A Madrid rimpiangono Modric: il Real non ha gioco, e lui giganteggia in Serie A

La polemica del Mundo, che spiattella tutti i numeri possibili in faccia alla dirigenza del Real: "Le sua statistiche parlano da sole"

Modric allegri

Mg Milano 28/09/2025 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luka Modric

Ah quanto sarebbe servito adesso Luka Modric al Real Madrid. Pur con tutti i suoi 40 anni. A Madrid lo rimpiangono e El Mundo spiattella un po’ di numeri sulla sua quarta giovinezza in Italia, in faccia alla dirigenza del Real. “Lungi dal considerare il ritiro, è il giocatore di Massimiliano Allegri più utilizzato in una squadra che si contende il titolo di Serie A con Inter e Napoli”, scrive il giornale spagnolo.

Madrid, rimpianto Modric: i dettagli

“Modric è partito titolare in tutte le 15 partite di Serie A, cosa impensabile nei suoi ultimi anni al Bernabéu. E non solo. Ha giocato tutti i 90 minuti in 13 di quelle partite ed è stato sostituito solo due volte, al 74° e all’81° minuto. In altre parole, ha giocato più di Maignan, il portiere del Milan, che è fuori per una partita a causa di un infortunio muscolare. Nessuno ha accumulato più minuti di lui nella rosa rossonera: 1.325″.

“Questi dati lo portano a sole sei partite dal superare il record giocato nell’ultima stagione di Liga con il Real Madrid (1.820) e a tre da quello giocato due stagioni fa (1.744). E siamo solo alla fine di dicembre. Allegri gli ha affidato le chiavi del centrocampo della sua squadra, e Modric ha risposto con un gol, due assist e la quinta valutazione migliore tra tutti i centrocampisti della Serie A, secondo la piattaforma di statistiche avanzate WhoScored. Il croato è superato solo dal giovane Nico Paz (Como), Calhanoglu (Inter), Anguissa (Napoli) e Barella (Inter). La sua valutazione media di 7,12 è curiosamente migliore di quella di tutti i centrocampisti del Real Madrid, ad eccezione di Jude Bellingham (7,25). Né Tchouaméni (6,97), né Güler (6,89), né Fede Valverde (6,75), né Eduardo Camavinga (6,74) raggiungono i numeri di Modric”.

“Qui sta la contraddizione per il Real Madrid negli ultimi mesi. Mentre la squadra fatica a costruire il gioco, Modric guida una squadra in lizza per la Serie A, giocando ogni minuto. Al Bernabéu sanno che i minuti che accumula in Italia sarebbero impossibili da eguagliare nel Real Madrid, ma alcune voci all’interno del club sostengono anche che la sua influenza dentro e fuori dal campo sarebbe stata essenziale nello spogliatoio del Real Madrid. “Era la figura di spicco”, spiegano da Valdebebas, dove la sua mancanza si sente ogni giorno. E in campo, Ancelotti lo ha ruotato quel tanto che bastava, usandolo negli ultimi minuti delle partite o per controllare la partita dall’inizio. Le sue statistiche parlano da sole: due gol e sei assist nelle 35 partite giocate nell’ultima stagione di Liga, iniziando dalla finale di Coppa del Re contro il Barcellona e dall’andata di Champions League contro l’Arsenal, persa dal Real Madrid”.

“Ma la decisione del consiglio di amministrazione del Bernabéu era stata presa mesi prima. Nella primavera del 2024, c’erano dubbi tra i vertici del Real Madrid sul futuro del croato, ma l’insistenza di Ancelotti, il supporto dello spogliatoio e la significativa partenza di Toni Kroos hanno fatto pendere la bilancia a favore di un prolungamento del contratto di un anno. Dodici mesi dopo, il “no” a Modric ha prevalso”.

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