
Non piangiamoci il morto prima di aver giocato i nostri ritorni
di - Il Napoli, Sarri, tutti ascoltino Down in Mississippi nella versione di Mavis Staples. Pensiamo a noi, non agli arbitri né agli addizionali.

di - Il Napoli, Sarri, tutti ascoltino Down in Mississippi nella versione di Mavis Staples. Pensiamo a noi, non agli arbitri né agli addizionali.

Cinque mesi dopo la querelle post Genoa-Napoli, la società ha dato ragione all'allenatore. Potrebbe essere un segnale del riavvicinamento tra De Laurentiis e Sarri

di - Bene la fine del silenzio stampa e sfruttare le polemiche per ricompattare il gruppo. Ma cadere nello stesso errore di un anno fa, vorrebbe dire non essere cresciuti.

di - Bravo il Comune per i lavori ma è impossibile non percepire un velo di tristezza per l'approccio di Napoli all'evento (e per la pista di atletica leggera).

di - Una guida a due voci, schierate e contrapposte, per presentare Juventus-Napoli. Si parla della partita, ma anche del progetto, del gioco, di cibo giapponese.

di - Mi auguro che tra lui e De Laurentiis ci sia solo una crisi di “crescenza”. Sarri è un ottimo allenatore che a Napoli è cresciuto. Separarsi sarebbe un errore per entrambi.

Il Napoli ha perso con Atalanta e Real: da qui a buttare tutto all'aria, ci passano almeno le tre partite che verranno. Per il momento siamo solo caduti male.

Analisi numerica del tormentone post-Atalanta: Sarri ruota poco i calciatori titolari? Nella stessa identica misura in cui lo fanno Spalletti e Pioli.

di - Remuntada o remutanda? Mi interessa il pathos, il bilancio lo lascio a chi lo sa curare. E, da rafaelita, invoco echilibrio: con De Laurentiis e con Sarri.

Un'importante differenza di rendimento, che segna pure le distanze da Juventus e Roma. Tutti i calciatori del reparto sembrano in difficoltà.

di - Sconfitta dura anche perché inattesa. Tante le spiegazioni addotte da stampa e tifosi, nessuna mi ha convinto. Martedì si ricomincia e il Napoli può battere la Juventus

L'anno scorso, 54 punti su 57 nello scorso campionato (3 pareggi e 16 vittorie). Il problema di questa stagione è tattico, ma anche mentale.

di - Gasperini prepara benissimo la partita, il Napoli costruisce gioco ma fatica a creare occasioni pulite. Il vero problema di questa squadra è la concentrazione della terza linea.

Le "colpe" sono di tutti, e vanno di pari passo con i meriti degli avversari. Senza scomodare allarmi interni, tutti smontati dall'evidenza dei fatti.

Le parole di Lavezzi sono state un perfetto esempio di populismo e demagogia, nel momento più giusto per dar contro De Laurentiis. Ma noi non abbiamo bisogno di lui.

di - La Champions e le "classi sociali" del calcio europeo ci dicono che il progetto del Napoli è al passo con la borghesia del pallone. L'obiettivo? Provare a vincere, come sempre.

Stabiliscono le regole, le impongono a un senatore come Bonucci, e vincono con due gol della panchina. Allegri si è messo in gioco e ha vinto.

di - E se fossimo stati ingiusti con Don Aurelio? Il suo discorso madrileno può aver dato la giusta carica ai calciatori che sarebbero potuti anche cadere in depressione dopo il Bernabeu

di - Analisi post di un match splendido, giocato alla grande dai francesi ma vinto dai più forti. C'è qualche analogia con Madrid, tranne che nei nostri giudizi.

di - Quattro ipotesi per provare a capire il perché dello sfogo presidenziale nei confronti di Sarri: dalla vendetta all'eccesso di amore per il Napoli.