Sanctis esce dai pali senza un motivo. Risultato: gol comodo comodo della punta spagnola e 2-1. Horror puro.

– al 69′ Dario Argento ha pensato che il casting fosse completo.

– Poco dopo, al 75′, a chiudere una serata raccapricciante, si materializza l’ennesimo pronostico di Piccinini Otelma. Su cappellata dell’intera retroguardia e in particolare di Benino Maggio, Gomez, quello dei 6 gol realizzati da subentrante, sigla il definitivo 3-1. 

– Al 75′, Dario Argento si è dato al comico.

– A me è sembrata una di quelle partite che sovente stra perdiamo a Bergamo a metà stagione. Uniche differenze: è una partita di Champions, siamo a inizio stagione.

– Sì, non riesco a parlare di giornata storta. Una “prima” così è demoralizzante.

Anche se nel calcio mai nulla può considerarsi definitivo.

– Le premesse sono però pessime. Gli orrori individuali sono solo la punta dell’iceberg, così come le lacune dovute ad un mercato assente, al negativo stato di forma degli uomini migliori, alle scelte tattiche, al risultato in sé e alla mancata qualificazione. Ciò che più mi atterrisce è che in fondo, nei 180 minuti, il Napoli non mi ha mai dato la sensazione di “squadra”. Sembriamo un cantiere aperto. Quando in realtà pensavamo di essere alla costruzione dei piani alti. Non va.

– Fermo restando che puoi bluffare quanto vuoi, un asso con una doppia coppia di 2 e 5 non serve a nulla e il piatto di 35 milioni te lo sogni.

– La speranza è che si riparta da questo film horror/comico con tutt’altro genere.

– Note positive: domenica inizia il campionato per voltare pagina; tra pochissimo finirà uno dei mercati più estenuanti e stressanti degli ultimi anni.

– Intanto il Ludogorets e il Bate Borisov sono approdati ai gironi…

– E Venerdì ci sarà il sorteggio dei gironi di Europa League. Scommetto che dall’urna usciranno il Real, il Barca e il Bayern.

Per sicurezza però chiederò un pronostico a Piccinini…

Forza Napoli Sempre

La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani

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