Dazn lancia l’assalto ai diritti esclusivi per la Champions dal 2027 con i capitali sauditi (Guardian)

Il 10% di Dazn appartiene ad una società saudita che ha contribuito con la sua quota all'acquisto dei diritti dei Mondiali per club

Dazn Ligue 1 Serie A mondiale per club

Db Torino 24/09/2023 - campionato di calcio serie A / Torino-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Dazn

Il colosso dello streaming Dazn, sostenuto dai capitali sauditi, prepara un’offerta per assicurarsi la trasmissione mondiale della Champions League a partire dal 2027. Ne scrive il Guardian

La strategia di Dazn con i capitali sauditi

“A febbraio, Surj Sports Investment – società saudita – ha acquisito una quota del 10% di Dazn per un miliardo di dollari (circa 747 milioni di sterline). Questo due mesi dopo che la piattaforma di streaming aveva accettato di pagare la stessa cifra alla Fifa per i diritti globali esclusivi del Mondiale per Club. Dazn ha dichiarato di aver raggiunto un’audience di 2,7 miliardi per il torneo. Cifra che si riferisce al numero totale di visualizzazioni più che agli spettatori unici. Il coinvolgimento sui social media è stato di 10 miliardi di interazioni secondo lo stesso criterio. Incoraggiata da questi numeri, Dazn punta ora ai diritti globali della Champions League, principale novità nel bando Uefa per il ciclo 2027-2031, lanciato questo mese.

Per la prima volta, la Uefa ha reso disponibile un pacchetto di diritti globali. Garantiranno alla piattaforma vincitrice la prima scelta della partita del martedì in ogni giornata di gara da trasmettere in tutti i mercati. L’accordo congiunto tra l’associazione dei club europei (Eca, ora European Football Clubs) e la Uefa, noto come Uc3, valuta i diritti globali di una singola partita intorno a 440 milioni di sterline l’anno (750 mln di euro) — circa il 10% del valore complessivo della Champions League — per un totale stimato di 1,76 miliardi in quattro anni.

Il processo di gara, gestito dalla statunitense Relevent Sports, è stato strutturato per attrarre offerte da colossi dello streaming come Netflix, Amazon e Disney+. Tuttavia, Dazn intende partecipare alla corsa, nonostante abbia recentemente abbandonato il contratto per i diritti televisivi in Francia e stia cercando di rinegoziare quello in Belgio.

L’interesse di Dazn per la Champions League arriva in un momento di revisione interna. Fonti interne parlano di un ordine diretto degli azionisti – Sir Len Blavatnik (Access Industries) e Surj – di rendere la società finalmente profittevole. Un’altra fonte ha aggiunto che Dazn è stata invitata a ridurre i costi dopo il Mondiale per Club, ma che i due azionisti sono pronti a sostenere investimenti importanti per eventi di alto profilo come la Champions League”.

Le strategie in Francia e Belgio per cominciare a fare utili

“Nel frattempo, la piattaforma ha comunicato due settimane fa alla Jupiler Pro League in Belgio l’intenzione di rinegoziare il contratto quinquennale da 440 milioni di dollari dopo pochi mesi, non avendo trovato un accordo di distribuzione con una rete televisiva tradizionale. Di conseguenza, le partite del campionato belga non vengono attualmente trasmesse in TV ma solo tramite l’app Dazn. Situazione analoga in Francia: Dazn ha rescisso il contratto con la Ligue 1 dopo una sola stagione per i bassi numeri di abbonamenti, decisione che comporterà un risparmio stimato di 1,5 miliardi di euro nei prossimi quattro anni. Nonostante una penale da 100 milioni di euro, la società eviterà pagamenti contrattuali crescenti — da 375 milioni nel primo anno a 500 milioni nell’ultimo.

Queste mosse rientrano in una strategia di contenimento dei costi dopo anni di perdite miliardarie. Lanciata in Europa e Asia nel 2018 come piattaforma di sport da combattimento, Dazn ha ridotto le perdite nel 2024 da 1,4 miliardi a 936 milioni di dollari. L’amministratore delegato Shay Segev ha dichiarato che l’obiettivo è raggiungere la redditività entro il 2026 e diventare “lo Spotify dello sport.”

Dazn ha rifiutato di commentare.

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