Spalletti come una bussola ha dato alla Juventus una direzione: lo scudetto (Vaciago)

Non sono ancora pronti per lo scudetto, il campionato è però imprevedibile. Un club dove si respira la voglia di vittoria.

Spalletti

Db Cremona 01/11/2025 - campionato di calcio serie A / Cremonese-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Spalletti come una bussola ha dato alla Juventus una direzione: lo scudetto (Vaciago)

“La bussola che indica il Nord della Juventus — così Guido Vaciago titola il suo editoriale su Tuttosport. Il direttore del quotidiano torinese osserva che, sebbene la Juventus non sembri oggi la favorita per lo scudetto, mantiene comunque una sua forza riconoscibile.

“La Juventus non sembra attrezzata per vincere il titolo. Ma non è questo il punto, per due motivi: il primo è che non è detto — la rosa è inferiore a quella di Napoli e Inter, ma il campionato è strano — il secondo è che la Juve resta sempre la Juve. Un club in cui si respira l’obbligo della vittoria, dove i tifosi non si accontentano dei piazzamenti e una società che, negli ultimi due anni, ha investito oltre 300 milioni sul mercato”.

Vaciago poi sottolinea:

“Luciano Spalletti, che conosce il calcio da quasi mezzo secolo, ha fatto una cosa da juventino vero: ha parlato di scudetto. Non come provocazione, ma come obiettivo. Un gesto che a prima vista può sembrare folle, ma che in realtà è perfettamente logico per chi siede su quella panchina. Così ha riacceso il navigatore bianconero, rimettendo a fuoco l’ambizione che la gestione precedente aveva smarrito. Con la maglia della Juve, se punti al quarto posto, rischi di perderlo”.

 

 

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Il Corriere dello Sport, con Massimiliano Gallo, scrive della “prima” juventina di Luciano Spalletti: i bianconeri hanno vinto 2-1 a Cremona contro la Cremonese.

Scrive il Corriere dello Sport:

Cremonese-Juventus è stato uno spot per il mestiere di allenatore. È bastata la lettura delle formazioni per capire che nella Juventus più di qualcosa era cambiato. A Cremona Luciano Spalletti ci ha ricordato quel verso di “Rimmel” di Francesco De Gregori: “fossi stato un po’ più giovane, l’avrei distrutto con la fantasia”. Lui la fantasia e la competenza le ha esibite anche a 66 anni. Koopmeiners braccetto di sinistra, una versione contemporanea e leggermente defilata dell’antico centromediano metodista, è una di quelle chicche che finiranno nelle dispense di Coverciano (e non solo). In un colpo solo, l’ex ct ha regalato una seconda vita calcistica all’olandese che era ormai stato relegato a oggetto misterioso conclamato, e ha restituito fiducia e speranza ai tifosi e soprattutto agli azionisti juventini. Per la serie “non tutti i soldi sono perduti”.

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