
Oliviero Toscani: «Lontano da Napoli i napoletani danno il meglio di sé»
Intervista al Corrmezz: «fuori dal proprio territorio sono più bravi. Al Sud trovano sempre una scusa per non far bene, l'eccezione è la Puglia»

Intervista al Corrmezz: «fuori dal proprio territorio sono più bravi. Al Sud trovano sempre una scusa per non far bene, l'eccezione è la Puglia»

Al Corsera: «Sono nato e cresciuto a Bagnoli. Amianto dappertutto. Stavamo in un comprensorio di palazzine, quattro famiglie: i superstiti oggi sono pochi»

Il figlio di Andrea Bocelli a La Stampa sui commenti per il duetto Mahmood-Blanco: «Papà ha duettato con uomini e donne, non l'ho mai vissuto con stranezza»

Il cantante a Libero: «Non credo saranno in grado di durare 50 anni, come noi Pooh, e fare gli stessi numeri».

Al CorSera: «Non beveva perché aveva l'ulcera e perché il padre era alcolizzato. La madre sembrava sua figlia, la vedeva in ogni donna»

Al Fatto quotidiano: «Si sentiva esiliato dalla politica, a Trastevere c'era la pizza Funari. I suoi anni da croupier, gli ruppero quattro dita»

Intervista a La Stampa per un documentario sulla sua vita: «sono stata la prima vittima delle fake news e dei complottisti. Tutte le palle che si raccontano da Barbara d’Urso»

Al Messaggero il vincitore di LOL 2. «Non ho mai fatto un solo spettacolo dal vivo nella mia carriera. LOL era un terreno sconosciuto. Un salto nel buio»

A Libero: «Non si fidava degli interpreti. Una volta mi punì uccidendo e facendomi mangiare la scrofa con cui giocavo»

Al Corriere: «Anche se erano schiappe. Ma io sono stato capocannoniere per 12 anni. Da piccolo volevo fare il calciatore»

Sul Messaggero gli stralci della biografia del cantante: «Sono svenuto per la claustrofobia, per la brutalità del gesto».

Sulla Stampa. «Il concerto deve essere bello per sé stesso e non per qualcosa. C’è la guerra e allora facciamo un concerto. Ma chi l’ha detto?»

Al Corriere: «Ho vissuto tutto al contrario. La voce della De Filippi sembra progettata dal Kgb: è irriproducibile. I miei miti erano Marchesini e Proietti»

Al Messaggero: «Mourinho individua le persone al primo contatto: fu il primo a capire che Balotelli non era affidabile. Da fotografo mi piace moltissimo Ancelotti».

A Repubblica: «Prima di candidarsi la prima volta, Berlusconi mi chiese se io al posto suo lo avrei fatto. Dissi di no. Il giorno dopo annunciò l'ingresso in politica»

Al Fatto quotidiano: «Devo stare a Napoli. Tra questi odori, colori, persone. Sorrentino scrisse un soggetto per me, rifiutai. Queste sono persone che dopo vent'anni ancora se lo ricordano»

Al Corriere: «Ho frequentato Maradona. Gli feci conoscere la Napoli che conoscevo io, anche i quartieri difficili. A volte penso che senza il teatro avrei preso brutte strade»

Raccontato da Cazzullo sul Corsera: «a Morandi voleva bene, fin da quando avevano ascoltato insieme la radiocronaca dello spareggio per lo scudetto 1964 tra Bologna e Inter»

A La Stampa: «I social sono tremendi, tutti pontificano. Ormai c'è solo la cultura televisiva. I bambini escono dalle elementari che non sanno leggere e scrivere».

A Repubblica: «E' stato il mio errore, che mi ha buttato in depressione. Quella parte di pubblico ha iniziato ad amarmi quando c'è stata la mia rivalutazione»