Lukaku litiga con un genitore. Il filmato esce dopo quattro mesi, alla vigilia di Anderlecht-Standard VIDEO
Un portale belga ipotizza: il video del litigio di Big Rom esce alla vigilia del derby belga. Solo un caso?

Belgium's forward #10 Romelu Lukaku celebrates with Belgium's midfielder #07 Kevin De Bruyne (L) after scoring Belgium's fourth goal during the FIFA World Cup 2026 Group J European qualification football match between Belgium and Wales at the King Baudouin Stadium in Brussels, on June 9, 2025. (Photo by NICOLAS TUCAT / AFP)
«Fortunatamente nessuno ha ripreso la scena». Romelu Lukaku aveva commentato così l’alterco che ha avuto con un genitore a Liegi durante il torneo giovanile di suo figlio. Lukaku ha raccontato un episodio, accaduto a giugno, nel podcast «Koolcast». Ha raccontato di un episodio accadutogli all’inizio del mese durante il «Challenge Benoît Thans» – giocato sul campo della Standard Académie – dove suo figlio Romeo giocava nella squadra Under 7 dell’Anderlecht. L’attaccante ha avuto uno scontro con un tifoso/genitore di un altro giocatore, e la scena è stata effettivamente ripresa dalle telecamere. Nel parla il portale Hnl
La dinamica dell’alterco di Lukaku
«A un certo punto, un genitore mi ha riconosciuto e mi ha chiesto: ‘Sei Romelu Lukaku?’. Non ho negato e ho risposto: ‘Fai un selfie veloce, ma non dirlo a nessuno’. Di solito, vado da mio figlio tra una partita e l’altra e gli chiedo se si è divertito. Ma non gli do mai consigli. A Liegi, uscivo sempre tra una partita e l’altra per mangiare qualcosa o recuperare il sonno in macchina». Una volta tornato all’accademia, Lukaku ha incontrato alcune vecchie conoscenze, tra cui l’ex giocatore dello Standard Beni Badibanga.
«Non li vedevo da anni e ci stavamo aggiornando quando un genitore di un giocatore del Seraing è venuto a chiedermi se potevo posare per una foto. Ho risposto: ‘Non vedi che sto parlando con i miei amici? Non li vedo da 15 o 16 anni. Lasciami parlare con loro, poi scattiamo la foto’. Ho concluso la conversazione, ho posato velocemente per la foto e poi sono andato alla mia macchina per recuperare il sonno».
«Mentre camminavo verso la mia macchina, mi ha detto: ‘Se non volevi fare una foto con tutti, avresti dovuto restare a casa’. Fratello… Mi sono tolto il cappello e sono andato dritto da lui, senza pensarci. Avrei voluto dargli un pugno. Poi ho capito che avevo il temperamento di mio ‘padre’ (padre Roger, scomparso questa settimana all’età di 58 anni, ndr), una testa calda anche lui».
«Gli ho detto: ‘Fratello, non ho mai visto mio figlio giocare a calcio. E ora dici cose così stupide? Ne ho abbastanza’. Il padre di un compagno di squadra di mio figlio, un allenatore personale, mi ha fermato con il suo bambino di 11 mesi sulla spalla. Gli ho urlato: ‘Tu lì, ti cerco!’».
Il filmato uscito ad hoc prima di Anderlecht-Standard
Anche un testimone oculare anonimo della lite ha dichiarato a Sudpresse che la versione dei fatti di Lukaku era accurata: «Ero a circa dieci metri dall’incidente, ma nessuno sapeva esattamente cosa si fosse detto. Lukaku è corso verso l’uomo, ci sono stati insulti, un uomo che accompagnava Lukaku ha spinto via il padre e gli steward (della Standard) sono intervenuti per spostare Lukaku in un punto dietro l’ingresso principale, in modo che la situazione si calmasse e la gente potesse lasciare il complesso».
Il filmato è stato inoltrato alla redazione di Sudpresse. Che ciò accada ora, quattro mesi dopo il «Koolcast», forse non è una coincidenza. Il Clasico Anderlecht-Standard è in programma domenica. Che sia semplicemente «deragliato» a Liegi…