Giuffredi: «Pio Esposito? A De Laurentiis piaceva, ma l’Inter non ha mai voluto cederlo e lui è innamorato dei nerazzurri»

L'agente a Radio Kiss Kiss: «Sono convinto che il Napoli possa arrivare ai playoff di Champions. Vergara e Ambrosino? Nessuno costruisce una carriera stando in panchina»

Pio Esposito

Inter Milan's Italian forward #94 Francesco Pio Esposito (R) celebrates scoring his team's first goal during the FIFA Club World Cup 2025 Group E football match between Italy's Inter Milan and Argentina's River Plate at the Lumen Field stadium in Seattle on June 23, 2025. (Photo by Pablo PORCIUNCULA / AFP)

Mario Giuffredi, agente tra gli altri di Di Lorenzo, Politano, Marianucci, Vergara, Pio Esposito e Ambrosino, è intervenuto ai microfoni di Kiss Kiss Napoli durante Radio Goal, affrontando diversi temi legati all’attualità azzurra.

Le parole di Giuffredi

«Le due partite di Supercoppa sono state di livello altissimo, davvero molto importanti. Di Lorenzo che alza un altro trofeo da capitano? Il 2025 non poteva iniziare meglio dal punto di vista calcistico. È arrivato uno scudetto unico e inaspettato dopo una stagione precedente disastrosa, poi la Supercoppa che rappresenta qualcosa di ulteriormente bellissimo. Sono convinto che il Napoli possa arrivare ai playoff di Champions League: è una competizione complicata perché si incastra con il campionato. Fare bene ovunque non è semplice, soprattutto con tanti infortuni pesanti, ma sono sicuro che gli azzurri faranno bene».

Su Matteo Politano:

«È diventato un jolly perché ha raggiunto una grande maturità, sia calcistica che umana. Il suo rendimento è sempre alto, indipendentemente dal ruolo. Crede molto in ciò che gli trasmette Conte e segue in maniera totale le sue indicazioni. Ha una voglia autentica di vestire la maglia del Napoli e si sacrifica su tutto: questo spirito ci rende felici perché dimostra attaccamento. Siamo sempre stati tranquilli anche quando non ha giocato per 4-5 partite. Per noi è normale: l’allenatore ha gestito al meglio quel momento, Politano doveva ricaricare le energie prima di ripartire.»

Sul futuro di Marianucci, Vergara e Ambrosino

Su Marianucci, seguito dal Torino:

«Sapevamo che arrivando a Napoli si sarebbe catapultato in una realtà molto più grande rispetto a Empoli, come un triplo salto. È normale mettere in conto di giocare meno, ma per ambire a obiettivi importanti bisogna prendersi dei rischi. Marianucci è cresciuto con Conte, ed è vero che piace al Torino. Nei prossimi giorni faremo delle valutazioni, aspettando di parlare con Manna e con il ragazzo per capire la destinazione migliore. Credo che il Napoli voglia mandarlo in prestito secco perché resta nei piani del club, magari per rientrare in azzurro con sei mesi di continuità e minutaggio.»

Su Vergara e Ambrosino

«Vale più o meno lo stesso discorso. Il minutaggio è stato limitato, ma hanno grandi qualità che vanno mostrate sul campo. Nessuno costruisce una carriera restando in panchina: possono andare ovunque venga cucito loro un vestito tattico adatto per dimostrare il proprio valore e magari tornare poi a Napoli».

Infine un retroscena su Pio Esposito:

«Poteva venire al Napoli? No, perché l’Inter non ha mai voluto cederlo e lui è innamorato dei nerazzurri. A De Laurentiis piaceva, non è un segreto, ma l’Inter ha dimostrato di credere in lui e non ha mai pensato di privarsene.»

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