Il ruolo dell’invisibile Oriali dietro quello strappo di Bologna che tutto il Napoli tutto ha saputo ricucire (Corbo)

Dopo quella sconfitta, furono bravi anche i medici e preparatori che finsero di non sentirsi al centro della tempesta. Conte in finale non si è distratto un attimo

Oriali

Db Riyadh 22/12/2025 - finale Supercoppa Italiana / Napoli-Bologna / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Antonio Conte-Gabriele Oriali

Il ruolo dell’invisibile Oriali dietro quello strappo di Bologna che tutto il Napoli tutto ha saputo ricucire

Antonio Corbo scrive di Napoli-Bologna di Supercoppa italiana e ricorda che 43 giorni fa gli azzurri erano in alto mare, col tecnico a Torino, una serie di accuse molto poco velate ai medici e una sconfitta che aveva cambio i confini dell’umiliazione.

Scrive Corbo su Repubblica Napoli:

Sono passati solo 43 giorni. Non è cambiato il calcio né il Bologna, è solo diverso il Napoli tornato ad essere la squadra campione d’Italia. Era messo male in campo, era stremato e spaventato da infortuni ancora inspiegati, era piegato dall’emergenza. Che domenica, quella domenica.

È bastato dividersi, squadra e allenatore, una pausa decisa più da uno strappo non voluto che da una decisione condivisa, comunque gestita da una società capace di riunire tante voci in una sola. Si sono riunite e sommate nella mediazione del presidente anche quelle del dirigente Giovanni Manna che si è mosso in silenzio, di medici e preparatori che hanno finto di non sentirsi al centro della tempesta, la maturità di una squadra non a caso anziana e temprata, il contributo di un personaggio invisibile ma non certo enigmatico, Lele Oriali che si sente ormai profondamente coinvolto nei chiaroscuri del Napoli, senza farsi mai notare.

Come se l’avesse giocata anche lui questa partita. Conte non si è distratto per un attimo, ha guidato con quel furore tutto suo il Napoli, ha voluto e saputo ritrovarlo. Con genio e rabbia schiacciava i tasti di una squadra che è la sua playstation nuova di zecca. 

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