Cambiaso: «Sto leggendo il libro di Djokovic e capisci che le doti innate non bastano, serve l’ossessione»
A La Stampa: «Spalletti quando parla, ti conquista. Mi ha riportato ai discorsi di Allegri sottolineando il peso dei risultati: alla Juve devi vincere o si creano casini».

Mg Cremona 01/11/2025 - campionato di calcio serie A / Cremonese-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Andrea Cambiaso
Cambiaso: «Sto leggendo il libro di Djokovic e capisci che òe doti innate non bastano, serve l’ossessione»
Andrea Cambiaso intervistato da La Stampa, a firma Fabio Riva.
Cambiaso, lei ha vissuto lo Spalletti ct e ora l’ha ritrovato allenatore: è cambiato?
«In generale, credo si tratti di due mestieri diversi. Nello specifico, credo che l’esperienza in Nazionale abbia cambiato il mister. La prima cosa che mi ha detto quando ci siamo trovati qui alla Continassa è che c’era rimasto molto male per quello che era successo in azzurro. Alla Juve sta portando novità. Mi ha sempre impressionato la passione incredibile che ha per il calcio: guarda mille partite al giorno, è moderno nelle cose che dice, studia il calcio in ogni particolare».
Altre frasi di Spalletti che l’hanno colpita?
«Tante: quando parla, ti conquista. Mi ha riportato ai discorsi di Allegri sottolineando il peso dei risultati: alla Juve devi vincere o si creano casini».
Lei una volta ha detto che ai videogiochi preferisce un buon libro, ha anche parlato di università.
«Quella dell’università è una cosa che ogni tanto mi balena per il cervello. Inizialmente ho pensato a scienze motorie, poi a psicologia e ne ho parlato anche con lo psicologo della Juventus. Noi calciatori siamo sempre sotto pressione e lo studio può essere un modo per staccare un po’ la testa. Ma prima di iniziare questo percorso voglio essere sicuro di poter conciliare bene calcio e corsi universitari. Se comincio qualcosa, voglio farla al meglio».
Cosa sta leggendo adesso?
«Adesso “Novak, nella mente di Djokovic”. Più vado avanti e più capisco che è un bel matto e forse, per ora, il tennista più grande di tutti i tempi per quel che riguarda la determinazione e l’ossessione, oltre che il talento. Leggendo le storie di questi campioni capisci che le doti innate non bastano. Anche Sinner è emblematico per carisma e dedizione: per arrivare ad essere il primodel ranking devi avere una passione quasi maniacale per il tuo sport. E devo ammettere che mi inorgoglisce molto vedere un italiano sul tetto del mondo».
Altri libri che ci consiglia?
«Consiglio “Niente teste di ca**o”, di James Kerr: partendo dagli All Blacks si parla di leadership, di gioco di squadra».











