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Il Napoli contro
il “muro” del Chievo

Mercoledì di campionato. Il Napoli fila a Verona per affrontare il Chievo. Viaggia bene il Napoli: 20 punti fuori casa (23 a Fuorigrotta), quattro successi esterni nelle ultime sette trasferte. Troverà un Chievo esaltato dalla vittoria di Brescia (3-0, doppietta del “vecchio” Pellissier, 32 anni, 92 gol con la maglia veronese, 9 quest’anno). La formazione veronese non vinceva dal 21 novembre. Ma anche il Napoli è caricato dal 4-0 alla Sampdoria. Il Chievo è a metà classifica, sette punti sopra la zona-retrocessione. Il Napoli difende il secondo posto dalla Lazio (a -3) che giocherà sul campo del Milan, dalla Roma che ospiterà il Brescia (giallorossi a -5 ma con la partita di Bologna da recuperare), dall’Inter impegnata a Bari (a -8 ma con una partita in meno). Serve un altro colpo d’ali. La trasferta di Verona apre un febbraio di altri sette impegni. Cinque di campionato (con Roma e Milan fuori casa), due di Europa League (il doppio confronto col Villarreal dell’irresistibile Pepito Rossi). A Verona non giocherà Lavezzi squalificato (anche Mascara è “appiedato”). Resta nei piedi di Cavani l’impresa corsara (17 gol, 6 in trasferta). Il Chievo è squadra agile, quarta difesa del campionato. Il Napoli gli opporrà il secondo migliore attacco del torneo. Le due squadre, com’è nelle loro corde, giocheranno per vincere, ma forse i veronesi cercheranno soprattutto di non perdere. Un pari gli è utile per tenere a distanza la zona-retrocessione. In casa il Chievo non perde da quattro mesi (0-1 contro la Lazio il 26 settembre), ma non vince da quattro turni (4 pareggi consecutivi). Sul campo del Chievo hanno pareggiato la Juve (1-1) e la Roma (2-2). Vi ha perso l’Inter di Benitez (2-1). Il Napoli è in grande forma. Rispetto al Chievo ha un potenziale tecnico superiore e gioca allo stesso modo in casa e fuori. Sicurezza e personalità hanno annullato le “timidezze” in campo esterno. Fuori ha sbagliato solo le partite con la Lazio e l’Udinese. A San Siro, contro l’Inter, preso un gol fulmineo, ha quasi rinunciato a giocare nel secondo tempo, forse col pensiero alla Juve da affrontare (e massacrare) tre giorni dopo al “San Paolo”. E’ migliorato moltissimo Hamsik, mattatore del centrocampo, giocatore di raccordo nel passaggio dalla fase difensiva a quella offensiva, un ruolo che lo tiene più lontano dal gol, ma che ne fa il perno del gioco azzurro con grande dedizione e altruismo. La difesa si esalta di partita in partita, un solo gol preso nelle ultime sei gare fra campionato e Coppa Italia, undici partite di campionato chiuse senza incassare reti. In casa il Chievo subisce poco (8 gol), ma segna col contagocce (9 reti). Stefano Sorrentino, 32 anni, di Cava de’ Tirreni, ne è l’esperto portiere. Nella squadra veronese gioca Bogliacino, cinque anni nel Napoli, centrocampista di talento, pericoloso nel tiro improvviso da fuori area. Elementi interessanti i francesi Constant, centrocampista, e Théréau, attaccante. Il Chievo è formazione equilibrata (4-3-1-2). Gioca per la salvezza che è nelle sue possibilità. La difesa a quattro proteggerà le corsie esterne dove penetrano Maggio e Dossena. La mezzapunta alle spalle dei due attaccanti sosterrà piuttosto il centrocampo per evitare l’inferiorità numerica. Hamsik potrebbe sparigliare i giochi. All’andata il Chievo fece il colpaccio al “San Paolo” con due gol di Pellissier (3-1), una delle due sconfitte casalinghe degli azzurri (l’altra col Milan). Una “sorpresa” che brucia ancora e richiede una opportuna “riparazione”. Intanto il campionato riprende con nuovi rapporti di forza dopo il mercato di gennaio. Si sono irrobustiti Milan e Inter che ora hanno “rose” più ampie. Pazzini è il colpo grosso dell’Inter. Si farà più incandescente la lotta per la zona-Champions con Milan, Inter e Roma in lotta per lo scudetto. Il Napoli deve fare bottino pieno a Verona e, domenica, contro il Cesena al “San Paolo” per restare lassù.
MIMMO CARRATELLI

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