Nell’avanzata di Calafiori e nel tiro di Zaccagni ci sono Sordi e Gassman de “La Grande Guerra”
di - Alla fine la sfanghiamo all'italiana. Con sofferenza. Un tiro in porta nel secondo tempo, quello giusto. Heatmap ed expected goals nell'umido
Conte dovrà essere uomo di feroce rottura con le napoletanerie, altrimenti sarà travolto
di - L'agente di Kvara abbaia alla luna ma la linea dura non fa per il Napoli come insegnano i casi Osimhen e Zielinski. Conte porti discontinuità, a ogni costo
L’attesa per Conte è come quella per Maradona
di - Dopo un anno disastroso (non sfortunato) De Laurentiis ha capito che bisognava tornare a scegliere e ad affidarsi alle competenze
Conte sarà un fortunale per tutti: ambiente, società e giocatori. Porterà l’ossessione per la vittoria
di - L'auspicio è che riesca ad entrare con la propria mentalità e la propria cultura del lavoro in una squadra che ha sempre lavorato diversamente
Il Napoli di De Laurentiis ha sempre considerato un intralcio l’Europa League
di - Tranne rare occasioni, ogni volta riappariva il fantasma del doppio impegno. È mancato lo sguardo lungo che hanno avuto a Bergamo
Il Napoli non vede l’ora di tornare nella propria comfort zone di eterno underdog
di - Il club non vede l'ora di rientrare nei ranghi. La continua produzione di veleno e materiale tossico riservati a chiunque rompa con De Laurentiis
Sarri, più che un’idea, è un desiderio nella testa di De Laurentiis
di - Gli sherpa delle due parti si sono reciprocamente ascoltati. Adl non è più un uomo di libertà, è diventato un uomo d'amore
Attenti a definirla stagione sfortunata, in crisi è il modello imprenditoriale del Napoli
di - Il Napoli non si discosterà dalle politiche precedenti. "Il Napoli è mio", questo il concetto espresso che non cederà il passo ad altre visioni
Almeno Manna può portare nel Napoli un po’ di sano cinismo juventino
di - Altro che “new 3ra”, si è tornati a dieci anni fa, agli sconosciuti Sarri e Giuntoli. Ben venga Manna, sempre meglio del film sullo scudetto
I ventenni finiscono, il De Laurentiis con il futuro tra le mani non c’è più
di - Aurelio grazie, è stato un viaggio bellissimo. Gli anni e le battaglie logorano tutti. Cos'altro potrebbe succedere? Potrebbe piovere.
L’idea Calzona è nostalgica ma può funzionare
di - Le ottime cose fatte con Sarri e Spalletti gli danno credito; a patto però che rivendichi con forza dinanzi allo spogliatoio la propria autonomia.
Sul Napoli imperversa la narrazione da “Don’t look up”
di - Nessuno prende sul serio la realtà, è ripartito il tormentone centro sportivo. L'unico che vince nel Napoli è Giuffredi: tre rinnovi su tre
L’atavica carenza del Napoli: l’incapacità di farsi rispettare in campo dagli arbitri
di - Segnali di risveglio di De Laurentiis: ottima la posizione su Rocchi e gli arbitri, meno le idee sull'Arabia ma non si può avere tutto
Pensavo fosse programmato (lo scudetto del Napoli) e invece era il Leicester
di - Con la assurda gestione post-scudetto il Napoli sta sancendo la casualità della propria vittoria. E insegue la chimera Conte
Le scuse sono un modo per sentirsi meglio con se stessi, passando per umili col prossimo
di - Fin quando si continuerà a vivere di ricordi, rammarichi, accusando la qualunque, la presidenza De Laurentiis sarà parte del ricordo
De Laurentiis decadence: del magnifico ventennio cominciano a scorgersi le macerie
di - Il potere assoluto e un'accolita di signorsì sono un mix micidiale, fanno perdere il senso della realtà. È quel che è successo al signor Aurelio
Il mondo secondo De Laurentiis: il sindaco non gli regala lo stadio e lui lo bolla come juventino
di - I superpoteri dello scudetto stanno svanendo e si aggrappa al populismo becero. Siamo tornati all'“a testa alta”, segnale preoccupante
Lo scudetto è stato una gravidanza indesiderata
di - Il decisionismo di De Laurentiis è una favola. Essere allenati da Mazzarri non fa curriculum, oggi i calciatori sono aziende
Il calcio non è Instagram, non vince chi ha più like. Il calcio è come la vita
di - Al Napoli manca la capacità di vincere senza grazie e bellezza. Garcia vorrebbe gridarlo. È bello vincere soffrendo
Basta con la nostalgia spallettiana
di - Undici mesi di felicità. Non si rinnega nulla. L'importante, però, è che il ricordo non sia un'ancora per il futuro