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La difesa è il vero problema del Napoli: subiti 8 gol in più rispetto all’anno scorso

Un’importante differenza di rendimento, che segna pure le distanze da Juventus e Roma. Tutti i calciatori del reparto sembrano in difficoltà.

La difesa è il vero problema del Napoli: subiti 8 gol in più rispetto all’anno scorso
Il gol di Caldara

Il calo dei (e nei) numeri

La 26esima giornata è nera per il Napoli di Sarri. Nello scorso campionato, l’1-1 interno col Milan significò aggancio fallito alla Juventus una settimana dopo Torino. Un anno dopo, la stessa partita segna una clamorosa sconfitta interna e dà il via – nel peggior modo possibile – al ciclo di fuoco che deciderà una stagione.

Non c’è grande differenza a livello di punti (solo tre in meno), non c’è differenza a livello narrativo, come scritto sopra. C’è una grande differenza numerica, però: i gol subiti. Che sono un problema, che sono il problema. L’abbiamo scritto molte volte, anche e addirittura dopo Bologna. Dopo un 1-7, un Napolista previdente raccontò dei blackout che costano i punti al Napoli. Siamo stati buoni, facili e nefasti profeti. Perché la situazione, da allora, non è migliorata: il Napoli ha subito tre gol in tre partite, più altri tre a Madrid, ed è arrivato a 29 reti incassate in campionato. La differenza con l’anno scorso: quello di Bonaventura era il 21esimo pallone raccolto da Reina nella sua rete. Siamo a -8.

Il calo dei calciatori

Abbiamo spiegato molte volte, almeno abbiamo provato a farlo, i motivi di questa underperformance difensiva. Il dispositivo del Napoli funziona, la squadra di Sarri concede pochi tiri a partita ma le occasioni che lascia sono facilmente trasformabili in gol. È questo il problema. Quindi, è anche se non soprattutto un problema riferito ai calciatori, a un rendimento altalenante all’interno di una stessa partita e quindi in una stagione.

Rispetto allo scorso campionato, i calciatori più in difficoltà nel percorso di conferma/crescita sembrano essere Hysaj e Koulibaly. Il terzino albanese, nel mirino (?) dei grandi club nell’ultima sessione estiva e fresco di rinnovo del contratto, è un calciatore estremamente lontano rispetto agli standard tenuti nello scorso campionato. Più o meno lo stesso discorso per Kalidou, anche se in maniera meno vistosa rispetto all’ex Empoli e in un periodo di tempo più breve e più recente. In poche parole: un Koulibaly poco attento e svagato negli ultimi match.

Accanto a loro, Albiol e Ghoulam. Il primo, ieri sera, è stato protagonista maldestro e sfortunato della prima rete di Caldara. Il secondo, quasi a voler chiudere il cerchio, fu complice all’andata di una rete molto simile, deviazione sfortunata e palla consegnata facile facile all’avversario. I nuovi acquisti, infine: Maksimovic è ancora in rodaggio, più tattico che fisico e tecnico, Tonelli è di nuovo out dopo le tre partite di inizio 2017 che avevano fatto gridare al rientro in forma. Insomma: un reparto in sofferenza.

La distanza dalla vetta

Sarà anche una frase fatta, ma è veritiera. In Italia vince chi subisce di meno. I 29 gol incassati dal Napoli, soprattutto i 16 in casa, fanno la differenza con Juventus e Roma. I bianconeri mettono a referto 17 reti subite in tutto, di cui appena 7 tra le mura amiche; i giallorossi sono a 22, al livello del Napoli 2015/2016. All’Olimpico, 8 realizzazioni degli avversari. Per un Napoli che in trasferta viaggia su livelli assoluti (24 punti, come la Juventus, e 13 gol subiti), il rendimento casalingo e casalingo difensivo è un peccato epocale. Quasi capitale.

L’obiettivo è migliorare questi numeri, tornando magari al rendimento di inizio stagione: 6 gol subiti nelle prime 7 giornate, per una media inferiore all’unità a partita che poi si è alzata da Bergamo in poi. Ecco, ancora l’Atalanta potrebbe rappresentare un turning point difensivo. All’andata fu negativo, avviando il “periodo nero” (Napoli-Roma, match successivo, rappresentò la prima sconfitta in casa e il primo match con 3 gol al passivo dell’era Sarri ); al ritorno, speriamo possa essere positivo. È l’augurio migliore che si possa fare a questo Napoli.

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