Udogie minacciato con una pistola a Londra da un procuratore (Times)

E' avvenuto nei primi giorni di settembre. L'agente, 30enne, è stato arrestato. Un portavoce del Tottenham: «Continuiamo a fornire supporto a Udogie e alla sua famiglia». 

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Db Cluj (Romania) 22/06/2023 - Euro 2023 / Francia-Italia U21 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Destiny Udogie

Destiny Udogie, ex Udinese ora al Tottenham, è stato minacciato con una pistola da un procuratore di Londra. L’agente è stato successivamente arrestato e interrogato per accuse di ricatto, e non solo.

Le minacce ad Udogie e l’arresto dell’agente

Come riportato dal Times:

Destiny Udogie è il calciatore della Premier League che è stato presumibilmente minacciato con una pistola in una strada nel nord di Londra da un importante procuratore calcistico. L’incidente che ha coinvolto il 22enne è accaduto a settembre. L’agente, 30enne, ha lavorato per diversi giocatori di alto livello, ed è stato poi arrestato a Barnet. La polizia ha rivelato che anche un altro uomo, che si ritiene essere un parente di Udogie, è stato minacciato. L’agente è stato interrogato per essere accusato di ricatto, guida senza patente e reato con arma da fuoco. La polizia era stata chiamata la mattina del 6 settembre “per segnalare che un uomo di circa 20 anni era stato minacciato a Barnet con un’arma da fuoco. Gli agenti hanno parlato con la vittima e nel corso delle indagini è stato riferito che anche un altro uomo di 20 anni sarebbe stato ricattato e minacciato dallo stesso individuo. Nessun ferito nei due incidenti”, come si legge nella dichiarazione. Un portavoce del Tottenham ha rivelato: «Abbiamo fornito supporto a Destiny e alla sua famiglia sin dall’incidente e continueremo a farlo. Dato che si tratta di una questione legale, non possiamo commentare altro». 

L’ex Udinese: «Ho dovuto imparare a giocare a tutta fascia»

Sul suo ruolo da esterno di centrocampo giocando a tutta fascia:

«All’inizio giocare a tutta fascia era un po’ diverso per me perché sono un terzino. Devi essere pronto prima di ricevere palla. Devi sapere chi c’è dietro di te e di fronte a te. Quindi è un po’ come essere un centrocampista. Mi trovavo spesso più vicino all’ala. Ma pian piano ho provato a giocare più internamente al campo e mi sento più sicuro».

Sull’ambientarsi in una squadra nuova:

«Ho parlato anche con Son. Sono un ragazzo giovane, mi ha detto di rimanere concentrato in ogni partita, ogni giorno in allenamento, di allenarmi bene. Con tutto il gruppo l’atmosfera è buona. Amo questa squadra».

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