L’intervista di Pepe Reina al Corriere dello Sport: «CI sta che una società non voglia rinnovare il contratto ad un portiere di 36 anni».

L’intervista al Corriere dello Sport
Torna a parlare Pepe Reina. Lo fa sulle pagine del Corriere dello Sport, con un’intervista che è di saluto ma anche “di spiegazione” per l’addio. Leggiamo le parole del portiere spagnolo: «A Napoli ho vissuto anni meravigliosi dal punto di vista sportivo e umano. Ho conosciuto gente incantevole e siamo stati capaci, come squadra, di andare vicino a un sogno. Lo avremmo voluto vivere assieme, perché s’è creato un sentimento, tra noi e il pubblico, che avrebbe meritato la più indimenticabile delle conclusioni».
Lo scudetto perso a Firenze: «Sarebbe più giusto dire che la Juventus lo ha vinto la sera prima a Milano. Sono stati più bravi di noi, non solo in campo. Rappresentano una società potente. Forse in Italia soltanto il Milan e l’Inter hanno questa forza. Il destino, in quel week-end, ha deciso per noi. Non c’è una ragione, né me la sono fatta. Ma sono orgoglioso».
Il rapporto con De Laurentiis
Reina spiega l’addio: «Posso capire un club che, con un portiere di 36 anni in scadenza di contratto, faccia la scelta di rinnovare. È una filosofia aziendale che va rispettata. Poi è anche vero che i miei rapporti con la proprietà non erano più idilliaci, ma diventa un aspetto secondario».
Benitez e Sarri: «Il primo è il mio mentore, senza di lui non avrei mai conosciuto Napoli. Il secondo ci ha messo la faccia per me, gli devo gratitudine
Le amicizie di Reina e l’indagine della Federcalcio: «Penso di essere trasparente e di poter esseredefinito assolutamente limpido. Ci sono vicende che non appartengono al mio vissuto. Ho letto e sentito troppe sciocchezze. Io mi sono spontaneamente presentato alla magistratura ordinaria proprio per ribadire la mia assoluta estraneità a tutto ciò che è stato raccontato e che con il calcio e la mia persona nulla hanno a che vedere. Il mio amico Manolo Iengo, l’avvocato che mi segue e mi tutela nel procedimento sportivo, avrà modo di dimostrare chi sia Pepe Reina, ammesso che non si sia capito»