Anticonformisti, amati e odiati: il Telegraph incorona Balotelli e Di Canio “eroi di culto del calcio inglese”

Di Canio al numero 1 della top ten: "Ha fatto di tutto per guadagnarsi disprezzo, eroe vero". Balotelli? "Anticonformista anche dieci anni fa, quando c'erano meno giocatori noiosi che andavano a letto presto"

Di Canio

2000 archivio Storico Image Sport / West Ham / Paolo Di Canio / foto Imago/Image Sport

Il Telegraph ha deciso fare la sua top ten degli “eroi di culto del calcio inglese”. Definiti come “bravi, forse eccezionali, ma mai il migliori giocatore di sempre di un club. Amati dai neutrali in una certa misura, forse per la loro particolare abilità in un ambito di nicchia: utilità all’interno di un videogioco, eccellenza in un’abilità specifica, andatura memorabile. Allo stesso modo, non universalmente amati”. Gente che “trascende la cultura calcistica” con “un certo lato anticonformista”. Ecco, nella lista anche due italiani.

I due campioni nostrani sono Mario Balotelli, al numero 10 della classifica, e Paolo Di Canio, addirittura al numero 1.

“Si può sostenere – scrive il Telegraph – che Balotelli sia il collegamento tra il passato caotico del Manchester City e il suo presente glorioso. Un vero anticonformista, anche dieci anni fa, quando c’erano meno giocatori noiosi che andavano a letto presto. Qualche fuoco d’artificio in campo, incluso un ruolo cruciale nella vittoria del titolo di Sergio Agüero all’ultimo giorno della stagione 2011-12. Qualche fuoco d’artificio anche fuori dal campo, con grande disappunto dei vicini e della polizia della Greater Manchester. “Why Always Me?” è stata una delle ultime esultanze davvero memorabili. Un disastro da gestire, ma non è un problema nostro, vero?”.

Invece “ognuno ha il suo momento preferito con Di Canio. Quello bello (la splendida sforbiciata al volo contro il Wimbledon), quello brutto (la spinta contro l’arbitro traballante Paul Alcock), quello arrogante (la presa di un pallone al Goodison Park mentre veniva crossato in area, perché l’Everton aveva un giocatore a terra infortunato). Naturalmente c’è stato anche un saluto militaresco e sconsiderato ad alcuni tifosi della Lazio, ma quello è successo ai tempi della sua carriera in Serie A. Non è un personaggio tenero, e ha fatto più di altri per guadagnarsi disprezzo. Ma l’amore per lui è profondo tra i tifosi del West Ham e non solo. Quindi, un vero eroe di culto”.

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