Giada D’Antonio, una napoletana 16enne in coppa del mondo di sci: «anche un ragazza del Sud ce la può fare, orgogliosa del mio accento»
Al Corsera: «da due mesi mi sono trasferita in Trentino per allenarmi, scoprendo i sacrifici di questa vita. Prima andavo a Roccaraso nei weekend…». Ha vinto la prima gara col pettorale 82

Giada D’Antonio, una napoletana 16enne in coppa del mondo di sci: «anche un ragazza del Sud ce la può fare, orgogliosa del mio accento»
Domenica sarà al cancelletto di partenza della Coppa del Mondo in Austria. A sedici anni. Giada D’Antonio, talento napoletano classe 2009, gareggerà nello slalom di Semmering. Metà partenopea, metà colombiana (e soprannominata la «pantera» per le sue movenze), è cresciuta ai piedi del Vesuvio,
a San Sebastiano. Palestra sciistica sugli Appennini, a Roccaraso, Sci club Vesuvio. «È come un sogno».
Il suo debutto internazionale, un mese fa, era già stato clamoroso, meglio persino della regina Shiffrin. Prima gara internazionale, pettorale 82: vittoria. Alla seconda, bis immediato, con gara gestita, al comando, sotto la neve battente. Poi ancora vittorie, prodigiosi recuperi, coetanee lasciate
indietro di otto secondi. Talento puro, determinazione da veterana, cazzimma da emergente.
Adesso già si parla di Olimpiadi, in un Paese ancora scottato dal caso Lara Colturi, che a 19 anni primeggia con la tuta dell’Albania.
Una napoletana 16enne in Coppa del Mondo: pronta a essere la guastafeste?
Giada D’Antonio: «Spero che la mia storia possa essere un’ispirazione, che faccia ricredere molti: anche una ragazza cresciuta al Sud ce la può fare. Sono fiera di portare con me la mia città e il mio accento. I problemi ci saranno, ma da atleta devo imparare subito a convivere con le pressioni. In squadra, però, non sento discriminazioni né pregiudizi».
Tomba, Vonn, Colturi: i suoi modelli hanno fatto della diversità una bandiera.
«Mi piace la forza di chi riesce a dimostrare chi è. Tomba è nato in città come me, in un mondo di atleti di montagna. Vonn ha continuato a gareggiare e vincere a 41 anni, contro il parere di tutti. Libera come è riuscita a sciare anche Lara, nonostante le pesanti critiche per la sua scelta».
«(…) Finora ho seguito il talento, ma da due mesi mi sono trasferita in Trentino per allenarmi, scoprendo i sacrifici di questa vita. Prima andavo a Roccaraso nei weekend…».
Passioni?
«Il ballo, la salsa, il rap americano contemporaneo. E poi, il cibo: la parmigiana di melanzane».










