Gasperini chapeau, è primo con gli stessi undici dell’anno scorso e sta rigenerando giocatori “dimenticati” (Zazzaroni)

Tranne Wesley, il tecnico sta incidendo senza i nuovi acquisti. Ieri ha segnato Dovbyk e Hermoso e Pellegrini stanno dimostrando qualità: è una notizia.

Gasperini

Dc Roma 31/07/2025 - amichevole / Roma-Cannes / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Gianpiero Gasperini

La Roma ha vinto 2-0 contro l’Hellas Verona e ora la squadra allenata da Gian Piero Gasperini è prima in classifica, a parimerito con Napoli e Milan.

Gasperini ha portato la Roma al primo posto rigenerando giocatori “dimenticati”

Il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni scrive sul quotidiano:

È arrivato anche il gol di Dovbyk. E con esso il dodicesimo punto su 15. Un anno fa, tra il disarmato De Rossi e il subentrato, e in seguito disarmante Juric, erano esattamente la metà, i problemi più del triplo e in sconcertante evoluzione. Non è arrivata, perché non se n’era mai andata, la sofferenza: anche stavolta ha prevalso la capacità della squadra di affrontarla e vincerla con quel filo di disperazione che di solito esalta la tifoseria. Di questa Roma tengo pertanto l’anima, oltre a un portiere che da due stagioni non sbaglia una partita e porta punti veri: tra l’1-0 e il 2-0 in campo s’è visto solo il Verona. Più deciso, fresco, rapido, ma imperfetto nel concludere. Di buono, insieme ai punti e al portiere, segnalo l’operazione recupero dei valori dimenticati: Dovbyk, ancora parziale, dopo Hermoso e Pellegrini che anche contro il Verona ha creato momenti di superiore qualità. È una notizia.

È impressionante la fiducia che i giocatori nutrono nell’allenatore, nei suoi metodi, il carisma che esercita su di loro. Una fiducia che ha consentito alla Roma di sopperire alle evidenti carenze di natura tecnica. Anche ieri Gasp ha lavorato di nuovo senza il mercato e quindi sulla traccia lasciata da Ranieri: Wesley l’unica novità presentata inizialmente rispetto al gruppo della stagione scorsa, a riprova del fatto che l’incidenza degli acquisti su gioco e risultati è ancora una pia illusione. 

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