Conte: «Con De Bruyne è tutto chiarito: patti chiari, amicizia lunga»

In conferenza: «Gli allenamenti sono sempre meno, perciò ci sono più infortuni. Cambio modulo? Si può pensare anche a Elmas terzino. Non abbiamo problemi di approccio ai match».

Conte

Mg Milano 28/09/2025 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Il tecnico del Napoli Antonio Conte presenta in conferenza stampa il match di Champions League contro lo Sporting Lisbona, previsto per domani alle ore 21.

In virtù di alcune indisponibilità, l’impegno ogni tre giorni la preoccupa e cambierà metodologie di allenamento?

«Se vai ad analizzare tutte le squadre che giocano in Europa, avendo più partite hai più possibilità di avere infortuni perché gli allenamenti sono sempre meno e giocare spesso è inevitabile sottoporre il muscolo a uno stress. Il fatto di non allenarsi come serve può portare a problematiche, ma questo fa parte del gioco. Abbiamo due centrali assenti; c’è stato affaticamento muscolare di Spinazzola che sta giocando tutte le partite, sommato all’infortunio di Olivera… Mazzocchi e Marianucci non sono in lista Uefa, ma per fortuna siamo riusciti a reintegrare Gutierrez».

Caso De Bruyne: lei come vede il calciatore?

«Non mi piace parlare di singoli calciatori. Contro il Milan, da un punto di vista della prestazione, sono rimasto più soddisfatto di domenica scorsa che delle due partite dell’anno scorso dove soffrimmo tanto. Domenica la prestazione c’è stata, ci sono state due disattenzioni su cui dobbiamo lavorare, siamo andati a San Siro a dominare la partita e non è all’ordine del giorno. Kevin se fa bene la squadra fa bene lui, sennò il contrario. Sappiamo cosa ci può dare, va supportato e cerchiamo di trovare giusti equilibri. Si passa da eccessi assurdi, io devo cercare le soluzioni migliori e questo sarà un anno complesso, perché c’è da giocare ogni tre giorni e inserire nove giocatori. Già tutto chiarito con De Bruyne, come si dice a casa mia: patti chiari e amicizia lunga. È già chiusa la situazione».

Condizione infortunati:

«Spinazzola e Olivera hanno fatto ieri allenamento differenziato; cercheremo di recuperarli in tutti i modi perché è un’emergenza importante questa. Per fortuna c’è Gutierrez che comunque ci dà una possibilità a sinistra; dovremo cercare, se non fossero indisponibili, una soluzione: se avete un’idea datemela sul cambio modulo. Bisogna sperare che la partita non riservi sorprese a livello di problematiche. Faremo delle valutazioni e rischieremo qualcosa se c’è da rischiare. Si può pensare a Elmas terzino».

Si inizia già a pensare che bisogna vincere per forza? 

«Cerchiamo di giocare per vincere sempre, ma spesso e volentieri l’avversario non è d’accordo. Dovremo superarci con le difficoltà oggettive che ci sono. Ci sarà da fare un percorso complesso e difficoltoso quest’anno».

Lo Sporting Lisbona:

«Lo Sporting si contende la vittoria in Portogallo insieme a Benfica e Porto. E’ una squadra di primo livello, l’ho affrontata anche col Tottenham e ci sono calciatori d’esperienza. E’ un’ottima squadra, ha vinto il campionato e bisognerà giocarsi la partita sapendo che affrontiamo una squadra forte. Anche noi lo siamo e vogliamo misurarci».

Giorno in meno di riposo per il Napoli e giorno in più dello Sporting:

«Domenica siamo tornati molto tardi, ieri chi ha giocato ha fatto recupero. Oggi dobbiamo preparare la partita, non nella migliore condizione, ma c’è questo tipo di calendario e dobbiamo accettarlo. Non voglio fare polemica sul calendario. La partita va giocata sicuramente. Avere un giorno in più ci avrebbe permesso di prepararla un po’ meglio, ma ci dobbiamo abituare. Il calcio portoghese è sempre un calcio d’avanguardia, creano sempre grandi problematiche ad avversari».

A Manchester e Milano il Napoli si è trovato dopo 20 minuti ko. C’è un problema d’approccio?

«A Manchester non eravamo ko, la squadra ha retto. Una magia di Foden ha cambiato le sorti della partita. Con il Milan abbiamo concesso gol dopo due minuti e mezzo, bisognerà fare più attenzione; anche in undici contro undici la squadra ha fatto la partita e ha creato, c’erano situazioni un po’ dubbie ma non parliamo più di cose passate. C’è sempre da lavorare, parlate con uno che del miglioramento fa la sua ragione di vita».

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