Christillin su Conte: «Ha usato espressioni forti, e questo un po’ mi preoccupa»

A Kiss Kiss Napoli: «Questi inciampi in campionato, però, meglio che arrivino a novembre piuttosto che più avanti. Juve? Per adesso aspetto coi giudizi, Spalletti sta facendo un lavoro sulla testa del gruppo e ci vorrà del tempo».

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Ci Napoli 11/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Genoa / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Evelina Christillin, membro esecutivo di Fifa e Uefa, è intervenuta durante la trasmissione “Radiogoal” – in onda tutti i giorni su Radio Kiss Kiss Napoli – soffermandosi sulle ultime dichiarazioni di Antonio Conte in conferenza dopo la sconfitta in trasferta contro il Bologna.

Le riflessioni di Christillin

Di seguito le parole di Christillin: «Conte ne verrà fuori, ho letto attentamente le cose che ha dichiarato. Ha usato espressioni forti come “non voglio accompagnare un morto” e questo un po’ mi preoccupa. Questi inciampi in campionato, però, meglio che arrivino a novembre piuttosto che più avanti. Credo che ci sia un campionato molto equilibrato, con distanze molto ravvicinate. Sulla Juventus per adesso aspetto coi giudizi, perché Spalletti sta facendo un lavoro sulla testa del gruppo però ci vorrà del tempo».

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Conte, se un comandante non riesce a entrare nella testa dei suoi uomini, la colpa è sua (Pedullà)

Antonio Conte ha accusato i suoi giocatori dopo la sconfitta del Napoli contro il Bologna di ieri (2-0).

Il commento di Pedullà su Conte

Su questo, il giornalista Alfredo Pedullà ha dichiarato sul suo canale YouTube:

«Le parole di Conte sono di una pesantezza estrema e anche un po’ esagerate. “Accompagnare il morto” mi sembra una dichiarazione troppo forte senza confondere il sacro con il profano. Qui c’è una certezza assoluta: il Conte del secondo anno inizia ad essere un parente lontano di quello del primo. Ora ha degli impegni importanti e non è paragonabile con quello che lavora con la mente sgombra ed entra nella testa dei calciatori. Gli hanno dato tutto; penso che lui debba correggere qualcosa nella gestione. Se un comandante non è capace di entrare nelle menti dei suoi uomini, la colpa è del comandante. Tutte le parole di Conte tornano indietro. Il Napoli ha speso 180 milioni sul mercato, ma se non incidi, la colpa è dell’allenatore. Forse la società vorrebbe parlare con Conte, non il contrario.

Il lavoro incredibile fatto l’anno scorso è giusto non coprirlo su dichiarazioni che implicano sue assolute responsabilità. Se la squadra non ha fame, l’hanno persa perché probabilmente doveva accorgersene prima. Troppi acquisti non sono stati gestiti, messi per degli spezzoni, formazione conservativa… ci sono cose che non vanno e implicano scelte forzate. E’ rimasto a Napoli perché gli hanno migliorato il contratto e gli hanno fatto un mercato che il bancomat a casa De Laurentiis non c’è più. Quindi certe dichiarazioni sono troppo forti. Tra l’altro, Manna prima della partita aveva protetto il tecnico, prima di una partita piatta. Io credo che Conte dovrebbe prendersi le sue responsabilità».

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