Mourinho: «McTominay mi ha dato la maglia, ho tolto Pogba per far giocare lui, me la doveva»
In conferenza: «Chi lavora con me alle volte mi odia, perché sono antipatico e insistente. Non lascio andare nessuno a casa finché non ho preso le decisioni»

Roma 23/12/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho
L’allenatore del Benfica, Josè Mourinho ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria in Champions contro il Napoli
Mourinho in conferenza
«Grande vittoria, grande partita. Collettivamente e individualmente. Penso che come squadre siamo stati fantastici, sul piano difensivo grande prestazione in una partita difficile. Abbiamo difeso a zona contro una squadra difficile da contenere. Con la palla abbiamo interpretato bene la partita, Ivanovic ha dato molta profondità e soluzioni. A centrocampo anche abbiamo fatto bene. Ivanovic attaccava gli spazi e abbiamo messo in difficoltà la compattezza difensiva che normalmente il Napoli ha. Oggi il Benfica ha fatto una grande partita».
Grande approccio del Benfica
«Il lavoro è stato lo stesso di quello fatto con lo Sporting. Il gioco è stato anche simile, siamo andati avanti velocemente. Contro lo Sporting abbiamo commesso un errore iniziale che ci ha fatto prendere gol. Oggi è stato differente perché siamo stati forti da subito. Non sono solo campioni d’Italia, ma bicampioni con due vittorie negli negli ultimi tre anni. Giocatori forti con un tecnico fantastico. Ma oggi il Benfica ha fatto meglio».
«A oggi siamo fuori… tu parli di vincere la Champions. Sono felice di questa partita, di quella con lo Sporting e in generale come sta crescendo la squadra. Così come le varie soluzioni che stanno comparendo a poco a poco. Quindici giorni fa eravamo morti in Champions e oggi siamo vivi, con la testa nell’acqua ma siamo in lotta per la sopravvivenza. Ora dimentichiamo la Champions, la riprenderemo quando tornerà. L’obiettivo era restare vivi nelle prosssme due partite e lo faremo».
Sulla crescita della sua squadra e novità di formazione
«La nostra squadra sta acquisendo sempre più cultura tattica diventando una vera squadra. Penso che stiamo nascondendo bene i nostri difetti e stiamo mettendo bene in mostra le nostre qualità. Le novità di formazione sono frutti di analisi e scelte. Chi lavora con me alle volte mi odia, perché sono antipatico e insistente. Non lascio andare nessuno a casa finché non ho preso le decisioni. Abbiamo pensato che contro un giocatore come Hojlund dovessimo utilizzare il difensore più veloce che abbiamo. E contro una squadra che difende a uomo serviva un profilo come Ivanovic che desse profondità».
Mourinho svela un retroscena con McTominay:
«Ho preso la maglietta di McTominay, ho tolto Pogba per farlo giocare e il minimo che potesse fare era darmi la maglia».
L’evoluzione di Rios e Barrenechea: «Frutto della loro personalità. Non è facile essere giocatore del Benfica, è ancora meno è facile essere giocatore del Benfica in un momento come questo. Hanno dimostrato prima di tutto una capacità mentale di contenere le critiche e commenti offensivi. Questo è il punto centrale e il loro merito».
Se avesse avuto lui McTominay stasera, cosa gli avrebbe detto: «Era triste perché ha perso. Questo è Scott, questa è la natura dei giocatori vincenti. Ha chiacchierato con me cinque minuti ma ha perso ed era triste. È felicissimo però a Napoli. Vincere il premio di miglior straniero è assolutamente fantastico, qualifica la Scozia per il mondiale dopo tanti anni. Vive un momento molto molto bello. Ha dato gioco al Manchester United, è rimasto un legame con lui. Quando avrà 70 anni ricorderà ancora di me».
La sfida contro la Juventus del suo Benfica: «La Juve è praticamente qualificata, le mancherà un punto in due partite. La situazione è più facile della nostra. A noi serviranno almeno quattro punti ma il calendario del Benfica è assurdo. La prima partita è stata col Qarabag, poi dopo assurdo ma siamo vivi».
Previsione scudetto Serie A: «Difficile, l’Inter è una super potenza con una rosa top. Napoli uguale. Il Milan gioca una partita alla settimana e ha un allenatore speciale come Max che allena in un modo in cui Antonio e Cristian non possono fare quest’anno perché hanno tante partite da giocare. Sarà tra queste tre la sfida. Mi piacerebbe tantissimo, vorrei andare anche circo massimo a festeggiare…».
Domanda CN24 sulla maglia regalata da McTominay al mister: «Ho trovato vari giocatori qui fuori dopo la partita, è normale. C’era Leo, David Neres. Scott. Giocatori che si conoscono. Scott ricordava che ho una bella collezione di maglie e mi ha fatto questo regalo. Normale».










