Sarri: «Questa Lazio non arriva da nessuna parte quest’anno, non siamo ai livelli di Inter e Napoli»

In conferenza: «I percorsi di costruzione non sono mai lineari, ci sono sempre passi falsi. L'importante è che si tocchino livelli mai toccati prima e crescere».

sarri lazio

Dc Roma 31/08/2025 - campionato di calcio serie A / Lazio-Hellas Verona / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Inter.

La conferenza di Sarri

L’Inter è la squadra più forte del campionato? La Lazio vista con la Juve può essere sufficiente per fare una grande partita con l’Inter? Come sta Romagnoli?

«È palese che l’Inter con il Napoli abbia la rosa più forte del campionato, ha fatto due finali di Champions negli ultimi tre anni e anche in Europa ci sono poche squadre più forti dell’Inter. Partita difficilissima, purtroppo negli ultimi anni il gap con queste squadre si è allargato. Dobbiamo guardare l’opportunità che ci offre questa partita, che sarà durissima. Sarà difficile anche esprimendoci ai nostri massimi livelli, ma c’è un’opportunità. Romagnoli oggi si è allenato abbastanza bene, però domani mattina vediamo come si sveglia e decidiamo con il dottore.»

A che punto è il percorso della costruzione?

«I percorsi di costruzione non sono mai lineari, ci sono sempre passi falsi e passi indietro. L’importante è che piano piano si tocchino livelli mai toccati prima. L’importante è crescere, stiamo facendo dei passi in avanti soprattutto a livello di mentalità e di come la squadra si pone verso certe partite. Spero ci siano ancora margini importanti.»

Cancellieri potrà essere una soluzione da centravanti?

«Vediamo, le caratteristiche di Cancellieri si sono delineate molto negli ultimi 2-3 anni. Può fare l’attaccante centrale in una partita in ripartenza, a campo chiuso la vedo più difficile.»

Come ha visto Dia in questa settimana? Noslin avrà una possibilità per più di dieci minuti?

«Dia ho visto che è molto criticato, non posso saltare addosso criticando un giocatore che mi fa due partite senza far mancare nulla alla squadra. Questo è un pregio, poi è chiaro che dal centravanti ci si aspetta 2-3 conclusioni a partita, ma sotto altri punti di vista non ci fa mancare niente. Su Noslin vediamo, è un giocatore non strutturato perché è difficile capire quale potrebbe essere per lui la soluzione ideale. Ha tante caratteristiche da esterno, alcune da seconda punta, non è facile da inquadrare».

Cosa pensa di Chivu?

«Sono allenatori difficili da valutare su tre mesi, è un allenatore di impatto e ha caratteristiche per diventare un allenatore di alto livello. A me piace più il percorso di chi fa 100 partite anche in Serie A ma in panchine di livello inferiore. A livello di personalità mi ha fatto una grande impressione.»

Cosa rappresenta per lei raggiungere 148 panchine con la Lazio?

«Non sapevo che solo a Napoli avevo raggiunto questo numero di panchine. Fa piacere raggiungere questi numeri in una squadra con cui hai un rapporto affettivo forte. Sono molto più importanti per questo motivo più che per l’aspetto professionale.»

Ha parlato alla squadra del mancato attacco alla palla sui calci piazzati a favore?

Sarri: «Facciamo peggio di quanto facevamo prima, è un aspetto su cui stiamo facendo male e ne parliamo con la squadra. Attacchiamo male la palla e spesso il punto di caduta del pallone non è perfetto».

Questa rosa ha dimostrato di essere più forte di quello che si pensava?

«Vediamo, perché essere tosti per un mese riesce a tutti, per sei mesi è complicato e per undici riesce solo ai più forti. Sono considerazioni premature, sei partite rappresentano il 5% di un campionato, è poco per dire se siamo una rosa più forte di quello che pensano tutti. La considerazione iniziale era che la Lazio fosse fuori dall’Europa e che molte squadre arrivate dietro si erano rinforzate nettamente. Il rischio era quello di ritrovarsi in un punto di classifica molto basso, ora dovremo vedere se questa crescita la porteremo fino in fondo.»

Qual è il percorso di crescita di Provstgaard?

«Ha qualità importanti e un’applicazione feroce, il potenziale che ha lo ha tirato fuori solamente in parte. Con quella testa e quel carattere tirerà fuori tutto il potenziale, diventerà un giocatore importante in Serie A».

Quello di domani sarà un banco di prova per capire dove potrà arrivare la Lazio?

Sarri: «Questa Lazio non può arrivare da nessuna parte quest’anno, non carichiamo di aspettative e responsabilità questa squadra. Non possiamo giocare alla pari con l’Inter in questo momento, ma non significa che andremo lì a non giocare. Andiamo lì per fare risultato, giochiamo contro una squadra di nome importante e dovremo essere umili. È chiaro che sono più forti, ma a queste qualità mentali va aggiunta la convinzione, ma non quella di facciata che si fa con i giornalisti, quella non conta niente. Servono 25 folli disposti a morire per ottenere un risultato, con queste qualità si potrà fare una grande prova.»

Tra gli 8/9 giocatori che sta cercando per costruire la Lazio del futuro sta facendo la tara anche sui calciatori in scadenza il cui rinnovo è in bilico?

«Se la società mi dice se il mercato è aperto o no, allora si faranno i rinnovi. Ci sono tanti giocatori vicini alla scadenza che sarebbero da rinnovare, a meno che la società non abbia cento milioni da spendere per comprare altri giocatori. Per il resto, parlate con il ds Fabiani». 

Correlate