L’agente di Lobotka in versione Crc: «Conte è come un padre per lui, la frase sul trasferimento era una battuta»

A Radio Crc: «Le mie frasi slovacche sono fuori contesto. Il rapporto tra Conte e Lobotka è come quello tra padre e figlio, e non cambierà mai»

Lobotka, Politano

Dc Castel di Sangro 03/08/2025 - amichevole / Napoli-Brest / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Stanislav Lobotka

L’agente di Stanislav Lobotka, Branislav Jasurek, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Crc, chiarendo – dice lui – il senso delle dichiarazioni circolate nelle ultime ore e sottolineando il profondo legame che unisce il centrocampista al Napoli e al tecnico Antonio Conte. Più che chiarendo, smontando le dichiarazioni rese a un podcast slovacco.

Lobotka, l’agente chiarisce: «Scherzavo quando ho detto che potrebbe lasciare Napoli in estate»

Nelle ultime ore sono circolate alcune sue dichiarazioni sul futuro di Stanislav Lobotka e sul suo rapporto con il mister Conte. Può chiarire meglio il suo pensiero a riguardo?

«Sì, ho visto oggi sui social quello che è circolato e sono rimasto molto sorpreso, perché si tratta di frasi completamente fuori contesto. È vero che faccio parte di un podcast qui in Slovacchia, che parla della Nazionale, del commissario tecnico e dei giocatori. In quella puntata ho parlato di Lobotka in termini molto, molto positivi.
Alla fine, ho detto che con Antonio Conte è dura allenarsi perché è un allenatore molto esigente, ma ho aggiunto che sono felice di questo, perché lui è un vincente e grazie a lui la squadra sarà ancora campione. Poi ho scherzato dicendo che magari Lobo sarà stanco e potremo fare un trasferimento in estate, ma era chiaramente una battuta, come tutti hanno capito, visto che sono un agente e per me ogni trasferimento è un “affare”. Tutta questa storia che è nata è per me incredibile. Forse può succedere solo in Italia, perché chiunque abbia ascoltato il podcast in lingua originale sa perfettamente che era solo una battuta. E tutti sanno anche che il rapporto tra Antonio Conte e Stanislav Lobotka è come quello tra padre e figlio, e non cambierà mai. Chi prova a mettere in dubbio questo legame non avrà successo, perché sono sicuro che insieme vinceranno ancora tanti titoli».

Lobotka è un calciatore chiave per il tecnico Conte, per il Napoli e per i suoi tifosi.

«Il legame tra Stanislav, il Napoli, la città e i tifosi è e resterà sempre molto simile a quello che Marek Hamšík ha avuto con Napoli. Per Stanislav, Napoli è come una seconda casa. Ha comprato un’abitazione lì, si sente davvero a casa sua. Lo dimostra in ogni gara, e spesso due volte a settimana, in campo. Ed è questo ciò che conta davvero».

Lobotka è alla sua settima stagione in azzurro, con due scudetti e una Coppa Italia che hanno reso il suo nome parte indelebile della storia del club.

«Stanislav è già stato due volte campione d’Italia e ha piena fiducia di poter vincere il titolo una terza volta. Ha anche i suoi sogni in Champions League con il club. La scorsa stagione è stata molto positiva, ma ogni volta che parliamo, il tema è sempre lo stesso: vincere, conquistare titoli. Ora ha 30 anni, ed è il momento della carriera in cui vuole continuare a sollevare trofei. E si trova nel club giusto per riuscirci».

Nei prossimi giorni, Lobotka affronterà due impegni fondamentali nella corsa al Mondiale, contro Irlanda del Nord e Germania. Come si vivono in Slovacchia questi appuntamenti?

«La nostra squadra, con Francesco Calzona e lo staff italiano, ha dimostrato di essere abbastanza forte da battere la Germania in casa con un 2-0. Adesso ci aspettano due partite molto importanti: la prima venerdì contro l’Irlanda del Nord. Sarà una gara dura, come sempre contro di loro, ma crediamo davvero che i ragazzi possano vincere e poi viaggiare verso Lipsia per la partita di lunedì contro la Germania, provando a ripetersi. Dopo l’Europeo straordinario dello scorso anno, questo potrebbe essere il prossimo grande traguardo per la Nazionale slovacca. Stanislav è uno dei leader del gruppo, insieme a Škriniar e Hancko. Credo davvero che, con la loro mentalità e la loro preparazione tattica, abbiano grandi possibilità, come hanno già dimostrato battendo la Germania. Quindi… in bocca al lupo a loro!».

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